Rai Tre ha trasmesso lunedì 8 dicembre una nuova puntata di Amore criminale, il programma condotto da Barbara De Rossi dedicato alle storie di donne che hanno subito violenza dai propri uomini. La trasmissione inizia come di consueto con l’intervista di Veronica De Laurentiis, che va a trovare la quarantaquattrenne Milena Stivali, picchiata dal marito anche di fronte ai figli. Tutto inizia quando la protagonista di questa triste vicenda ha sedici anni e conosce Gennaro, di cinque anni più grande di lei. Dopo un fidanzamento fatto di regali e gentilezze arriva il momento in cui la donna riceve la fatidica proposta di matrimonio: a Milena non sembra vero, è il sogno di una vita che si avvera, nella convinzione di aver trovato il principe azzurro. Le cose vanno bene fino ai primi tre mesi di matrimonio, finché Milena non subisce la prima violenza da parte del marito ubriaco, cosa che induce la donna ad allontanarsi dall’uomo, che poi la prega di tornare con lui: un copione che si ripeterà molte altre volte nel corso del loro matrimonio. La gravidanza di Milena sembra dare un po’ di tregua alla donna, ma Gennaro la picchia anche quando è incinta e la segrega in una stanza per i successivi sette mesi, e da qui uscirà soltanto al momento del parto. L’uomo comincia a picchiare anche la bimba e le violenze su Milena non si arrestano, così la vittima decide di lasciare il marito e di rivolgersi ai servizi sociali, che le consigliano di denunciarlo. Milena non denuncia e torna con lui e avrà con l’uomo altri tre figli e tutti, inveitabilmente, saranno raggiunti dalla furia dell’uomo. Milena trova la forza di lasciare il suo carnefice grazie ad un altro amore, ma la cosa non viene presa bene da Gennaro, che minaccia di uccidere lei e i loro figli. Nonostante le denunce, però, Gennaro rimane a piede libero e verrà arrestato soltanto molto tempo dopo anche con accuse di stalking, e finirà per togliersi la vita nel corso di un provvedimento di custodia cautelare nei suoi confronti. Oggi Milena è felice col suo nuovo compagno, si dedica a tempo pieno ai figli ed è diventata nonna.
Dopo una breve conversazione con l’avvocato Geraldine Pagano, che parla di come è meglio comportarsi quando si subisce violenza e ricorda l’importanza dei centri antiviolenza, Mariano Rigillo legge aluni atti giudiziari del Tribunale di Udine tratti dal processo contro Salvatore Guadagno, che uccise sua moglie Carmela Cerillo il 25 aprile del 2010 per gelosia, probabilmente perché incapace di accettare che la donna lo avesse tradito con un altro uomo. La loro storia inizia a una festa di matrimonio a Napoli, che fa da sfondo all’incontro tra i due, giovanissimi. Nonostante l’opposizione delle famiglie, i due si sposano nel 1991 per poi trasferirsi a Udine, dove lui comincia a fare l’operaio tubista in un cantiere navale. Apparentemente la loro sembra una famiglia felice, ma la tranquillità è spesso turbata dall’aggressività di lui, che si rivolge spesso e volentieri nei confronti del figlio più piccolo, ma anche verso la moglie, spesso impegnata a difendere suo figlio. La vita ritirata di Carmela cessa quando la donna inizia a fare la collaboratrice scolastica in un istituto e comincia a uscire con Margherita, una vicina di casa: Salvatore vorrebbe che la moglie stesse sempre chiusa in casa e perciò le sue uscite sono sempre motivo di discussione e di tensione tra i due e Salvatore minaccia spesso di far fare a Carmela la fine di sua madre, che perse la vita proprio uccisa dal marito, che poi era anche il padre di Carmela. Qualche tempo dopo, Carmela conosce Nino, che le fa capire che l’amore può essere anche dolcezza e tenerezza e la induce piano piano a lasciare il marito e a portare con sé i figli, che tra l’altro si sono affezionati molto all’uomo. Nonostante ciò, il loro rapporto è segnato dall’ambiguità, perché Carmela non dice nulla di Nino al marito e gli riferisce di essere andata a vivere da una donna anziana, pur tornando ogni sera nella casa dove ha vissuto per più di vent’anni con Salvatore per preparargli la cena.
Quando Salvatore scopre il tradimento della moglie cerca di convincerla a tornare a casa e le chiede di poter avere un’ultima possibilità per tentare di recuperare il loro rapporto e far vedere a lei e ai figli di essere cambiato. Carmela ritorna a casa con i figli e le cose paiono andare bene perché Salvatore sembra essere una persona nuova, attento, premuroso e gentile come non è mai stato, anche ancora se aleggia sul loro rapporto l’ombra di Nino, che aspetta anche lui una risposta. Un giorno, però, Salvatore uccide Carmela strangolandola, e tuttora sono incerte le dinamiche che hanno portato all’omicidio: non si sa infatti se sia stata la rabbia covata per il tradimento o magari qualche parola sbagliata pronunciata da Carmela a scatenare la furia dell’uomo, che telefona subito dopo aver compiuto il delitto alla sorella, ai carabinieri e a Gennaro, il fratello di Carmela che vive a Napoli. Pur confessando l’omicidio, Salvatore dice di non ricordare come ha ucciso Carmela ma comunque finisce in carcere e poi viene condannato a diciotto anni per omicidio volontario aggravato dal legame di coniugio. Finisce così, con lo stesso destino che colpì sua madre, la vita di una donna di trentanove anni che desiderava soltanto un po’ di tenerezza dal proprio uomo e che inseguiva la propria felicità.
È possibile rivedere la puntata di Amore criminale nel cuore sul sito Rai Replay e sul canale ufficiale dedicato alla serie dove vengono pubblicati i video delle puntate. Clicca qui per la puntata