C’è anche Claudio Amendola tra gli ospiti della puntata de Le invasioni barbariche in onda stasera. L’attore romano presenta al pubblico il film “La mossa del pinguino”, uscito il 6 marzo al cinema, che per la prima volta lo vede nei panni di regista. Romano verace, Amendola è nato nel 1963 in una famiglia d’artisti che ha segnato il suo percorso lavorativo. I suoi genitori, Rita Savagnone e Ferruccio Amendola, sono stati attori e doppiatori. In particolare suo padre rappresenta ancora oggi una delle voci del doppiaggio italiano maggiormente apprezzate e riconosciute, avendo doppiato attori del calibro di Al Pacino, Stallone, De Niro e, restando in ambito italiano, Tomàs Miliàn nei panni del noto poliziotto Er Monnezza. sposato con l’attrice Francesca Neri, dalla quale ha avuto Rocco. Amendola però ha altre due figlie, da una relazione precedente: Giulia e Alessia. Quest’ultima doppiatrice come da tradizione.
I suoi studi sono stati interrotti in terza media, e in seguito Claudio ha lavorato come manovale e commesso. Già a 19 anni però ha fatto il suo esordio in televisione, interpretando un pugile ebreo nella miniserie “Storia d’amore e d’amicizia”. Si fa subito notare e viene così contattato per dei ruoli principali in alcune commedie nostrane come “Vacanze di Natale” e “Vacanze in America”. Con “Soldati – 365 all’alba” e “Ultrà” dimostra d’essere in grado di sostenere anche ruoli drammatici, ma con “I mitici – Colpo gobbo a Milano” torna nella sua veste preferita, la commedia. Nel 1997 Giulio Base lo vuole per la sua pellicola drammatica “Poliziotti”, dove Amendola recita al fianco di Michele Placido e Kim Rossi Stuart. Rispettando la tradizione familiare si cimenta anche nel doppiaggio con ottimi risultati, prendendo parte al film d’animazione Disney “Lilli e il Vagabondo”, interpretando il ruolo del cane Biagio, al fianco di attrici come Nancy Brilli e Margherita Buy. Ancora un dramma nel 1998, “Mare largo”, insieme a Isabella Ferrari, mentre l’anno dopo è al fianco di Nino Manfredi ne “La carbonara”.
Il 2000 si apre con “Il grande botto”, nel quale recita anche Carlo Buccirosso, e dove Amendola si cimenta in una delle sue grandi passioni, il calcio, interpretando il ruolo di un ex calciatore dell’Inter, nonostante sia acclarata la sua profonda fede giallorossa. Nel 2002 diventa Gioacchino Murat in “Napoléon”, e l’anno seguente fa il proprio esordio come conduttore, presentando su Rai Uno “Amore mio, diciamo così”, affiancato da Matilde Brandi e Roberta Lanfranchi. Tra il 2004 e il 2006 gira alcuni spot per la compagnia telefonica Tre, che sceglie come sua partner Paris Hilton, di cui Amendola ha tutt’altro che un ricordo positivo: “Passava 5 ore sul camper per truccarsi. Io intanto avevo girato tutte le mie scene con una controfigura, e quando finalmente è comparsa mi ha guardato come fossi una pianta morta. Un po mi sono trattenuto, poi le ho detto tutto quello pensavo con un inglese fluentissimo”.
Nel 2005 gira una nuova miniserie, ma stavolta da protagonista, dal titolo “La Caccia”. Lo stesso anno prende parte a un progetto molto caro all’attore romano, che in un colpo solo ha potuto rendere omaggio a un pezzo di storia della commedia italiana e a suo padre Ferruccio, recitando nella pellicola di Carlo Vanzina “Il ritorno del Monnezza”, in cui interpreta il ruolo del figlio dell’originale ispettore Giraldi. Il 2006 però è probabilmente il suo anno più fortunato. Inizia infatti a recitare ne “I Cesaroni”, una serie tv tuttora in corso, ambientata interamente nella sua Roma. Al suo fianco un cast d’attori di tutto rispetto, ma il pubblico apprezza particolarmente il trio comico composto dallo stesso Amendola, Max Tortora e Antonello Fassari. Ne “I Cesaroni” recita inoltre la madre di Claudio, Rita Savagnone, interpretando il ruolo di sua suocera. Nel 2007 conduce “Scherzi a parte” su Canale 5 al fianco della Marini e della Chiabotto il primo anno, e di Mammucari e Belen quello successivo. Sullo stesso canale fa inoltre una breve esperienza a “Le Iene”, dove sostituisce Alessandro Gassman. Nel 2005 e nel 2008 ha prodotto le pellicole “Melissa P.” e “Riprendimi”, dedicandosi anche alla scrittura di sceneggiature, come nel caso de “Il ritorno del Monnezza” e “La mossa del pinguino”. Quest’ultimo, come detto, è il suo primo film da regista.