Cosa accade se un broker di successo bianco, ricco e ben introdotto nella società che conta, inclusa ragazza benestante e di buona famiglia, si ritrova improvvisamente nei panni di un mendicante nero e truffaldino? questo l’incipit di uno dei cult movies più cult di tutti gli anni ’80 (più precisamente 1983) famoso in America col titolo Trading places e in Italia con quello di Una poltrona per due (per la regia di John Landis); la pellicola fa capolino regolarmente sulle televisioni nazionali durante le vacanze natalizie (non a caso va in onda questa sera su Italia 1) in cui sono ambientate le vicende di Louis Winthorpe III (il ricco broker impersonato da Dan Aykroyd) e Billy Ray Valentine (il mendicante impersonato da Eddie Murphy). 

All’incipit bisognerebbe aggiungere almeno un altro dettaglio, cioè che lo scambio di posti (così come da titolo originale) non avviene per una fortuita e improbabile combinazione di eventi, ma viene scatenata appositamente da una scommessa fatta dai fratelli Randolph (Ralph Bellamy) e Mortimer (Don Ameche) Duke, titolari della Duke & Duke (broker di commodities) presso cui lavora Louis. Oltre al danno anche la beffa, perché la scommessa con cui i fratelli Duke decidono di sconvolgere le vite di Billy Ray e Louis ha come posta un solo e singolo dollaro: Mortimer vuole dimostrare che certe persone siano “geneticamente” predisposte a fare bene o male, mentre Randolph sostiene che tutto dipenda dall’ambiente. 

Billy Ray si ritroverà così catapultato nel mondo dorato della finanza dovendo dimostrare di poterne essere all’altezza; un compito non proprio facile per uno che fino al giorno prima chiedeva l’elemosina facendo il finto cieco. Louis dovrà invece lottare per uscire dalle classiche stalle in cui è precipitato rinnegato da tutti e senza soldi. Per entrambi si materializzeranno degli aiuti inaspettati nelle vesti del mitico maggiordomo Coleman (Denholm Elliott) che “adotterà” Billy Ray e della bella e giovane prostituta, ma con un cuore d’oro, Ophelia (Jamie Lee Curtis), che invece si farà impietosire dalle disgrazie capitate al povero Louis. 

Non vogliamo svelare troppo oltre della trama, per chi non avesse mai visto un film che in realtà comincia già ad avere una certa età. Una poltrona per due presenta una storia originale, ricca di colpi di scena, divertente e godibilissima, senza alcun calo di ritmo, oltre che un cast stellare di attori che si ritrovano magnificamente nei ruoli; è una bella commedia che fa ridere con la trama e con i personaggi. questo il motivo per cui nello zapping delle vacanze natalizie si rimane inevitabilmente bloccati su questa pellicola da più di un decennio. La definizione “cult” è coniata proprio per film di questo tipo. 

Se non ci credete sappiate che esiste perfino la “Eddie Murphy Rule” nella riforma dei mercati finanziari Dodd-Frank del 2010; la scena finale (di cui non vi sveleremo la conclusione) con la speculazione sul “succo di arancia congelato” ha colpito l’immaginazione di chiunque abbia visto il film (“Tu entri avendo mezzo milione in germogli di soia e un attimo dopo i tuoi figli non hanno nemmeno le scarpe!”); anche di quelli che poi si sono ritrovati a regolare il più grande mercato finanziario del globo. Alle vacanze di Natale senza film come Una poltrona per due mancherebbe qualcosa. 

P.S.: Per chi, dopo aver visto il film, fosse curioso di sapere che fine hanno fatto i fratelli Duke consigliamo di vedere un’altra pellicola di Landis con protagonista Eddie Murphy, Il principe cerca moglie, per avere una risposta…

 

(Pasquale Baudaffi)