La puntata speciale della trasmissione Chi lha visto?, condotto come sempre da Federica Sciarelli sulle frequenze televisive di Rai Tre, è stata incentrata esclusivamente sullultimo terribile fatto di cronaca nero avvenuto lo scorso sabato in un piccolo centro della provincia di Ragusa in Sicilia e che ha visto la morte del bambino di otto anni Andrea Loris Stival. Viene ricostruito nel corso della puntata tutto quello che è avvenuto lo scorso sabato con la mamma di Loris che come ogni mattino dopo aver preparato la colazione e quantaltro, ha accompagnato il proprio bambino davanti alledificio scolastico frequentato dallo stesso bambino. La donna dopo essersi sincerata che il bambino si stesse incamminando verso lingresso della scuola, è andata via per tornare alle proprie occupazioni giornaliere. Il piccolo Loris tuttavia non risulterà mai essere entrato allinterno della scuola con la dirigente scolastica che ha ribadito come il bambino non abbia varcato il cancello della scuola. I genitori dopo essersi resi conto di come Loris risultasse sparito hanno lanciato lallarme denunciando la scomparsa alle forze dellordine che insieme a dei volontari della zona, si sono messi alla ricerca dello stesso bambino. Ricerche che si sono concluse nel tardo pomeriggio e per la precisione intorno alle ore 17,30 ossia quando un uomo, un cacciatore che conosce molto bene la zona, ha ritrovato il corpo senza vita del bambino allinterno di un canalone dacqua ormai in disuso e da quanto si capisce dalle ricostruzioni del caso, dovrebbe essere profondo intorno ai due metri. Gli inquirenti nel corso di una conferenza stampa che è stata effettuata nel corso della giornata, hanno voluto evidenziare come non ci siano elementi che portino a una pista ben definita per trovare il responsabile di questo barbaro omicidio.
Inoltre, hanno sottolineato come la causa della morte sia lasfissia, che sul corpo ci sono segni ben evidenti di come lo stesso bambino abbia subito contusioni compatibili con la profondità del canalone e che per il momento non sono stati evidenziati segni di violenze sessuali. Nello specifico la dinamica dellaccaduto dovrebbe prevedere lassassinio per mezzo di strangolamento, poi il killer avrebbe gettato il corpo esamine del bambino nel canalone. Ci sono alcuni particolari che vengono messi sotto la lente di ingrandimento della trasmissione. In primo luogo si cerca di capire dove sia andato a finire lo zainetto che Loris aveva con sé quella tragica mattina. Secondo gli inquirenti, lo zainetto può essere un elemento molto importante per stabilire cosa abbia spinto lassassino a macchiarsi di questo drammatico gesto e soprattutto chi possa essere il responsabile.
Nel corso della giornata, le forze dell’ordine hanno ascoltato per oltre 4 il cacciatore che ha trovato il corpo del piccolo Loris. Il cacciatore ha dichiarato di aver avuto una sorta di intuizione per cui si è recato direttamente nelle prossimità nel canalone al fine di rendersi utile nelle ricerche, ed in effetti la sua intenzione si è rivelata fondata. Inoltre, è stata sequestrata l’auto dello stesso cacciatore che è un fuoristrada di piccole dimensioni, di colore bianco per motivi che non sono ancora molto chiari ma che obiettivamente lasciano intendere come le forze dell’ordine abbiano delle riserve sullo stesso cacciatore. Nel frattempo incomincia a diffondersi nel piccolo centro la paura che si possa essere trattato di un caso di pedofilia con un signore che intervistato racconta di come un po’ di tempo fa, il figlio che all’epoca era un adolescente di tredici anni, venne avvicinato da un signore a bordo di un’auto il quale cercò in diversi modi nel farlo salire.
Intanto nel corso della diretta arrivano delle novità dal paesino con il cacciatore il cui nome è Orazio, è stato nuovamente costretto a presentarsi in caserma in quanto dopo un sopralluogo degli inquirenti nella propria abitazione, è emerso che ci sono alcune armi sprovviste delle dovute autorizzazioni. In pratica il cacciatore in queste ore sta rendendo conto del motivo della presenza delle armi in casa. Intanto, nel corso del collegamento dal piccolo centro, viene realizzata l’intervista al parroco, Don Angelo Strada che sottolinea come il piccolo Loris aveva iniziato da poco a frequentare la parrocchia ed in particolar modo il catechismo. Il parroco rimarca come occorra che tutta la comunità debba stringersi intorno alla famiglia di Loris ed allo stesso tempo come ci debba essere unità per combattere questo senso di angoscia.