CLICCA QUI PER LE ANTICIPAZIONI DE IL TREDICESIMO APOSTOLO 2 Il tredicesimo apostolo 2, la fiction di Canale 5, torna domani sera con la quinta e penultima puntata. Oltre che su padre Gabriel e Claudia, le attenzioni dei telespettatori sono rivolte anche a Bonifacio Serventi, un personaggio senza dubbio interessante. Ce lo conferma anche Tommaso Ragno, l’attore che interpreta il leader della setta del Candelaio, in questa intervista in cui ci spiega come sia riduttivo, e forse sbagliato, definirlo solo il “cattivo” della situazione. Per Ragno, la novità di questo sceneggiato «è il lato oscuro delle cose che sperimentano tutti». Il telespettatore che guarda questa fiction «sa che alla fine avrà provato paura, perché gli piace avere paura. Come i bambini a cui piace spaventarsi. Con questa fiction il telespettatore torna bambino, si spaventa, ha la sua dose di shock, sperimenta un’altra dimensione. Nelle altre fiction si cerca una certa verosimiglianza con la realtà, qui no». E a proposito del regista: «Alexis Sweet ha fatto un grande lavoro per ottenere dai vari personaggi qualcosa di più complesso, laddove era possibile chiaramente, visto che non si riferisce a una realtà quotidiana. Ed è riuscito a mantenere una certa credibilità anche in un personaggio come il mio, che alla fine è più ambiguo che soltanto cattivo».
Partiamo dal suo personaggio, Bonifacio Serventi. Per certi aspetti un cattivo “anomalo”: non è lui a colpire direttamente, salvo casi eccezionali, ma cerca di manovrare le sue pedine…
Beh, questo è quello che si vede.
Lei ha fatto e fa molto teatro e Serventi per certi versi sembra un po’ un personaggio teatrale, non trova?
Francamente non saprei. Serventi può essere un personaggio che ha caratteristiche particolari, ma in ogni caso si tratta di recitare. Che poi sia teatrale o meno, questo non lo solo. Non credo che in uno sceneggiato ci sia qualcuno che non reciti. Per me alla fine si tratta sempre di buona o di cattiva recitazione: tutto qua. Chiaramente dipende dal personaggio che si sta interpretando. L’artificio c’è a tutti i livelli: non è che io vada in giro normalmente vestito come Serventi! E l’artificio c’è anche quando si è barricati in teatro. Anche perché…
Anche perché?
Che un personaggio debba essere più teatrale è una scelta del regista. Se Gabriel tira fuori dei poteri, questo fa parte del personaggio. Magari non un personaggio che si incontra tutti i giorni. Non vorrei che ci fosse il malinteso che teatrale significhi pomposo, solenne o cose di questo tipo. Il problema è se non ci si crede perché allora vuol dire che ho fatto male il mio lavoro. Voglio dire: è teatrale? D’accordo, ma ci si crede?
Quanto c’è di suo in Serventi? Quanto vi somigliate?
Direi per niente, non è neanche pensabile. Alla fine è solo un gioco, io mi limito a interpretare quel ruolo. Di pazzi ce n’è in giro, però…
Il pubblico di Canale 5 l’ha già vista nel ruolo di Corallo in Distretto di Polizia 11, un altro cattivo: un ruolo che le riesce bene?
Non so. Dire il cattivo è sempre una definizione tagliata un po’ con l’accetta. Cattivo vuol dire troppo poco: cattivo, ma di che cosa? Devo dire che proprio su questo il regista Alexis Sweet ha fatto un grande lavoro per ottenere dai vari personaggi qualcosa di più complesso, laddove era possibile chiaramente, visto che non si riferisce a una realtà quotidiana. Ed è riuscito a mantenere una certa credibilità anche in un personaggio come il mio, che alla fine è più ambiguo che soltanto cattivo.
Visto da chi ha lavorato a entrambe le serie, quale pensa sia la peculiarità de Il tredicesimo apostolo rispetto alle altre fiction?
Secondo me, è questo lato oscuro delle cose che sperimentano tutti anche senza aver visto Il tredicesimo apostolo. Anche quello che mette le cuffiette, un prete… Il telespettatore sa che alla fine avrà provato paura, perché gli piace avere paura. Come i bambini a cui piace spaventarsi. Con questa fiction il telespettatore torna bambino, si spaventa, ha la sua dose di shock, sperimenta un’altra dimensione. Nelle altre fiction si cerca una certa verosimiglianza con la realtà, qui no.
C’è una differenza tra la prima e la seconda serie?
Premetto che non ho ancora avuto modo di vedere tutte le puntate. Ma alcuni commenti che ho sentito mi hanno fatto pensare che è un po’ simile a Guerre stellari L’impero colpisce ancora, quando il personaggio di Skywalker scopre la vicinanza al potere nero, al lato oscuro. Una sorta di sviluppo del viaggio iniziatico dell’eroe nel senso più classico. In cui Gabriel, anche lui alla ricerca di se stesso, scopre il suo lato oscuro. E non è detto che sia negativo.
In che senso?
Non direi ad esempio che Gabriel è il buono e Serventi il cattivo. Credo che sia un po’ più complesso. La storia magari poteva prendere una piega diversa. Se n’è discusso a fine serie. Anche in Gabriel credo ci sia un lato tra virgolette “cattivo”. Cosa voglia dire cattivo poi non lo so. Credo piuttosto a un’altra cosa
Cosa?
Che siano personaggi alla ricerca di se stessi, del territorio in cui possono manifestarsi al massimo. Anche un personaggio come quello di Claudia Pandolfi. Sono personaggi che sperimentano in loro stessi queste leggi opposte che a mio parere li rendono interessanti. Così come non si può dire che Serventi è il cattivo.
Non è così?
È per intendersi. In realtà credo che questa fiction offra una complessità maggiore, più interessante che neanche dire, ad esempio, Claudia è la buona.
Anche Claudia è un personaggio negativo?
Diciamo allora che Claudia è buona. Ma di che cosa? Mi pare che abbiano sperimentato una scena piuttosto forte nell’ultima puntata. Sarebbe piuttosto tedioso se Claudia e padre Gabriel fossero i buoni. Nessuno si rende conto della “colpa” di avere dei poteri e del peso di avere quei poteri. Poteri o talenti a seconda dei punti di vista. Questo lato oscuro invade un po’ tutti i personaggi e rende interessanti le scelte che di volta in volta compiono. Anche Serventi vuole arrivare a uno scopo, che per lui è buono. E poi, cosa dovrebbe fare padre Gabriel: non combattere più contro le forze oscure? Magari poi gli piacerà.
Gabriel ha tutta l’intenzione di lasciare la Chiesa: questo sarà un problema per i piani di Serventi?
Non credo, ma aspettiamo di vedere come prosegue. Anticiperei qualche cosa e non voglio. Non posso: c’è un potere contro il qual io non ho i poteri di Serventi…
Serventi sarà presente anche nella terza serie?
Questo davvero non lo so. Non mi è stato ancora detto niente.