Nella puntata di mercoledì 26 febbraio 2014 de La Gabbia, condotta da Gianluigi Paragone, sono presenti in studio, per dibattere dei principali temi politici ed economici riguardanti il governo Renzi, Matteo Ricci vice presidente del Partito Democratico, Carlo Sibilia rappresentante del Movimento Cinque Stelle, Matteo Salvini segretario della Lega Nord, Silvia Triuzzi giornalista de Il Fatto Quotidiano e Giuseppe Cruciani. Si inizia parlando di quello che è avvenuto allinterno del Movimento Cinque Stelle con lespulsione dei quattro senatori che in una nota congiunta avevano criticato la maniera nella quale Beppe Grillo, nella scorsa settimana, aveva condotto lincontro con lattuale Renzi. Sibilia rimarca come sia stato necessario arrivare a questa espulsione in quanto i quattro senatori avrebbero potuto dare il via ad una sorta di corrente interna al Movimento. Viene quindi mandato in onda un servizio nel quale viene raccontata la prima visita istituzionale di Matteo Renzi che si è recato a Treviso dove è stato accolto con un bagno di folla anche non sono mandate delle critiche e contestazioni partite da un gruppo misto composto da rappresentanti del movimento dei Forconi e di estrema destra (Forza Nuova). Ricci sottolinea come Renzi abbia deciso di partire nel proprio mandato andato a visitare una scuola perché occorre ripartire da una riforma della scuola stessa (e delledilizia scolastica). Cruciani non è convinto della cosa, vorrebbe capire nello specifico come verranno affrontate tutte queste riforme ed infine non condivide il pensiero che Renzi sia lultima speranza del Paese per riprendersi. Salvini invece sposta il nocciolo della questione sullimportanza per lItalia di uscire dallEuro e, inoltre, attende alla prova dei fatti lattuale primo ministro anche se trova sia impossibile che possa fare cose buone per il Paese visto che ritiene che la nomina del Ministro Padoan gli sia stata imposta dallUnione Europea (ed in particolare dalla Merkel). Sibilia sottolinea alcune questione che il Movimento Cinque Stelle vorrebbe essere messe in agenda da parte di Renzi come il reddito di cittadinanza e labolizione del Fiscal Compact ricordando come a votare la soglia del 3% del rapporto Pil/debito pubblico siano stati lallora Pdl e il Pd congiuntamente. Viene quindi mandato in onda un servizio nel quale vengono riassunte alcune riflessioni di politici ed addetti ai lavori al discorso tenuto da Matteo Renzi al Senato per ottenere la fiducia. Cruciani parla del fatto che a suo giudizio sarebbe stato meglio nominare ministro Brunetta alla pubblica amministrazione piuttosto che Madia mentre Sibilia attacca la Boschi non vedendo un curriculum in lei tale da poter occupare il ruolo che gli è stato assegnato; sottolinea poi di contrario alla fuoriuscita dalleuro, evidenziando come il Movimento Cinque Stelle stia lavorando per promuovere un Referendum in tal senso. Sibilia inoltre attacca il Pd ricordando le proprie remore sulla possibilità di attuare la spending review in quanto Cottarell  è un emissario del Fondo Monetario Internazionale. Ricci risponde dicendo come lui, piuttosto, sia preoccupato per lo scarso senso di democrazia evidenziando dal Movimento Cinque Stelle che ha espulso 4 senatori soltanto per il fatto di aver palesato una opinione differente da quella di Grillo. Si parla quindi del fatto che il Ministro Guidi ha delocalizzato la propria azienda allestero. Prima del classico intervento da parte di Barnard che vorrebbe una sorta di unione fiscale da parte dei cittadini per bloccare i trasferimenti fiscali verso Roma, viene mostrato un servizio nel quale viene raccontata la storia di una giovane coppia che per via della crisi economica ha perso la propria casa. In studio arrivano Librandi e leconomista Claudio Borghi, con il primo che rimarca la propria stima nei confronti di Matteo Renzi e soprattutto dellattuale Ministro Padoan mentre il secondo critica proprio Renzi reo di non essere passato per la consultazione popolare prima di arrivare a Palazzo Chigi. Sibilia sostiene come Padoan sia stato messo lì perché deve fare qualcosa che gli è stato imposto. Poi si parla del taglio del cuneo fiscale di circa il 10% che dovrebbe essere pari a 10 miliardi di euro il che vorrebbe dire meno tasse nel mondo del lavoro con una possibile ripartenza delleconomia ed inoltre della possibilità o meno che il Governo Renzi possa introdurre una patrimoniale, ipotesi che per il momento non sembra essere presa in considerazione dal Premier. Fusaro, appena entrato in studio, si scaglia contro lEuro indicandolo come il principale problema dellItalia mentre Sibilia ribadisce come il Movimento abbia intenzione di lanciare un referendum sulla questione. Parole questultime che non fanno piacere a Borghi che evidenzia come stiano prendendo in giro gli italiani in quanto non riescono a prendere una posizione chiara sulle cose. Quindi viene lanciato un servizio che parla della legge che negli anni abolisce i finanziamenti pubblici ai partiti rimarcando come essa permetta di farlo ai privati cittadini con vantaggia fiscali maggiori rispetto ad esempio alle donazioni nei confronti di una onlus. Ritorna Barnard che insiste nella sua crociata contro lEuropa rimarcando come a suo dire lItalia e quindi anche il Governo Renzi, non ha una propria autonomia ma è assoggettato a quelli che sono i dettami imposti dallEuropa. Prima dellarrivo di Car Carlo Pravettoni (Paolo Hendel) viene mandato un ultimo servizio in cui viene focalizzato quello che sta succedendo con il rinnovo di alcune cariche pubbliche. Si chiude con Paragone che veste i panni di cantante.



Non sono pochi i commentatori che stanno mettendo in dubbio i piani di Matteo Renzi, che oggi si è recato in visita in una scuola di Treviso. Il nuovo Premier sembra voler prendere provvedimenti importanti, ma non si riesce a capire con quale copertura finanziaria. Senz’altro questo sarà uno dei temi della puntata odierna de La Gabbia, che si può seguire anche in diretta streaming cliccando qui.



Come ogni mercoledì, la prima serata di La7 è dedicata allapprofondimento politico ed economico offerto da La Gabbia, il rock show politico condotto da Gianluigi Paragone. La puntata odierna non può che essere dedicata al neonato governo Renzi, che ha ottenuto ieri la fiducia dalla Camera, dei deputati, che ha così varato ufficialmente lesecutivo. Lappuntamento di questa sera, intitolato Le prime polemiche, scandaglierà tutti i vari provvedimenti (economici, ma non solo) annunciati dal presidente del consiglio. Si tratta di semplici slogan e di promesse da marinaio per accattivarsi voti, oppure quello del leader Pd sarà realmente un governo rivoluzionario, fortemente riformista e in grado di far ripartire la macchina Italia? Gli ospiti chiamati in studio a dibattere sulla questione sono Matteo Salvini, segretario della Lega Nord; Gianfranco Librandi, deputato di Scelta Civica; Matteo Ricci, vicepresidente del Partito Democratico; il filosofo Diego Fusaro, e i giornalisti Giuseppe Cruciani, Silvia Truzzi, Costanze Reuscher e Paolo Barnard.