molto attesa la partecipazione di Carlo Verdone a Le invasioni barbariche, la trasmissione condotta da Daria Bignardi su La 7, anche in considerazione dell’uscita dell’ultima fatica cinematografica del regista e attore romano, Sotto una buona stella, in cui ha affiancato Paola Cortellesi in qualità di protagonista. Carlo Verdone è nato nel novembre del 1950 ed è figlio del noto critico cinematografico Mario. Ha quindi respirato cinema sin da piccolo, come del resto il fratello Luca, anche lui regista. Dopo essersi diplomato al liceo classico Nazareno, ha frequentato Lettere e Filosofia alla Sapienza di Roma, laureandosi dopo aver dovuto ripetere l’esame di storia del cinema, bocciato proprio dal padre che deteneva la cattedra nell’ateneo.



Alla laurea ha peraltro affiancato il diploma ottenuto in regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, sempre a Roma. In un primo momento, la sua attività si è caratterizzata per una fitta serie di partecipazioni in veste di cabarettista a trasmissioni come Non stop o LA Paradise, nelle quali ha saputo farsi notare per una serie di scenette estremamente divertenti, che gli hanno consentito di allargare notevolmente la sua popolarità presso il grande pubblico televisivo.



Solo in seguito ha deciso di riservare il suo talento al cinema, a partire da Un sacco bello, la pellicola che lo visto esordire dietro la macchia da presa nel 1980, dando vita a una serie di personaggi che hanno letteralmente bucato lo schermo. Nel 1981 ha girato Bianco, rosso e Verdone, confermando la sua felice vena comica, tanto da essere indicato come il vero erede di Alberto Sordi. Un giudizio che ha tratto linfa anche dal film che i due popolari attori romani hanno girato nel 1982, In viaggio con papà. Negli anni successivi, però, Verdone ha notevolmente mutato il suo registro stilistico, optando per atmosfere più aderenti a quelle consuete della commedia all’italiana. Unevoluzione iniziata con Compagni di scuola, diretto nel 1988. I film che lo hanno seguito hanno in effetti mostrato una certa amarezza di fondo, arrivando a denunciare spesso i vizi dell’italiano medio. Tra i suoi principali successi, vanno sicuramente ricordati Maledetto il giorno che t’ho incontrato (1992) e Viaggi di nozze (1995).



Una carriera molto proficua, quella di Carlo Verdone, che lo ha visto collezionare una lunga serie di premi, tra cui otto David di Donatello, altrettanti Nastri d’Argento, tre Globi d’oro e un Ciak d’oro. All’attività cinematografica, ha anche affiancato quella teatrale, con gli spettacoli Tali e quali e Senti chi parla e quella di musicista. infatti un buon batterista, veste nella quale ha partecipato al videoclip di Centocittà, brano di Antonello Venditti del 1985 e ad alcuni dischi del cantautore romano. Per quanto riguarda la sua vita privata, è stato sposato con Gianna Scarpelli, tra il 1980 e il 1996, da cui ha avuto due figli, Giulia e Paolo. grande tifoso della Roma, passione che non ha mai esitato ad esternare pubblicamente, anche negli ultimi anni. Inoltre ha una grande passione per i dischi in vinile, da lui nettamente preferiti ai formati digitali.

Per quanto riguarda la politica, ha invece appoggiato il PSI negli anni Novanta per poi rimanere su posizioni moderatamente progressiste, dichiarando la sua preferenza per il Partito Democratico. Una posizione però spesso defilata, che lo ha portato svariate volte a criticare le politiche del partito ritenute inadeguate alla difficile situazione del nostro Paese. Molto più passionale per molti versi la sua battaglia in favore della cultura, che lo ha spinto a denunciare più di una volta l’incapacità dei governi italiani di promuovere il cinema e le altre fonti culturali del Paese.