Ieri sera a Virus-il contagio delle idee, ci si è occupati come sempre di politica, insieme a diversi ospiti rappresentanti dei principali partiti italiani. Erano presenti in studio, in particolare, Matteo Salvini per la Lega Nord, Giancarlo Galan per Forza Italia e Francesco Boccia per il Partito Democratico. Il conduttore Nicola Porro ha voluto concentrarsi per questa puntata su alcuni temi di grande interesse in questo momento, come la possibilità di andare a nuove elezioni e il comportamento del governo Letta in questi giorni in cui l’Italia non è colpita soltanto dalla crisi economica ma anche dai danni del maltempo. Partendo dalla possibilità delle elezioni, la domanda è se Letta arriverà a fine anno, se potrà esserci un Letta-bis e si è chiesto direttamente agli italiani se preferirebbero avere Renzi come presidente del consiglio al posto di Letta. Il giornalista Claudio Cerasa ha fatto notare che questo governo è nato per fare quello che in venti anni non è stato fatto. Eppure in dieci mesi non è stato realizzato quello che ci si aspettava e ci sono stati pasticci con gli insegnanti, l’IMU, la TARES e tanti altri aspetti. Secondo Giancarlo Galan la prima cosa da fare è la legge elettorale e solo dopo aver votato quest’ultima si potrà andare a votare, anche il 26 maggio. Nel frattempo la questione del maltempo è sempre più grave. Il Veneto è finito sott’acqua e gli abitanti delle zone colpite si sono sentiti dire che per gli alluvionati non ci sono fondi a disposizione. Galan si è difeso dagli attacchi dicendo che le opere pubbliche fatte in Veneto a proposito non hanno eguali e la situazione sarebbe dunque così grave solo a causa delle piogge eccessivamente copiose. I cittadini in collegamento dal Veneto però fanno notare che la situazione degli allagamenti si ripete ogni anno allo stesso modo. Gli imprenditori che si ritrovano i propri capannoni allagati vogliono subito delle risposte e sono stanchi di aspettare. Salvini della Lega Nord ha preso le difese dei cittadini del Veneto e pretende che sia data al più presto una risposta a quella gente. Anche nella provincia di Modena non ci sono stati risarcimenti né per il terremoto né per la tromba d’aria e l’alluvione. Dal Veneto tornano a parlare proprio i cittadini che ricordano ancora l’alluvione del 1966 e poi nell’ordine tutte le più recenti che hanno toccato più o meno pesantemente le loro abitazioni. Lo Stato non aiuta anche se da quella regione arrivano ogni anno 21 miliardi di tasse. A seguire, ecco la storia di un invisibile, una di quelle persone che lavorano a partita iva, effettuano i loro versamenti all’INPS e forse avranno una pensione di poche centinaia di euro al mese. L’allarme ormai esiste sul futuro pensionistico delle partite iva, perché l’ammontare della pensione dipende da quello che si è versato. E allora Fabio Massi, fornitore aziendale, si considera come una sorta di schiavo dello Stato, che lo costringe a pagare senza poi dare nulla in cambio. Secondo Salvini gli economisti avrebbero portato il nostro Paese alla rovina e l’evasione è purtroppo in molti casi una necessità perché la tassazione è folle e la gente si suicida per colpa dello Stato ladro. Ci sarebbe da discutere, sempre secondo Salvini, anche sull’Euro, che andrebbe bene per il nord ma non per il sud dell’Italia, che non se lo può permettere.
Ma è vero che l’Italia è un Paese corrotto, come sostiene l’Europa? Il valore sarebbe di 60 miliardi, contro i 120 dell’Europa. Pare però che questi due dati non siano comparabili. La commissione europea da parte sua parla inoltre dei 60 miliardi ma cita come sua fonte primaria la corte dei conti che a sua volta dice che questo numero non può essere vero perché sarebbe un dato esagerato, infondato e fantasioso. Intanto la notizia politica di questa settimana è stata l’arrivo, o meglio il ritorno di Casini nella coalizione di centro-destra. Secondo i sondaggi di Alessandra Ghisleri il centro-destra sarebbe ora molto più vicino a quel 37% fatidico previsto dall’Italicum. Il Centro Sinistra invece, arriverebbe intorno al 34%.
Per la parentesi artistica, il critico d’arte Vittorio Sgarbi ha illustrato la Dama con l’Ermellino del pittore El Greco e ha chiuso il suo intervento invitando a parlare un po’ di più dell’arte in Italia, perché nel nostro Paese non c’è solo la crisi ma ci sono anche tutte queste bellezze da prendere in considerazione e da portare alla conoscenza del più vasto numero di persone possibile. Il programma si è chiuso infine con la consueta intervista settimanale, che ha visto ieri sera come protagonista un uomo, Riccardo Ruggeri, che è stato capace di intraprendere nel mondo del lavoro un’importante scalata che dalla condizione iniziale di operaio lo ha portato a diventare un grande manager. Egli ha ammesso di sentirsi in fondo ancora un operaio, un appartenente a quella classe, anche se nel corso degli anni è riuscito a farsi strada, a passare attraverso quella che viene definita l’alta borghesia degli affari, per poi andarsi a creare una sua partita iva, realizzando dunque il suo sogno anche se solo in tarda età. Riguardo a Renzi, invece, Ruggeri ha detto di assimilarlo molto a Silvio Berlusconi, perché entrambi hanno sempre una risposta pronta e sanno come cavarsela e come reagire a ogni tipo di domanda, anche se tesa a metterli in difficoltà.
Questa sera, su Rai Due, va in onda una nuova puntata di Virus-Il contagio delle idee, il programma di approfondimento politico ed ecomomico condotto da Nicola Porro, giornalista de il Giornale, che stavolta si concentrerà in particolar modo sul futuro (quanto mai incerto) del governo Letta. Il Parlamento è stato recentemente teatro di risse e insulti: mentre il lavoro dell’esecutivo procede a rilento e i partiti litigano, il Paese continua ad affondare causa crisi economica. Il governo non sembra riuscire a dare quella spinta di cui l’Italia necessiterebbe. Quali sono dunque gli scenari futuri? A maggio sono fissate le elezioni europee che potrebbero essere una cartina di tornasole dei rapporti di forza tra i partiti. L’accordo sulla legge elettorale tra Renzi e Berlusconi ha sparigliato le carte, ma dai sondaggi sembra essere il Cavaliere a trarne i maggiori vantaggi, anche grazie al ritorno da “figliol prodigo” di Pier Ferdinando Casini nella coalizione di centro-destra.
Gli ospiti in studio di Nicola Porro saranno Francesco Boccia del Partito democratico, Giancarlo Galan di Forza Italia, Matteo Salvini della Lega e l’economista Ignazio Cipolletta. Nel corso della serata, il fact-checking di questa settimana metterà sotto esame i recenti dati dell’Europa sulla corruzione in Italia. Inoltre, troveremo come sempre il sondaggio politico di Alessandra Ghisleri e la partecipazione di Vittorio Sgarbi invece che illustrerà il capolavoro di El Greco “La Dama dell’ermellino”. L’intervista finale sarà con Riccardo Ruggeri: la storia singolare di un uomo della Torino operaia che dalla tornio 5 della Fiat è riuscito a diventare un manager internazionale.