Presentato alla Berlinale fuori concorso, Monuments Men riprende la solida tradizione dei film di guerra basati sulle missioni avventurose di soldati coraggiosi, unendola però alla riflessione sullarte e sul valore del patrimonio culturale europeo. Basandosi su un libro di Robert M. Edsel, George Clooney ha scelto di raccontare la storia vera di una task force formata dallesercito americano nel 1944, con lobiettivo di salvare le opere darte europee dalle razzie operate dei nazisti. La pellicola può contare su un cast deccezione, formato da Matt Damon, John Goodman, Bill Murray, Jean Dujardin, Hugh Bonneville, Cate Blanchett e lo stesso Clooney, nel doppio ruolo di attore e regista.



Benché esista già una ricca cinematografia dedicata alla Seconda guerra mondiale, Monuments Men si concentra su un aspetto poco noto, il furto dei quadri e delle statue ordinato da Hitler e dai suoi generali. Mentre gli Alleati sbarcano in Europa, i tedeschi continuano a prelevare le opere darte dalle chiese, dai musei e dalle collezioni private, molte delle quali appartengono a famiglie ebree. Nellattesa di collocarle nel Museo del Fuhrer, le nascondono in luoghi isolati, come le miniere di sale, destinate alla distruzione in caso di sconfitta del Reich.



Negli Usa, lo storico dellarte Frank Stokes non accetta di restare a guardare e decide di formare una squadra, autorizzata da Roosevelt, con la missione di individuare gli oggetti sottratti dai tedeschi e recuperarli, restituendoli ai luoghi a cui appartengono. I prescelti non sono militari, bensì professionisti legati al mondo dellarte che sono disposti a rischiare la vita per salvare la Madonna di Bruges, uno dei capolavori di Michelangelo, e i dipinti di Raffaello, di Renoir, di Picasso e di tutti gli artisti che hanno reso grande larte europea. Ogni personaggio ha un carattere ben definito, un tratto dominante che lo rende riconoscibile e permette allo spettatore di apprezzare le dinamiche che si creano allinterno del gruppo.



Più volte, nel corso del film, ci si chiede se davvero valga la pena di sacrificarsi per difendere il patrimonio artistico. Quanto conta larte allinterno della nostra esistenza? Quadri e statue hanno un significato che va ben oltre la bellezza estetica. Parlano della nostra storia, del lavoro di chi ha incarnato le paure e gli ideali di unepoca nei volti e nei paesaggi, trasmettendoli ai posteri.

Il commovente finale sembra creare un legame tra le generazioni, con la splendida Madonna che rappresenta il filo eterno che lega gli uomini attraverso la storia, la scintilla di immortalità che il talento umano riesce a instillare nell’oggetto artistico.

In conclusione, il “polpettone” di Clooney, pur soffrendo di una patina di patriottismo americano piuttosto evidente, mostra la giusta combinazione di dramma e commedia, rende onore all’arte e, soprattutto, offre al pubblico una storia che andava raccontata.