andata in onda ieri sera su La7 una nuova puntata del programma La Gabbia, condotto da Gianluigi Paragone. Si è parlato come sempre di politica e l’approfondimento è stato dedicato principalmente al nuovo governo di Matteo Renzi, che ha ricevuto lincarico da Giorgio Napolitano. Ospiti in studio sono stati diversi giornalisti, tra cui Paolo Barnard, Fabrizio Rondolino e Peter Gomez, nonché alcuni politici, come Massimo Corsaro, rappresentante di Fratelli d’Italia. Ha avuto modo di intervenire, inoltre, anche il sindacalista Giorgio Cremaschi. Si parte dunque dalle consultazioni tra Matteo Renzi e Beppe Grillo. Peter Gomez commenta il duello via streaming dicendo che questa volt,a probabilmente, le accuse del leader pentastellato al segretario Pd sono tutt’altro che infondate. Fabrizio Rondolino, tuttavia, ha posto l’accento sula presenza delle telecamere che, in un modo o nell’altro, non possono non aver condizionato il dibattito. Nel frattempo, mentre nel mondo della politica si continua a discutere, gli artigiani protestano per la loro condizione. Su questo tema è stato Giorgio Cremaschi a intervenire per ribadire che il problema dell’Italia è la politica di austerità imposta dall’Europa. Anche nel caso in cui si riducesse la spesa pubblica, infatti, si tratterebbe in ogni caso di soldi che andrebbero a finire alle banche. stato poi proprio un artigiano a prendere la parola in trasmissione per ribadire come la sua categoria pretenda interventi concreti da parte del governo: imprenditori e lavoratori autonomi non riescono più a lavorare così oppressi dalle tasse. Secondo l’artigiano la causa di tutta questa situazione sarebbe da rintracciare nella cattiva gestione da parte del governo Monti. Il pubblico si mostra assolutamente d’accordo con lui. Poi c’è il caso di John Elkann, che proprio qualche giorno fa ha espresso una sua forte critica nei confronti dei giovani, che sarebbero pigri e non troverebbero lavoro perché non effettivamente motivati a farlo. Così, prendendo spunto da queste sue dichiarazioni, è iniziato in studio il dibattito sulla disoccupazione giovanile e sono intervenuti anche alcuni diretti protagonisti, come la giovane Esmeralda che ha detto di aver inviato ad Elkann il suo curriculum e di essere ora in attesa di una risposta. Ormai i disoccupati ammontano a 6 milioni e la problematica si fa sempre più grave e consistente. Secondo Cremaschi un forte errore sarebbe stato quello di permettere alla Fiat di trasferire all’estero la sua sede fiscale. In questo modo infatti si è allontanata dall’Italia un’azienda che ha sempre usufruito dei fondi pubblici per andare avanti. L’altra realtà è invece quella degli imprenditori che vanno via dall’Italia, come quello che ha parlato ieri sera in studio e che ha motivato la sua fuga facendo notare che qui si parla soltanto ma poi tagli concreti non se ne fanno e la situazione rimane sempre ferma. Dopo l’intermezzo dedicato alla satira, con Paolo Hendel nei panni di Carcarlo Pravettoni, si è tornati a parlare in studio delle consultazioni tra Renzi e Grillo. Vinicio Peluffo, altro ospite di Paragone, ha evidenziato nel suo intervento le differenze tra i due leader che sono emerse anche da quel confronto. Grillo ha predominato, togliendo quasi la parola a Renzi ma ciò che sarebbe evidente, sempre secondo Peluffo, sarebbe la volontà da parte del M5S di competere mediaticamente con il PD, mentre Renzi sarebbe interessato al contrario a formare un governo. Secondo Massimo Corsaro, Renzi si sarebbe invece bruciato da solo con le sue azioni, mettendo in atto tutto ciò che aveva detto che non avrebbe mai fatto, come formare un governo senza prima passare per le elezioni. Ma uno dei casi più eclatanti di questa settimana è stata la telefonata del finto Nichi Vendola a Fabrizio Barca, nel corso della quale è emersa la longa manus di De Benedetti dietro loperazione Renzi. Ora, secondo Peter Gomez, starà allo stesso Renzi agire in modo tale che gli italiani possano dimenticare questo suo farsi avanti senza essere stato ufficialmente eletto. Suo compito sarà quello di attuare al più presto tutte le riforme di cui il paese ha davvero bisogno. Solo così eviterà il rischio di inabissarsi con le sue stessi mani. Pessimista Paolo Barnard che sottolinea come il debito pubblico che non sia destinato a fermarsi, così come la spesa pubblica anch’essa per nulla destinata a diminuire. In più, la piaga della disoccupazione. Sempre sulla base della previsione di Barnard, l’unico modo di salvarsi per il governo Renzi sarebbe quello di uscire dall’euro. Nel frattempo proprio in questi giorni e in queste ore è in atto il totoministri. Chi sarà chiamato a ricoprire le cariche più importanti del governo? Ma soprattutto, verrà introdotta questa volta una tassa sul patrimonio? Secondo Gomez la prima cosa da fare sarebbero i tagli alla pubblica amministrazione. Inoltre l’Europa già da qualche tempo ha preteso dall’Italia l’introduzione di specifiche leggi contro la corruzione, che però non sono state neanche prese in considerazione dai tanti governi che si sono succeduti in questi ultimi anni nel nostro Paese. La puntata di ieri sera si è chiusa ancora una volta con la satira e in particolare con l’intervento di Saverio Raimondo, che ha realizzato un servizio sul passaggio di consegne tra Letta e Renzi.
Il rock show politico di Gianluigi Paragone sfida il Festival di Sanremo. Questa sera, a partire dalle 21.10 su La7, scatta un nuovo appuntamento con La Gabbia. Al centro della puntata odierna troveremo ovviamente unanalisi di quanto succeso negli ultimi giorni nei palazzi della politica: le dimissioni (forzate dal suo stesso partito) di Enrico Letta e lascesa a Palazzo Chigi di Matteo Renzi. La mossa, a molti, non è piaciuta. Fatto sta che Matteo Renzi è il presidente del consiglio incaricato di formare il nuovo governo ed entro la fine della settimana – come detto dallo stesso leader del Partito Democratico – la squadra dei ministri sarà ultimata. Il prossimo premier sarà in gado di mantenere le promesse circa lagenda di governo? Entro maggio lesecutivo dovrebbe varare la riforma elettorale, del lavoro, del fisco e della pubblica amministrazione. Obbiettivi possibili o solo suggestioni? E ancora, loperato del primo governo Renzi sarà influenzato dalle ingerenze dei poteri forti e dalle pressioni della vecchia casta? A dare una risposta a queste domande troveremo Massimo Corsaro, esponente di Fratelli dItalia, il sindacalista Giorgio Cremaschi, lavvocato Francesca Donato e i giornalisti Mario Adinolfi, Peter Gomez, Marco Alfieri, Fabrizio Rondolino e Paolo Barnard. La puntata sarà arricchita anche dalla presenza dei due comici Paolo Hendel – nei panni dellimprenditore Carcarlo Pravettoni – e Saverio Raimondo, che con la sua pungente vena ironica satira fatti e personaggi riguardanti il mondo della politica.