Tutto pronto per i prossimi Giochi invernali di Sochi, città della Russia meridionale, situata nel territorio di Krasnodar, sulle rive del Mar Nero. La città, famosa anche allestero come importante centro di villeggiatura, gode di un clima pressoché unico nel panorama russo: la bassa latitudine, lazione mitigante delle acque del Mar Nero e la vicinanza di una catena montuosa che la ripara dalle correnti settentrionali rendono gli inverni miti e piovosi, con temperature che non pregiudicano la crescita di piante come il tè e luva. Tuttavia, il clima non influirà sullo svolgimento delle XXI Olimpiadi bianche, cosicché al RusSki Gorki Jumping Center di Krasnaya Polyana si terranno regolarmente le gare dal trampolino. Ma agli atleti sembrerà di fare, ogni volta, un salto con gli sci interminabile.

La loro gara inizierà su una rampa (come da consuetudine) con una vista che non ha niente da invidiare alla Val Gardena; ma solo pochi secondi dopo (vale a dire un paio di centinaia di metri più in là) resteranno sbigottiti dalla sensazione di atterrare in una località marina in perfetto stile ligure, tipo Loano, con le montagne dirimpetto al mare. Il che, potrebbe far sospirare agli atleti, a gara appena conclusa: Santo cielo, che salto! E che culo essere atterrato a Loano sano e salvo!.

Come sia possibile una tal meraviglia a 37 ore di treno da Mosca, direzione sud, fa parte dei miracoli della natura. Toglietevi quindi dalla testa i soliti stereotipi russi tipo steppe cosacche, Generale Inverno, temperature siberiane e orsi polari: qui ci sono le palme, le spiagge di sassolini, le acque calde sulfuree, un clima che più mite non si può e proprio qui, nel cuore del Caucaso, Vladimir Putin ha voluto che si svolgessero i Giochi invernali.

Idea geniale, non trovate? Idea irripetibile? Per tutti gli altri, forse, ma non per noi italiani, che – come si sa – non stiamo mai con le mani in mano: molte idee (ma non solo quelle, vista la nostra proverbiale abilità tra i fornelli) bollono in pentola. Se infatti le Olimpiadi di Sochi saranno certamente unintrigante sintesi tra ambiente montano e ospitalità marittima, chi meglio della Liguria – striscia di terra bagnata a sud dal mar Ligure e baciata a nord da Alpi e Appennini – può felicemente riproporre la stessa formula?

Difatti, raccogliendo linvito del cittadino caucasico di origini liguri più famoso di tutta la Russia, Ràdomir Belìn (tra laltro grande amico di Vladimir Putìn, il cui posposto accento sulla seconda sillaba del cognome tradirebbe lontane origini venete), la Regione Liguria ha inviato una propria delegazione con il compito precipuo di avanzare dimperio (anzi, dImperia) la candidatura per organizzare e ospitare i Giochi invernali del 2022. A una condizione: se Putin non ha badato a spese – si parla di 51 miliardi investiti per coprire i costi organizzativi dei Giochi di Sochi – Belìn ha consigliato i suoi corregionali di raccogliere tanti soci per organizzare i Giochi, perché più siamo, meno spendiamo a testa!. Braccino corto sempre e comunque, dalle parti della Lanterna!

Ciononostante, gli stand allestiti a Sochi per proporre la candidatura sono stati realizzati a regola d’arte. I liguri, quando vogliono, sanno attivarsi come solerti formichine. E i risultati si vedono, eccome. A cominciare dallo sponsor, che non sarà un’azienda, ma addirittura un intero Comune: Rocchetta Nervina (provincia di Imperia), dove viene imbottigliata “l’unica acqua al mondo ricca di sali minerali e sciolina” (così recita lo spot pubblicitario). A Quarto avranno inizio le gare di sci alpino: ai nastri di partenza saranno sempre Mille atleti. A Finale Ligure si svolgeranno… le finali. Tutti i risultati, anziché su un tabellone elettronico, verranno esposti a Lavagna (Genova). A Bordighera, invece, vista la quantità non di neve, ma di anziani che laggiù vanno a svernare, verranno poi organizzate le Olimpiadi master per gli atleti over 60.

Sanremo è stata scelta come sede dove eseguire tutti gli inni nazionali, in coincidenza con il famoso Festival. A Ventimiglia, considerata la sua lunghezza, toccherà ospitare le gare di fondo con gli sci (e al termine di ogni prova, soprattutto la 50 chilometri, invece del vin brulè ai fondisti verrà offerto un piatto di trenette al pesto). Le gare di pattinaggio saranno ospitate sicuramente a Lumarzo (Genova), perché è un po’ più freddo di Luaprile, così il ghiaccio non rischierà di sciogliersi sotto i pattini. In caso di incidenti sulle piste, discesisti e slalomisti verranno portati immediatamente a Ospedaletti (Imperia), augurandosi ovviamente che siano infortuni di piccola entità. Gli arrivi al fotofinish verranno esaminati da un speciale giuria che si troverà a Millesimo (Savona). Gli atleti via via eliminati potranno andare in giro a Onzo (Savona) per rilassarsi dopo lo stress delle gare.

Mano pesante, al contrario, con chi verrà trovato positivo all’antidoping: sarà immediatamente deportato e rinchiuso in isolamento a Celle Ligure, in attesa di essere accompagnato a Uscio (Genova) per poi essere rispedito a quel paese, pardòn, al proprio Paese d’origine. Grandi proteste, infine, per l’esclusione di Pignone (La Spezia), ma gli organizzatori sono stati inflessibili: alle Olimpiadi non sono previste gare di ciclismo, neanche su pista.

Ricadute positive sono previste anche per l’economia regionale. I commercianti di prodotti alimentari si fregano già le mani: con quello che capiscono gli stranieri di cultura eno-gastronomica, potranno tranquillamente vendere pan per focaccia, mentre i pasticceri liguri sono pronti a lanciare il “Paciugo olimpico”, un dolce a base di panna montata e neve scarpicciata.

Ma due saranno le vere novità gastronomiche di Liguria 2022. Per gli atleti del Nord Europa verrà preparata la “combinata nordica”, un piatto a base di aringa fermentata con acciugata, olio d’oliva Taggiasca e mesc-ciùa (zuppa povera di fagioli e grano, specialità di La Spezia). Per tutti gli altri sarà servito il mitico “pestathlon”, cinque prelibatezze al pesto in un solo vassoio: sbobba a due o sbobba a quattro (dipende dal tavolo del ristorante che si sceglie), slalom gigante tra gli stuzzichini, polenta e curling (un po’ pesante da digerire), sci di fondi di caffè, gran finale a base di pista, pasta e pesto in un bel posto: davvero un gran pasto!

Intanto a Sochi campeggia una grande foto: è il manifesto, con relativo slogan, che dà appuntamento a “Liguria 2022” e che siamo in grado di mostrarvi in anteprima assoluta.

 

 

Liguria 2022: un salto nel… pesto migliore dove sciare!