La puntata speciale della trasmissione Bersaglio Mobile condotta da Enrico Mentana con la presenza in studio del deputato del Partito Democratico Roberto Giachetti, del deputato del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, del giornalista di Libero Franco Bechis e in collegamento del rappresentante del Partito Democratico Sergio Chiamparino e del giornalista americano Alan Friedman. Il tema della puntata è naturalmente quello del nascente Governo guidato da Matteo Renzi, i punti sui quali esso ha intenzione di intervenire nellimmediato per rilanciare il Paese. Di Maio critica il metodo con cui si è arrivati a questa staffetta con Enrico Letta evidenziando come si parli tanto di legge elettorale per evitare larghe intese mentre adesso viene fatta anche con un appoggio esterno da Forza Italia riferendosi soprattutto allaccordo sullItalicum. Giachetti dal proprio canto, ricordando come lui abbia portato avanti diverse battaglie anche contro la linea del proprio partito, vuole rimarcare come il modo in intendere il cambiamento da parte del Movimento 5 Stelle sia non produttivi in quanto rischiano di star fuori da tutte le decisioni importanti per il rinnovamento dellItalia. Di Maio sollecitato anche da una precisa domanda in merito da parte dello stesso Mentana, sottolinea come lobiettivo del Movimento 5 Stelle sia quello di dare vita ad un cambiamento del Paese una volta essere andati al Governo con lormai famoso 51% ed inoltre ci tiene a precisare come lui sia contrario alla consultazione con Matteo Renzi anche il M5S si atterrà a quelle che sono le indicazioni degli iscritti sul blog di Grillo con il rispettivo referendum lanciato sulla questione e che si chiuderà entro la fine della trasmissione. Proprio sul Governo Renzi, rimarca come sia nato sotto una cattiva stella viste le confessioni di Barca dalle quali sembrerebbe emergere un certo potere decisionale nelle mani di De Benedetti. Pronta la replica di Giachetti che rimarca come sia chiaro che al M5S convenga essere perennemente allopposizione in quanto è molto più semplice annotare le cose che non vanno e non prendere le decisioni per il Paese. Il deputato Pd trova ingiustificato questa sorta di processo alle intenzioni nei confronti del Governo Renzi anche perché ancora non si conosce quale sia la squadra che lo comporrà e quindi non è ancora in carica. A precisa domanda, Giachetti evidenzia come il Pd abbia deciso di poter calare in campo il suo uomo migliore ed ossia Renzi, nonostante non vi sia una solidissima maggioranza a supportarlo in quanto cè la convinzione che possa fare delle ottime cose. Giachetti fa notare come a differenza dalla principale critica mossa nei confronti di questo Governo ed ossia essendo composto dalla stessa maggioranza di quello di Letta non possa fare di più, le persone contano per cui si andrà con un altro piglio ad affrontare i problemi. Di Maio rimarca come nel corso dei mesi in cui lui è stato allinterno del Parlamento non sia mai stato appoggiata nessuna proposta di legge ricordando cosa accaduto con la stessa mozione Giachetti, il quale però ricorda come il M5S gli diede lappoggio con il voto ben sapendo che il Pd non aveva deciso di fare la stessa cosa. Giachetti seppur critico nei confronti del Pd, sottolinea come purtroppo lo stare in una Maggioranza comporti a volte il dover prendere delle decisioni che vanno contro le proprie idee per preservala, altrimenti risulta impossibile governare. Nel corso della puntata vengono effettuati un paio di collegamenti in diretta con Kiev dove è in corso una drammatica manifestazione di dissenso politico del popolo ucraino con diversi morti. Franco Bechis evidenzia come non ci si debba scandalizzare se il M5S fa soltanto opposizione critica in quanto è quella la loro vocazione nonché la linea politica assunta. Si parla di quello che viene definito il calendario delle riforme di cui Renzi ha parlato dopo aver ricevuto lincarico di formare il Governo da parte del Presidente della Repubblica e dal quale è emerso come si vuole fare una riforma al mese partendo dalla legge elettorale. Di Maio alla precisa domanda di Mentana sul perché non vogliano nemmeno partecipare alle decisioni sulla legge elettorale, sottolinea come quella del M5S sarà pronta entro due settimane grazie alle indicazioni dei cittadini attraverso lonline ed inoltre si dice certo che lItalicum così comè sarà quasi certamente definito incostituzionale dalla Corte Costituzionale così come accaduto per il Porcellum. Giachetti a precise critiche su quelli che vengono definiti metodi di vecchia politica, rimarca come lui rispetti le modalità decisionali del M5S ma non si capisce perché loro debbano convinto di essere gli unici depositari della verità reale e tutto quello che non combacia con il loro pensiero sia da scartare. Viene mandata in onda una lunga intervista che Alan Friedman ha effettuato il 27 novembre 2013 a Matteo Renzi quando non era ancora segretario del Partito Democratico e nel corso della quale vengono delineate in maniera abbastanza dettagliata le cose che ha intenzione di fare. In particolare Renzi di come mettere a disposizione delle aziende gli strumenti per poter essere competitive ed allo stesso tempo attrarre investimenti dallestero. In particolare abbassando il costo del lavoro, semplificando lo statuto del lavoratore, abbassando i costi energetici, snellendo la burocrazia e via dicendo. Si parla di turismo, della sanità, dei costi della politica, dellarticolo Quinto e di evasione fiscale. In studio vien dibattuto come in effetti ci sia la necessità di rivedere il sistema di ammortizzatori sociali nonché di rendere meno accentuata le differenze sociali che si sono allargate soprattutto nel corso della crisi. Crisi che secondo Friedman offre allItalia limportante opportunità di riformare tantissimi aspetti del Paese. Viene data nel corso della trasmissione che abbastanza a sorpresa il referendum del M5S sul blog di Grillo ha dato parere favorevole per lincontro con Renzi a differenza di quanto indicato dallo stesso Grillo e da Casaleggio. Si chiude parlando di patrimoniale sulla quale tutti sono daccordo nel ritenere che nei tempi giusti possa essere utilizzata per riequilibrare le disparità sociali e magari abbassare il debito pubblico. Si chiude con Mentana che annuncia che La7 trasmetterà la diretta streaming dellincontro RenziGrillo.
Questa sera, martedì 18 febbraio 2014, alle 21.10 su La7 al posto di Linea Gialla andrà in onda uno speciale di Bersaglio Mobile condotto da Enrico Mentana. Con la puntata dal titolo Renzi sì o no?, il direttore del Tg di La7 sifda la prima serata del Festival di Sanremo 2014. Lo speciale prevede un faccia a faccia tra Roberto Giachetti del Pd e Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle. Nel frattempo il leader del M5S, Beppe Grillo sarà all’Ariston, come ospite o forse anche per salire sul palco dell’Ariston. La puntata di Bersaglio Mobile mostrerà anche una lunga intervista di Alan Friedman a Matteo Renzi. Il giornalista americano sarà anche in collegamento con lo studio, così come è prevista la presenza in collegamento di Sergio Chiamparino. In studio Mentana e i suoi ospiti parleranno del nuovo premier, di toto-ministri e anche dei risultati delle regionali in Sardegna.