Siamo in piena Olimpiade invernale, ve ne siete accorti? E’ ormai da sabato che le gare hanno avuto inizio e l’attenzione dei media di tutto il mondo è concentrata sulla Russia e su Sochi. Ma noi – dopo averne parlato con dovizia di particolari nel numero scorso (in cui abbiamo anticipato la possibilità di un’Olimpiade invernale 2022 nientepopodimeno che in Liguria) – anziché guardare le gare in tv come tutti voi, le stiamo seguendo attraverso i sochial media, tipo il sito www.antonio-sochi.com, che ci è stato segnalato dal nostro grande amico Zingarelli, un vocabolario che la sa lunga avendo rubacchiato molto, qua e là, nei cinque continenti. Antonio Sochi, fotoreporter tosco-caucasico titolare del sito, è un suo assistente di antica data e ha collaborato, diciamo così, alle fortune del nostro amato Zinga. Conduce grandi inchieste e porta a galla aspetti, vicende, curiosità assai inedite. Ecco, allora, la prima immagine che ha rubacchiato (è amico dello Zingarelli, no?) qua e là tra le montagne e gli impianti sportivi di Sochi.



1) Che Sochi godesse di un clima mite era noto (fin lì c’eravamo arrivati anche noi), ma…

 

… chi se lo sarebbe aspettato un inverno così caldo???

2) Al Palazzetto del ghiaccio Bol’šoj, Arena Šajba, cominceranno domani le gare del torneo maschile di hockey. Grande curiosità –come riporta il sochial media “DisSOCHIamoci” – ha suscitato uno dei primi allenamenti della squadra finlandese. Dopo circa un quarto d’ora di esercizi di riscaldamento sul ghiaccio (supponiamo che riscaldarsi sul ghiaccio abbia un fascino particolare, un po’ come raffreddarsi all’equatore… o no?), un improvviso rassemblement dell’intera squadra ha fatto per un momento pensare a un inno propiziatorio, una sorta di haka (per intenderci, la danza maori della nazionale neozelandese di rugby) sottozero. Niente di tutto questo…



 

“Dai ragazzi, non scherziamo: trovatemi le lenti a contatto,

altrimenti vi allenate senza portiere, hockèy?”

3) Il gesto dei giocatori finlandesi, appena postato sul sito www.dissochiamoci.com, ha destato subito parecchi sospetti tra gli organizzatori, che hanno voluto vederci chiaro, per garantire l’assoluta regolarità del torneo: niente siringhe con sostanze strane, né tantomeno farmaci vietati. E infatti…

 

 

 

“Ma con tutta ‘sta roba che indosso,

proprio a me dovevano estrarre per l’antidoping?”

4) Tra gli sport che vediamo una volta al quadriennio, il curling occupa le prime posizioni.Sarà perché da noi è difficile scovarlo, dal vivo e in tv; sarà perché nasconde un fascino misterioso. Forse non tutti sanno che è uno sport di squadra, giocato con pesanti pietre di granito levigate e con tanto di impugnatura. I giocatori, suddivisi in due squadre, fanno scivolare queste pietre su una lastra di ghiaccio verso un’area di destinazione, detta “casa” (home), costituita da quattro anelli concentrici. La forza di questo gioco sta nella profonda unità che si instaura tra i singoli componenti di una squadra. L’unione fa la forza, sempre, proprio come nei romanzi dei Quattro Moschettieri di Dumas (padre o figlio? Mah!). Sempre sempre? Beh – come dimostra il sochial media GiochiDiSochietà – quasi sempre…



 

  

“Qui pulisco io!”

“No, spòstati, oggi tocca a me!”

5) Sochi 2014 è l’Olimpiade più costosa della storia, ma proprio un’inchiesta, condotta dal nostro Antonio Sochi sul suo sito, ha consentito di denunciare i disagi dovuti ai lavori perennemente in ritardo rispetto ai tempi di consegna previsti. Di solito, come nelle passate edizioni, il gap viene colmato con squadre di operai che si sobbarcano turni massacranti, notte e giorno; di solito, per la cerimonia di apertura tutto è perfettamente pronto. Tutto tutto? Il sochial media Ho-Visto-I-Sochi-Verdi ha provato a chiederlo al primo concorrente sceso in gara…

 

 

“Porca miseriaaaaa…

Si son dimenticati la pistaaaaaaa!!!!”

Ma al di là delle foto, al centro delle inchieste dei vari sochial media su Sochi c’è sempre lui, Vladimir Putin, lo Zar di Russia. Vi ricordate che qualche settimana fa ha invitato a Sochi gay, contestatori, democratici, femen, sostenitori dei diritti umani, ambientalisti, animalisti e via vegando? “Abbiamo bisogno di voi”, aveva dichiarato Putin con una lettera aperta che iniziava con le parole “Cari amici, cari Sochi…”. Alla notizia, in tutte le agenzie di stampa del mondo, sono sobbalzati sulla sedia (non la stessa per tutti, ciascuno aveva la propria): questa apertura a gay, contestatori e via vegando va considerata come lo scoop del secolo oppure il pesce d’aprile più sensazionale della storia? A sciogliere il dilemma ci hanno pensato loro, i sochial media, che hanno smascherato tutte le menzogne di Putin con un reportage collettivo dal titolo “Palle di neve (e non solo…) a Sochi”. Che cosa hanno mai scoperto? Che a Sochi lo Zar Vladimir li voleva utilizzare come paletti per lo slalom, o bersagli per il tiro nel biathlon oppure come sagome mobili contro cui gli hockeisti su ghiaccio si esercitano per migliorare la precisione nel tiro. Mansioni a tempo determinato e ad alto rischio, certo, e per questo motivo considerate da Putin “Lavori Sochialmente Utili”. Chi ha orecchie per intendere…