Martedì 2 dicembre 2014 su Rai Due è andato in onda il secondo appuntamento con Il più grande pasticcere, il nuovo cooking talent condotto da Caterina Balivo. I superstiti della prima puntata sono Giada, Silvia, Roberto, Antonio, Gianluca, Emilio, Martina e Naausica. A giudicarli ancora una volta ci sono tre grandi nomi della pasticceria italiana: Luigi Biasetto, Leonardo Di Carlo e Roberto Rinaldini. Altri due concorrenti dovranno lasciare le cucine al termine della puntata. La prima prova verte su un settore in cui gli italiani sono considerati maestri, ovvero la pasticceria mignon. Un’esplosione di sapore in un unico boccone. Lannuncio mette in crisi Giada e Gianluca, non abituati a cucinare questo prodotto. Per la prova sono richiesti tre mignon diversi: un bignè, una tartelletta (tortino di pasta frolla monodose) e un mignon al taglio. Ci sono tre ore di tempo e una sola possibilità di ingresso nella dispensa. Al termine i due peggiori cuochi andranno alla prova eliminatoria. Durante la lavorazione vengono brevemente presentati alcuni dei concorrenti. Antonio, pugliese di 25 anni, è molto ambizioso e ha già una sua pasticceria. Roberto, marchigiano, è forse il più tradizionalista tra i partecipanti. Silvia invece è quella con la minore esperienza sul campo, a cui sopperisce con fantasia e determinazione. Nel corso della prova non mancano le difficoltà. Giada bada troppo alla decorazione, Martina teme per la cottura sbagliata, Roberto brucia le prime tartellette e quasi tutti non tengono pulito il banco. A rendere il tutto più difficile arriva lannuncio dei giudici: con gli ingredienti rimasti i pasticceri devono preparare un quarto mignon, al bicchiere. Roberto riesce a terminare in anticipo e dà una mano a Giada che è in difficoltà. Quando Caterina Balivo chiedere di mettere giù il cappello molti non sono soddisfatti del lavoro svolto. Si passa agli assaggi. La “Delizia” di Emilio non è per niente apprezzata da Biasetto, che non trova altri motivi di lode se non la ceramica del piatto. Silvia riceve molti complimenti per il suo assortimento, ma a lei viene chiesto di abbassare le difese. Gianluca va bene sul gusto ma non sulla presentazione, troppo minimal. Per Martina lumiliazione più grande: Rinaldini sputa la sua tartelletta, troppo fredda e con troppa cannella. Grandi complimenti invece per Antonio: i suoi “Ricordi” conquistano il palato di Rinaldini e anche quello della Balivo. Per Naausica giudizio sospeso, i sapori dei suoi brownie forse si scontrano troppo. Anche i mignon di Roberto escono bene dallassaggio di Di Carlo, il quale ha lodi soprattutto per laltruismo dimostrato durante la prova. Resta Giada, che come al solito esagera con le decorazioni e anche sul gusto non fa una bella figura. Per i giudici i peggiori della prova sono Martina e Giada, che restano in accademia per la prova eliminatoria.
Gli altri invece vanno in trasferta a Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta, per un matrimonio. Con la supervisione del maestro Massari dovranno preparare la torta di matrimonio di Rosa e Raffaele. I sei concorrenti si dividono in coppie: Antonio e Naausica, Emilio e Silvia, Gianluca e Roberto. Ogni coppia dovrà preparare una torta nuziale, ispirandosi al tema della festa, il gelato, e ai colori preferiti della sposa, bianco e crema. La torta dovrà avere almeno tre piani, spiega Massari, a andrà decorata con gusto. Mentre il matrimonio procede fra canti e balli i cuochi lavorano alacremente. Le difficoltà sono tantissime. Antonio mette lultimo piano della torta in equilibrio precario su tre colonne. Emilio e Silvia dimenticano la decorazione superiore e creano un dolce, a dire di Massari, “pacchiano”. Solo Roberto viene lodato per la maestria nella lavorazione. Ma al momento della scelta gli sposi optano per la torta pericolante di Antonio e Naausica, che quindi si salvano. Massari a giudicare le due rimanenti. E i peggiori risultano Emilio e Silvia.
Alla prova eliminatoria ci sono quindi Martina, Giada, Emilio e Silvia. Sui loro banchi dei coloranti, per un pasticcino “rotondo e glamour”. Sono i macarons, dolce italiano entrato nella tradizione pasticcera francese. I giudici vogliono venti dolci lucidi, croccanti fuori e morbidi dentro. Fondamentale la scelta dei colori. Ci sono due ore di tempo, ma la preparazione, in teoria facile, diventa drammatica. A metà del tempo Silvia è in crisi e quasi smette di lavorare. Giada è costretta a ricominciare daccapo. Alla fine del tempo i giudici sono molto delusi. Si parte con Martina e i suoi macarons verdi con farcitura di mousse al cioccolato. Lei sembra sicura di sé ma i giudici sono freddini. Silvia piange e non riesce quasi a parlare. A sorpresa però Rinaldini apprezza il suo prodotto e la fantasia con cui ha rimediato alle difficoltà. Biasetto però le fa una paternale sulla reazione avuta. I macarons di Emilio sono buoni, ma presentati male. Dei suoi venti pasticcini uno solo è senza sbavature. Giada è riuscita a sfornare solo dodici dolci. Di Carlo però ne apprezza il sapore e il colore rosa. Arriva il momento dell’eliminazione. Sono Silvia e Martina a dover lasciare il programma. Il cerchio si stringe. Roberto, Gianluca, Emilio, Antonio, Naausica e Giada saranno i protagonisti della terza puntata.
È possibile rivedere la seconda puntata di “Il più grande pasticcere” del dicembre 2014 dal sito Rai Replay e sul sito dedicato alla trasmissione condotta da Caterina Balivo: clicca qui per vedere la puntata