Quando si dice Filmauro si dice certezza. E proprio così, allora, anche stavolta la casa di distribuzione, col suo trentunesimo film di Natale, assolutamente non delude. Per la regia di Volfango De Biasi, e la produzione di Luigi e Aurelio De Laurentiis, con l’intramontabile duo Lillo&Greg e la sempre perfetta Ambra Angiolini, è in sala una delle commedie italiane più spassose di sempre. Si intitola Un Natale stupefacente e si tratta davvero di un cine-panettone buonissimo. Lievitato al punto giusto, dolce ma non troppo, con quella particolare nota frizzante data da canditi di qualità. Scherzi a parte, Un Natale stupefacente testimonia ancora una volta che non sempre – come troppo spesso al contrario si crede – la commedia (soprattutto se Made in Italy) è sinonimo di “cinema scadente”.

Soggetto e sceneggiatura firmati da un quadrilatero niente male (Alessandro Bencivenni, Volfango De Biasi, Gabriele Pignotta e Domenico Saverni), fotografia calda e coinvolgente (Tani Canevari), con le belle musiche di Claudio Gregori, Attilio Di Giovanni e Michele Braga, Un Natale stupefacente racconta di due zii decisamente eclettici, Remo e Oscar (rispettivamente Lillo e Greg), improvvisamente e inaspettatamente costretti a prendersi cura del nipotino di 8 anni – interpretato da un simpatico e dolcissimo Niccolò Calvagna – che si ritrova da un giorno all’altro figlio (ma erroneamente, si intende) di due coltivatori accaniti di marijuana. Da qui inizierà allora il suo coloratissimo “calvario”, con due affidatari quali gli zii che, diciamocelo, in fatto di responsabilità non ci sanno proprio fare.

E allora, e anche questo fa ridere perché troppo spesso in Italia accade esattamente il contrario, se ne accorgono due assistenti sociali a loro volta affidati… al caso (Francesco Montanari e Riccardo De Filippis), che – tra gag ed esilaranti equivoci – obbligheranno i nostri due protagonisti a coinvolgere tutti i disastrati personaggi delle loro vite – fra cui, per non farsi mancar nulla, anche l’ex moglie di Remo (Paola Minaccioni) e la nuova fidanzata di Oscar (Ambra Angiolini) – per mettere in scena una famiglia perfetta, di modo da impedire una volta per tutte che il bambino finisca in istituto.

Una commedia ben scritta, non volgare e adatta a tutti, che fa ridere di cuore, ma con altresì la spiccata abilità di far riflettere su temi importanti quali la famiglia e, perché no, la nostra Italia. 

“Quando mi è stato proposto di passare dal ruolo di sceneggiatore ricoperto negli ultimi due anni (per film quali Colpi di fulmine e, ancora, Colpi di fortuna, ndr) a quello di regista/sceneggiatore, non ho esitato un istante”, racconta entusiasta De Biasi. “Ho cercato di sfruttare al meglio le mie capacità: girando e curando la recitazione e la scrittura a modo mio, sperando di indovinare la giusta alchimia e la giusta freschezza. Sfiorando temi che mi divertono e che vedo costantemente riproposti anche da prodotti di nuova generazione italiani e stranieri, sia sul web che nei film per il cinema o per la tv.

Uno scopo a tutti gli effetti centrato, quello di fondere una narrazione prettamente classica e lineare, con temi dallo spiccato contorno pop, che abilmente volteggiano tra temi tanto impegnativi e non banali come la complessità di un affido, o la libertà di espressione del proprio orientamento sessuale, e vicendevoli fatti comici, ma non eccessivamente sottovalutati quali la “fattanza” dovuta alla cultura degli stupefacenti. “Tutte cose che col tempo sono entrate a pieno diritto nel vocabolario popolare” dice ancora De Biasi, “e che ho pensato due artisti da me seguiti sin dagli esordi come Lillo e Greg avrebbero potuto rappresentare benissimo. Li ammiro e apprezzo per il loro talento e la loro intelligenza. Un gran piacere, per me, lavorare con loro, così come con tutti gli altri membri del cast”.

Un gruppo di attori talentuosi danno stavolta origine a un racconto altrettanto incalzante, con una spiccata qualità palpabile, generatrice di risate spontanee e sanissime. Ambra Angiolini, Paola Minaccioni, Paolo Calabresi, Niccolò Calvagna, Francesco Montanari e Riccardo De Filippis assecondano allora Lillo e Greg nel corso del racconto intero, vestendo così il ruolo di “spalle” ai due protagonisti che, a ogni modo – e non è una cosa da poco – con grande maestria riescono – certo anche grazie a una sceneggiatura che glielo permette – a non oscurare chi con loro divide la scena.

Ottimo lavoro per De Biasi dunque che, alla sua prima regia comica, svolge un lavoro “sartoriale” sopraffino, riuscendo ad assemblare buonissime stoffe, ottimi colori e vestiti che al suo cast calzano proprio a pennello. In particolar modo rilevante il trailer del film che, sicuramente lo avrete incontrato in tv o su pc, racchiude tanti spezzoni simpaticissimi e movimentati. Importante, tuttavia, ricordare che stavolta – e accade di rado – il divertimento “non sta tutto lì”. Quindi non solo in quei tre minuti di “anticipazione” si ride tanto, ma, ve lo assicuro, il trailer non è che una minima parte di quel tutto molto più allegro, ancor più simpatico e colorato di quei 90 minuti di film.

E, non crediate, far divertire gli spettatori è una delle cose più serie con cui chiunque si possa mai confrontare. Tuttavia, grazie a un mix di piacevoli competenze, Un Natale stupefacente ci riesce benissimo. E allora accorrete numerosi e ridete di gusto. Sono certa non vi risulterà affatto complicato. Una bravura stupefacente.