Nella puntata di martedì 25 febbraio 2014 del programma Linea Gialla condotto da Salvo Sottile vengono trattati diversi temi di estrema attualità giovandosi di alcuni ospiti tra cui Raffaele Sollecito, il giornalista Vittorio Feltri, Oliviero Beha, Roberta Bruzzone, Stefano Liviadotti, Mario Bartoletto e Efe Bal. Si parte del processo di Perugia per il quale al momento sono stati condannati in Appello Raffaele Sollecito e lallora compagna Amanda Knox. Sollecito rispondendo a precisa domanda in merito rimarca come la Ferrari con cui è stato avvistato a Milano non era di sua proprietà bensì di unagenzia che lo accompagnato nelle sue presenze in tv. Parlando specificatamente dellomicidio da una parte si schiera Roberta Bruzzone secondo la quale sembra lecito identificare Sollecito come possibile assassino analizzando gli atti soprattutto per il depistaggio messo in atto nella casa della Romanelli, mentre Feltri rimarca come non vi siano indizi netti che possano far pensare questo ed inoltre non riesce a capire il perché avrebbe dovuto uccidere Meredith evidenziando come a suo dire dal punto di vista sessuale non fosse una metà così inarrivabile. Sollecito rimarca come durante i primi interrogatori effettuati dagli inquirenti lui abbia fatto un po di confusione dovuta principalmente al fatto di non aver ben chiaro il giorno per il quale erano rivolte le domande. Bruzzone e lo stesso Sollecito discutono sul cellulare con la prima che rimarca come nonostante vi fosse campo in quella zona, non fosse agganciato a nessuna cellula. Per Feltri queste sono soltanto congetture che non dimostrano assolutamente nulla e ricorda come occorrano elementi ben più importanti e netti. Pronta la risposta della Bruzzone che in effetti ammette come presi singolarmente questi elementi non abbiano nessun significato specifico ma presi complessivamente consentono di ricostruire come siano andati i fatti durante quelle ore nelle quali veniva assassinata Meredith. Sollecito si difende caldeggiato anche da Feltri che insiste nellevidenziare come non vi fosse nessun movente per lo stesso Sollecito ribadendo come la ragazza non fosse straordinariamente appetibile da un punto di visto fisico, dichiarazioni che fanno sobbalzare la Bruzzone che invita a non offendere una ragazza uccisa. Sollecito racconta come abbia conosciuto Amanda per la precisione durante un concerto di musica classica per poi parlare di come la perizia delle tracce dimostrino la sua innocenza e quindi parla del suo soggiorno a Santo Domingo con Feltri che rimarca come abbia fatto male a tornare in Italia in quanto potrebbe essere raggirato e costretto a scontare una pena per un reato che non ha commesso. Sollecito sottolinea però come lui abbia voluto far ritorno in Italia in quanto innocente. In collegamento cè anche il padre di Sollecito che parla del fatto che suo figlio sia stato incriminato per unorma che gli è stata attribuita a lui ma in realtà era di Guede per lindignazione di Feltri e con lo stesso Raffaele Sollecito che pone degli interrogativi sul ruolo che ha avuto proprio Guede in questa vicenda. La Bruzzone insiste sul fatto che qualcuno ha voluto depistare le indagini e come sul corpo della povera Meredith vi fossero oltre 40 ferite che non indicano come la donna abbia tentato una difesa bensì sia stata aggredita con incredibile ferocia. La Bruzzone poi rimarca lintercettazione telefonica in cui Amanda parlando con la propria madre, sottolinea la preoccupazione per il coltello di Raffaele Sollecito con Feltri che si rifiuta di pensare che un assassino possa essere stato così ingenuo da portarsi a casa larma dellomicidio. Lo stesso padre di Raffaele Sollecito, rimarca come le analisi effettuate su di esso abbiano evidenziato come non vi fossero tracce del sangue di Meredith. 



Si cambia argomento con lingresso di Piero Sansonetti in studio, parlando delle vittime che sono state causate dalla crisi economica italiana. Dopo un servizio che riassume un po la situazione dello scorso anno e di questi primi mesi del 2014, lo stesso Sansonetti ribadisce come in Italia la crisi stia letteralmente distruggendo tantissime famiglie mentre Oliviero Beha punta il dito contro le tante tasse che lo Stato richiede senza tuttavia offrire adeguati servizi. In studio cè anche Lara Comi di Forza Italia, che ammette come la classe politica abbia delle evidenti colpe in tutto questo e nello specifico nel non riuscire a far pagare i debiti che la pubblica amministrazione ha con le aziende private. Lo stesso Oliviero Beha rimarca come lo Stato nel momento in cui deve saldare le proprie pendenze rimandi mentre nel momento in cui deve ricevere dai cittadini, fa pressioni al fine di ottenere la somma dovuta. Inoltre il giornalista ricorda come ci sia un sorta di tesoretto valutato intorno ai 180 miliardi di euro che potrebbero essere recuperati in qualsiasi momento riguardante le evasioni fiscali. Dopo un collegamento con alcuni operai che fanno parte di unazienda in crisi, Beha ricorda quanto sia grande nel nostro Paese anche il problema dellusura parlando di circa 2 mila esercenti che sono praticamente nelle mani di strozzini. Beha quindi punta il dito contro il Governo che ha dato il via libera a ben 7,5 miliardi di euro a favore delle banche quando invece sarebbero ben altre le impellenze nel Paese. In studio viene fatto entrare limprenditore Giovanni Secci che ha denunciato il direttore della Banca di Rimini in quanto era il suo usuraio. Luomo racconta come il direttore facesse pressioni nei suoi confronti al fine di ottenere incredibili interessi che sono arrivati fino al 300%. Viene nuovamente effettuato il collegamento con la Val di Susa con Beha che ricorda come oltre al problema della Tav, in quella zona ci sono tante altre difficoltà legate al mondo imprenditoriale. Liviadotti che ha scritto un libro sullevasione fiscale, rimarca quanto siano evidente le differenze fiscali tra un cittadino comune ed un membro della casta. Nella parte finale della puntata si parla ancora di costi della politica e dellincredibile caso di un imprenditore privato che vanta nei confronti dello Stato crediti per ben 16 milioni di euro. Spazio a Mario Bartoletto che ha portato avanti una lotta giudiziaria con ben 8 banche che dicevano di vantare crediti nei suoi confronti quando poi si è dimostrato essere il contrario. Finale con Efe Bal che lamenta di aver ricevuto da Equitalia una cartella da oltre 400 mila euro che non intende pagare soprattutto perché in Italia la prostituzione non è legale e non riesca a capire con quale criterio sia stata calcolata.



Questa sera torna, dopo una settimana di sosta, Linea Gialla, la tramissione di Salvo Sottile, che intervisterà Raffaele Sollecito, accusato e condannato con Amanda Knox per l’omicidio di Meredith Kercher. C’è quindi interesse per ascoltare le sue parole. Ma, come si può vedere più in basso, ci saranno altri ospiti nella puntata di questa sera che si può seguire anche in diretta streaming cliccando qui.

Questa sera, martedì 25 febbraio, a partire dalle ore 21.10 su La7 andrà in onda una nuova puntata di Linea Gialla, il programma condotto da Salvo Sottile. Ospite principale della serata sarà Raffaele Sollecito, il 30enne di Giovinazzo, accusato dellomicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto nella notte del 1 novembre 2007, e condannato dalla Corte dAssise dAppello di Firenze a 25 anni di carcere insieme ad Amanda Knox, condannata a sua volta a 28 anni e 6 mesi. Raffaele Sollecito, presente in studio, sarà intervistato da Salvo Sottile. Del caso dellomicidio di Perugia parleranno anche la criminologa Roberta Bruzzone e il giornalista Vittorio Feltri.



In studio si parlerà anche di altri temi già trattati nelle ultime puntate come la crisi economica, la disoccupazione, il dramma dellusura, la recessione, i suicidi, il crollo dei consumi e la politica delle caste e dei poteri forti. In studio, per dibattere di questi argomenti, ci saranno: Lara Comi, europarlamentare di Forza Italia, i giornalisti Olivero Beha e Stefano Livadiotti, Mario Bortoletto, uomo simbolo della lotta contro lusura perpetrata dalle banche, ed Efe Bal, famosa escort transessuale che da anni chiede la regolarizzazione del suo lavoro.