Lunedì 1 dicembre è andata in onda su Rai Due la terza puntata di La papera non fa l’eco, il programma condotto da Max Giusti. Gli ospiti della serata, e cavie dello show, sono Enzo Iacchetti, che torna dopo la prima puntata, la showgirl Pamela Camassa e lex rugbista Andrea Lo Cicero. Max Giusti propone il primo esperimento della serata: si può rimanere appesi al soffitto, a testa in giù, usando solo una colla comune sotto le scarpe? A sacrificarsi per la scienza sono Iacchetti e la Camassa, le cui scarpe vengono incollate a una lastra dacciaio. I due professori in studio per spiegare le basi teoriche degli esperimenti, Anna Moles e Franco Meinardi, chiariscono il comportamento delle micro molecole delle sostanze colloidali, rassicurando però solo in parte Iacchetti. Quando i due vengono sollevati la colla regge, le scarpe anche, e lesperimento è riuscito. Lo Cicero prova, assieme ai bambini presenti in studio, un giocattolo fatto in casa. Bastano una mezza bottiglia di plastica, un asciugamano e del detersivo per creare delle maxi bolle di sapone. il momento del primo filmato. proprio vero, come si dice, che le donne siano “multitasking”, ovvero riescano, molto meglio dei maschi, a fare più cose insieme? Secondo lesperto intervistato la coordinazione spazio temporale è, in realtà, una caratteristica più maschile che femminile, ma per verificarlo occorrono due squadre. Sia nella prova più approssimativa (stendere la biancheria mentre si passa laspirapolvere) che in quella più tecnica (mediante il computer) la squadra maschile è più veloce di quella femminile: il luogo comune è confutato. Entra in studio il quarto ospite: è il comico Dario Cassini, esperto dei rapporti uomo-donna. Con lui e gli altri ospiti si verifica il metodo empirico di prova dei pantaloni. Si dice che nei pantaloni della misura giusta la vita si avvolge perfettamente al collo, sarà vero? Sembrerebbe proprio di sì, a giudicare dai calzoni portati dagli ospiti.



Tocca ad Andrea Lo Cicero mettersi alla prova. Il ghiaccio può fiaccare la forza? Anna Moles dice di sì, perché raffredda il muscolo facendo diminuire lafflusso di sangue e quindi di energia. Lo Cicero immerge per qualche minuto il braccio nel ghiaccio chimico. A questo punto è il solito Iacchetti a provare a batterlo a braccio di ferro. Le forze dellex rugbista saranno anche depotenziate, ma non a sufficienza per metterlo in difficoltà, e il signor Enzino crolla miseramente. Le parolacce attutiscono il dolore? In teoria sì, perché esse sono associate a situazioni stressanti e attivano gli ormoni della resistenza. Prova a dimostrarlo lesperimento video, mediante tre persone solitamente pacate (tra cui un parroco) sottoposte a dolorosissimi massaggi. Nella prima prova, in cui i tre non possono sfogarsi, la resistenza è molto minore che nella seconda, in cui tutti, compreso il morigerato prete, imprecano come camionisti. In studio Max Giusti prova a replicare la prova, stavolta con la corrente elettrica. Andrea Lo Cicero ancora una volta si dimostra superiore alle teorie, resistendo senza colpo ferire alle scariche che passano nei suoi muscoli. Grattarsi è contagioso? La scienza dice di sì, a causa dei cosiddetti neuroni specchio. Sono ancora una volta gli inglesi a mettere alla prova la teoria, seguendo passo dopo passo la giornata di unignara cavia. Luomo imita chi si gratta in sua presenza quasi tutte le volte. Anche lo sbadiglio, si sa, è contagioso. Ma contagia perfino i cani? Avranno essi le capacità cognitive per replicare un comportamento del padrone? La prova empirica è unaltra volta positiva. In studio però lesperimento non ha gli esiti sperati. il momento della rubrica “Un mio amico mi ha detto”. 



Il pubblico pone strane domande agli scienziati in studio, col pretesto di riportare una voce. I pipistrelli sono gay? No, risponde Anna Moles. Certi atteggiamenti fra animali non hanno a che fare col sesso ma col potere, sono dimostrazioni del maschio dominante. Gli sciacquoni “suonano” il mi bemolle? Assolutamente no, è la risposta. Possono fare da cassa armonica, ma pensare che emettano sempre lo stesso suono è piuttosto fantasioso. Con gli ospiti si parla delle paure. Quando si prova paura i piedi diventano più freddi? A darne dimostrazione è Pamela Camassa, costretta a infilare il braccio in una teca piena di serpenti. I suoi piedi prima dell’esperimento hanno una temperatura di 37.1, che dopo la prova si abbassa a 34,7. Una reazione normale, perché l’adrenalina favorisce l’afflusso di sangue a cuore e polmoni: è il modo che ha il nostro corpo per prepararsi a combattere o fuggire. Ancora una stranezza: le pillole di Viagra, oltre all’uso consueto, possono allungare la vita di un mazzo di fiori, poiché proteggono i vasi linfatici permettendo alla pianta di nutrirsi più a lungo. Arriva l’ultima prova: si può, come i fachiri, restare sdraiati su un letto di chiodi senza ferirsi? Gli scienziati dicono di sì, perché il peso si distribuisce e la pressione su ogni chiodo diventa trascurabile. A dimostrarlo è ancora una volta Iacchetti, su cui, a ulteriore verifica, si stende anche Max Giusti. È da questa scomoda posizione che il presentatore ringrazia gli ospiti e dà appuntamento a lunedì prossimo, per una nuova puntata di “La papera non fa l’eco”.



Se vi siete persi la seconda puntata di La papera non fa l’eco, lo show condotto da Max Giusti, potere rivederla sul sito Rai: clicca qui per rivedere la puntata