Nella puntata di Che tempo che fa in onda stasera, sarà presente tra gli ospiti il pianista italiano Maurizio Pollini. Nato il 5 gennaio 1942 nella città di Milano, senza dubbio può essere definito un figlio darte in ragione del fatto che sua madre Renata era una apprezzata musicista. Il padre Gino Pollini è invece stato un valente architetto. Per rimarcare lambiente nel quale Maurizio Pollini è cresciuto, basta evidenziare come suo zio Fausto Melotti, fratello della madre Renata, è stato uno scultore e pittore di grande attrattiva. La sua passione per il pianoforte si palesa molto presto probabilmente anche per via di essere costantemente in contatto con la musica. Sin da quando aveva circa 8 anni viene indirizzato verso il pianoforte, venendo sottoposto a delle lezioni che poi dai 13 ai 18 anni lo vedranno seguito passo passo da uno straordinario maestro qual era Carlo Vidusso.
A soli 15 anni ottiene il primo riconoscimento delle proprie qualità al pianoforte partecipando al Concorso di Esecuzione Musicale internazionale di Ginevra, nellambito del quale si piazza al secondo posto e vincendo una buona somma di denaro che lo stesso pianista ha rivelato essere pari a seicento franchi svizzeri. Nel 1959 ottiene una vittoria in un concorso ancora più prestigioso ossia il concorso pianistico internazionale Ettore Bozzoli. Nel frattempo Maurizio Pollini si era iscritto al Conservatorio di Milano che ovviamente lo vedrà portare a termine il percorso formativo con il conseguimento del diploma. Un grande riconoscimento arriva nel 1960 quando decide di prendere parte al prestigioso concorso Chopin che si teneva nella città polacca di Varsavia e nella quale cera tra i giurati un grandissimo esponente della musica del Novecento come Arthur Rubenstein, che ebbe modo di enfatizzare lesecuzione del giovane Maurizio Pollini sottolineando le sue qualità e arrivando ad ammettere che fosse capace di suonare meglio di tutti i giurati, lui compreso. Un complimento non da poco che ha dato maggiore fiducia nei propri mezzi allo stesso Pollini che ha portato avanti una carriera professionale che può essere senza dubbio definita scintillante e piena di soddisfazioni di qualsiasi genere.
Infatti, fin dalla prima metà degli anni Sessanta incomincia a esibirsi in pubblico collaborando con la maggior orchestra del mondo e inoltre portando la propria arte praticamente ovunque partendo dallEuropa passando per lAmerica fino ad arrivare allestremo Oriente.
Tuttavia, la musica per Maurizio Pollini non è stata l’unica passione visto che può essere senza dubbio considerato un artista a 360 gradi in ragione di un certo impegno nel campo sociale e in quello politico. Inutile sottolineare come si sia esibito anche nelle vesti di direttore d’orchestra nei maggiori teatri del mondo come La Scala di Milano, la Fenice di Venezia, nel teatro di Salisburgo e tanti altri ancora. Sono diverse le pubblicazioni musicali che vedono Maurizio Pollini interpretare alcune delle più pregevoli composizioni musicali dei più grandi artisti di sempre come Beethoven, Schumann, Schubert, Mozart e Chopin. A conferma di quanto lustro abbia dato all’Italia nel mondo con la propria arte, Maurizio Pollini ha ricevuto nel 2000 l’onorificenza Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine e nel 2004 la Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte.