Film girato tra gli Usa e l’Italia e prodotto dalla Tritone Cinematografica, I due superpiedi quasi piatti è il nono dei sedici film girati dalla coppia Bud Spencer/Terence Hill. Delle molte pellicole del duo di attori italiani, questa del 1977 è la terza ad opera del regista E.B. Clucher, al secolo Enzo Barboni, che per l’occasione ne cura anche il soggetto e la sceneggiatura. La storia ha come sfondo la città di Miami dove due ladruncoli, dediti all’attività criminale più per necessità che per indole, si ritrovano loro malgrado a vivere numerose e divertenti avventure. Tutto inizia quando Wilbur Walsh (Bud Spencer) arriva al porto cittadino per cercare un lavoro onesto ma, vittima delle angherie e delle prese in giro di alcuni loschi individui, si ritrova a far valere le proprie ragioni a suon di sganassoni e finisce con prendere a mazzate l’auto del capo. Poco dopo, sempre al porto di Miami e sempre nello stesso ufficio del personale, arriva anche Matt Kirby (Terence Hill). Stesso copione: lui che cerca lavoro, i cattivi di turno che lo provocano e rissa con relativa seconda automobile distrutta. I due, Walsh e Kirby, a questo punto si incontrano e, per la terza volta, gli scagnozzi del capo prendono botte di santa ragione e vengono costretti, addirittura, a fracassare con le proprie mani ancora un’altra macchina. I due fanno conoscenza ma la loro amicizia non decolla subito a causa delle reticenze del grosso e burbero Walsh che vorrebbe solo starsene in pace e da solo mentre Kirby, bello e furbo, insiste nel voler seguire il suo nuovo compagno tanto che, alla fine, riesce a convincerlo a progettare una rapina in un supermercato. Tutto è pronto, i due fanno irruzione nel negozio ma, colpo di scena, sbagliano porta! L’entrata del negozio che volevano rapinare, infatti, non è quella che hanno varcato ed i due finiscono col trovarsi nell’adiacente stazione di polizia. Qui, con un pizzico di fortuna e una buona parlantina, riescono a nascondere le loro reali intenzioni ma, per questo, sono costretti a presentare domanda di arruolamento nel corpo di polizia e a frequentare il corso di addestramento. Una volta superate le due settimane di esercitazioni e prove fisiche, Wilbur e Matt diventano veri poliziotti ed indossano quella divisa, che nel caso di Bud Spencer è una taglia tripla XL, da cui erano soliti scappare, fino a poco tempo prima, durante le loro scorribande pseudo criminali.



Il passaggio da un lato a l’altro della legge, per i compari, non è affatto facile ed i due cercano in tutti i modi di farsi licenziare; nonostante i loro sforzi, però, non solo non ottengono di essere cacciati dal corpo di pubblica sicurezza ma riescono a risolvere anche alcuni casi ricevendo perfino attestati di stima da parte di colleghi e superiori. Kirby e Walsh, a questo punto, cominciano ad apprezzare l’attività di poliziotti e tutte le piacevoli conseguenze che una vita al servizio della legge comporta e decidono di svolgere in modo serio il proprio lavoro, tanto che si troveranno invischiati in un vero caso di omicidio. Scopriranno, così, il lato pericoloso della malavita e rischieranno grosso ma, tra simpatiche gag e scazzottate indimenticabili, come quella della scena finale girata in una sala bowling di Milano dove i due, quasi a mani nude, riescono a sgominare un’intera banda, riusciranno a fermare una pericolosa cricca di trafficanti di droga.

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