Nella puntata di domenica 16 marzo 2014 della trasmissione Che tempo che fa condotta da Fabio Fazio i primi ospiti a entrare in studio sono Francesco Bruni e Francesco Gifuni, regista e protagonista del film Noi quattro . Fazio e i due ospiti raccontano la trama del film che riporta lo spaccato di vita reale che interessa la situazione in cui si trovano sempre più famiglie italiane ed ossia genitori separati e due figli che si trovano a dover far i conti con questa situazione e in particolare uno dei due deve anche sottoporsi allesame di licenza media. Nello specifico nel film vengono riportate 24 ore della vita di questa famiglia. Si parla anche di altre film in cui ha lavorato Bruni e che hanno ottenuto grande successo come ad esempio Scialla, i cui diritti stanno per essere venduti in America e in Oriente dove sono pronte due remake. Prima dellarrivo del nuovo ospite che è il conduttore televisivo e scrittore Giovanni Floris, Fazio ci tiene a sottolineare come sia ufficiale il risultato del referendum in Crimea dove si è sancito il passaggio della penisola dallUcraina alla Russia. Floris ha pubblicato proprio in questi giorni un romanzo in cui si parla della formazione sotto vari punti di vista, delluomo. Floris dopo aver sottolineato limportanza degli anni 80 che hanno dato a tutti la possibilità di poter pensare sulle vicende e varie tematiche senza il dover seguire delle strade già tracciate, scherza con Fazio sul fatto che nel libro ci siano delle parolacce che lui si è appuntato nel corso delle proprie trasmissione dopo averle sentite da esimi statisti. Il titolo del libro di Floris è Il confine di Bonetti, con Floris che ci tiene a sottolineare come allinterno di esso si parli di varie cose che hanno contribuito alla formazione delluomo tra cui anche la classica occupazione fatta quando si è studenti ai tempi del Liceo. Nel corso dellintervista si pone molto laccento sugli anni ottanta e su quello che hanno significato per quanti si sono formati nel corso di questo decennio e quindi sia per Floris che per lo stesso Fazio. Dopo che Floris sottolinea come lui abbia realizzato il grande sogno della propria vita ossia diventare un giornalista, si passa a parlare dello schiacciante esito del referendum in Crimea con il 93% che hanno parere verso lannessione ala Russia e con lo stesso Floris che rimarca come fino a questo momento si sia avvertita lassenza nella questione di una presa di posizione efficace da parte dellEuropa notando come in tal senso probabilmente abbiano inciso gli interessi energetici. Dopo lintervista a Giovanni Floris arriva il momento del gruppo musicale de I Perturbazione che si esibiscono nel pezzo con cui hanno partecipato allultimo Festival di Sanremo, intitolato LUnica.



In studio arriva il momento dellospite più atteso della puntata ossia lex segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani che è quasi commosso di vedere la standing ovation che gli viene tributata dal pubblico presente in studio al momento del suo ingresso. Bersani dopo aver scherzato sul malore e sui titoli di giornali a lui solitamente ostili nei quali cerano titoli di incoraggiamenti e che gli hanno fatto capire come la sua situazione medica fosse effettivamente complicata, rispondendo a una domanda di Fazio in merito rimarca come il malore che lo ha colpito non abbia avuto a che fare con la grande passione che lui mette nella vita politica e di conseguenza alle difficoltà che lo hanno visto protagonista nel post elezioni politiche, sottolineando come tutti nel corso della propria vita accumula tensioni mentre negli ultimi mesi ha avuto modo di essere molto tranquillo. Su Renzi rimarca come lui darà certamente supporto attraverso quelle che sono le proprie idee nei vari ambiti. Bersani parlando della Legge elettorale sottolinea come lui vorrebbe il reinserimento delle preferenze e di come sarebbe stato opportuno fare qualcosa per la questione della parità dei generi. Bersani in tal senso ricorda come non sia daccordo sul fatto che bisogna ad ogni costo seguire quello che detta Berlusconi in tal senso evidenziando come ci siano i numeri per poterla approvare ugualmente. In tal senso ci tiene a rimarcare come la stabilità e la possibilità di fare le cose sia possibile soltanto grazie al Partito Democratico in quanto il M5S ha messo in frigo i propri voti e la Destra non è certamente messa bene. Bersani non è proprio daccordo sul fatto che le Europee siano un test politico su Renzi anche se lui sembra orientato in tal senso, sottolinea infine come lui non si candiderà e che non vede allorizzonte una scissione nel Pd. 



Arriva il momento della Littizzetto che parte proprio da Renzi rimarcando quanto ha detto nel corso dellultima settimana il Premier sottolineando come sia riuscito nellarduo compito di far sorridere la Camusso. Poi si sofferma prima sulle coperture finanziarie scherzando su dove possano essere presi tutti questi miliardi per poi parlare delle quote rose non introdotte per il momento nella legge elettorale trovando delle proprie affinità con la Santanchè. Finale di trasmissione affidato come consuetudine a Massimo Gramellini con Fuori che tempo che fa, in cui si parla di vari fatti della settimana passando dallarresto della cosiddetta Dama Bianca per detenzione di droga fino al collegamento con Carlo Verdone. Durante questa parte si parla anche di Festa del Papà e del voto della Crimea. Conclusione dedicata ai ventanni dalla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.



Va in onda questa sera, domenica 16 marzo, una nuova puntata di Che tempo che fa, condotta come sempre da Fabio Fazio. L’appuntamento, oltre che su Rai Tre, sarà visibile anche in diretta streaming sul sito ufficiale della Rai (www.rai.tv). Tanti e importanti gli ospiti della serata di oggi, tra cui l’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani, il giornalista e conduttore di Ballarò Giovanni Floris. Spazio al cinema con Francesco Bruni e Fabrizio Gifuni, rispettivamente regista e protagonista del film Noi 4, al cinema dal 20 marzo. In studio anche i Perturbazione e Diodato, tra i protagonisti dell’ultimo Festival di Sanremo. Come ogni domenica in studio con Fabio Fazio ci saranno anche Massimo Gramellini e Luciana Littizzetto. Come detto, anche la puntata di stasera è visibile in diretta streaming cliccando qui 

Questa sera, domenica 16 marzo, alle 20.10 su Rai Tre va in onda un nuovo appuntamento con Che tempo che fa, il talk-show condotto da Fabio Fazio. Lapertura della puntata è dedicata al cinema italiano, Fabrizio Gifuni e Francesco Bruni, rispettivamente protagonista e regista del film Noi 4, nelle sale dal prossimo 20 marzo. La pellicola, prodotta da IBC Movie con Rai Cinema, è interpretata, oltre che da Gifuni, anche da Ksenia Rappoport, Lucrezia Guidone e Francesco Bracci Testasecca. Il film è incentrato sul tema della famiglia: quattro è appunto il numero di componenti della famiglia di Ettore (Fabrizio Gifuni). Tutto accade in una giornata di giugno a Roma. Giacomo deve affrontare gli esami orali di terza media e si decide a dichiararsi a una sua compagna di scuola, segretamente amata. Intorno a lui si muovono anche gli altri membri della sua scombinata famiglia. Fabio Fazio intervisterà Pier Luigi Bersani, che torna per la prima volta in uno studio televisivo, dopo le dimissioni dalla carica di Segretario Nazionale del PD. Bersani parlerà del dibattito interno al suo partito, dopo la nascita del Governo Renzi. In studio anche Giovanni Floris, giornalista e conduttore da dodici anni del programma televisivo Ballarò. Floris debutta come scrittore di romanzi con Il confine di Bonetti, dal 12 marzo in libreria. In studio i Perturbazione che eseguiranno in studio, dal vivo, LItalia vista dal bar e Lunica, i due brani presentati al 64 Festival di Sanremo. In collegamento anche Diodato, una delle Nuove Proposte di Sanremo 2014. Come ogni domenica non mancheranno Luciana Littizzetto e Massimo Gramellini.

In attesa della puntata di questa sera, vediamo cosè successo ieri a Che tempo che fa. Il primo a fare il suo ingresso in studio è stato Maurizio Landini. Il segretario generale della Fiom-Cgil ha discusso con Fabio Fazio inerentemente ai primi atti concreti del nuovo esecutivo. Landini ha esordito affermando di pensare che la scelta di andare a premiare i redditi più bassi sia una scelta importante e necessaria e che tale provvedimento è importante perché segna una discontinuità rispetto alle politiche di redistribuzione del reddito di questi anni, le quali non hanno assolutamente favorito i redditi più bassi.  Landini ha però precisato che gli 80 euro promessi da Renzi a quella fascia di popolazione con un reddito basso, è solo un primo passo e non la soluzione del problema, specificando che il governo deve preoccuparsi anche dei pensionati e dei precari con redditi inferiori ai 25 mila euro. Il leader della Fiom ha poi affermato che il suo sindacato vuole mettere sul tavolo delle proposte per sconfiggere la precarietà e lo stato dingiustizia sociale e non semplicemente farsi ascoltare, ricordando come vi sia, per i sindacati, una crisi di rappresentanza che non risparmia nessuno. Questa crisi di rappresentanza, a suo dire, risulta evidente dal fatto che la maggior parte dei lavoratori non è iscritta al sindacato. Per risolvere il problema di questo deficit di rappresentanza, ha invitato il governo a pensare ad un provvedimento sulla rappresentanza che metta i lavoratori in condizione di avvicinarsi ai sindacati.

A questo punto lattenzione si è spostata sui provvedimenti per combattere la disoccupazione. Landini ha affermato che il provvedimento che riforma i contratti a termine farà semplicemente aumentare la precarietà del mondo del lavoro, allontanando la possibilità di stabilizzazione per i lavoratori e, di conseguenza, la possibilità di accedere a un mutuo o potersi fare una famiglia.
Quindi ha descritto alcune delle proposte del suo sindacato, come labolizione di varie tipologie contrattuali, tra cui il contratto a chiamata, la riforma degli ammortizzatori sociali e lintroduzione dellassegno minimo. Poi ha espresso critiche verso la nuova forma di apprendistato prevista dal Jobss Act. Parlando di Renzi gli ha riconosciuto di aver portato una ventata di novità, affermando che non ha mai visto un premier con una volontà e una velocità di cambiare le cose, elemento questo con cui è necessario fare i conti.

Sullabbassamento delle tasse, Landini si è detto favorevole perché gli unici a pagare le tasse sono pensionati e lavoratori dipendenti e ha poi lanciato lidea di dare la possibilità di anticipare il Tfr, mese dopo mese, in busta paga, come mezzo per affrontare la crisi. Infine la discussione si è concentrata sulla riforma dei cosiddetti ammortizzatori sociali, sullistituzione del reddito minimo garantito e sui perché la pace sociale non sia venuta meno, nonostante la grave crisi. Secondo Landini, il merito della mancata esplosione delle tensioni sociali è stato in particolar modo delle famiglie. In conclusione si è scagliato conto levasione fiscale e lazione di Equitalia che, a suo dire, non colpisce i grandi evasori e ha invitato Renzi ha eliminare il pareggio di bilancio dalla Costituzione.

A questo punto è stata la volta di Tahar Ben Jelloun, in Italia per il Dedica Festival di Pordenone.  Il giornalista e scrittore franco-marocchino ha presentato il suo ultimo romanzo, dal titolo Lablazione. e ha subito spiegato il motivo per cui ha deciso, in questa sua nuova fatica, di affrontare il tema del tumore alla prostata. Quindi lattenzione si è concentrata sullo stile scelto dallautore, uno stile crudo e senza fronzoli. Tahar Ben Jelloun ha spiegato che ha cercato di dare un taglio prettamente realistico al suo romanzo e si è poi soffermato sulle reazioni che il libro ha suscitato in chi lo ha letto, svelando di aver ricevuto molte lettere, anche da mogli o compagne di chi combatte con il tumore alla prostata. Dopo la lettura di un passo del romanzo, lautore ha affrontato la questione dei problemi psicologici che sovvengono negli uomini che affrontano questa problematica, affermando però che chi combatte contro questo male alla prostata deve rendersi conto che tutto ciò è la normalità della vita che scorre. Lautore ha quindi criticato lidea di sessualità che ci viene propinata dai media, unimmagine distorta che ci porta ad avere un rapporto sbagliato con la vecchiaia e a non renderci conto che il tempo che passa è un qualcosa contro cui non possiamo fare nulla e che dobbiamo accettare.

stata quindi la volta di Massimo Recalcati, il quale ha presentato il suo ultimo scritto, un saggio sicuramente destinato a far discutere. Il titolo di questa sua ultima opera, che non mancherà di suscitare, come detto, discussioni, ma anche molto interesse, è Non è più come prima – Elogio del perdono nella vita amorosa. Recalcati ha iniziato parlando del termine perdono; assente nel dizionario della psicanalisi e presente in quello dei pazienti. Quindi ha accennato brevemente alla tipologia di pazienti più diffusa nel suo campo, affermando che un buon 80% di chi si serve della psicoanalisi è di sesso femminile, spiegando che questo è dovuto a un loro contatto più intimo con la vita psichica. Il discorso si è poi spostato sul concetto di tradimento e lautore ha spiegato di aver utilizzato questo termine con il significato di venir meno a una promessa, aggiungendo che nel concetto di promessa è insito anche quello di tradimento. A questo punto si è passati allanalisi del termine amore. Lautore ha affermato come la caratteristica comune a ogni amore sia quello di puntare a essere eterno. Si è così arrivati alla domanda che pervade tutto il libro: il perdono è il miracolo che rende possibile il riparare qualcosa che si è rotto a causa del tradimento? Recalcati si è poi soffermato sullamore, definito una pura accidentalità che cambia il mondo, il microcosmo in cui viviamo e ha posto ancora laccento su come sia fisiologico che ogni amore si ritenga e si desideri sia per sempre.

Si è poi affrontata lannosa questione sul tradimento: meglio sapere o non sapere?. Lo psicoanalista ha affermato che secondo lui è meglio sapere, ammettendo però che a volte tale ipotesi non è preferibile e ha poi descritto quello che è il percorso da effettuare per arrivare al perdono di un tradimento e i motivi che invece possono spingere a non fare questo percorso, motivi che lautore ha compendiato nel concetto di rispetto per ciò che è stato.

Avviandosi alla fine dellintervista, è stato affrontato il tema della felicità. Lo psicanalista nel suo libro afferma che la cultura di oggi istituisce una equivalenza tra nuovo e felicità e ha quindi legato la difficoltà di avere un unico amore al consumismo. Fazio ha criticato questo legare il tradimento alla cultura consumistica e Recalcati ha ribattuto che il tradimento fa parte della storia umana, così come il desiderio e che quello che cè di nuovo è la spinta al tradimento, a cambiare oggetto, partner, a considerare lamore come una cosa a scadenza, a pensare che lamore sia come neve al sole e che da un oggetto si passa ad un altro e che cè una spinta a farci credere che il nuovo sia meglio di quello che abbiamo. Lintervista si è chiusa con Recalcati che ha definito il suo lavoro dispirazione pasoliniana, in quanto si rifà alla diffidenza di Pasolini verso i miti del nostro tempo, come quelli odierni, del nuovo a tutti i costi, dellessere liberi, della libertà, dellessere autocentrati. Tutti questi miti sono frutto, per lautore, dellideologia libertina.

La puntata si è quindi chiusa con la comicità di Ale e Franz, che hanno impersonato due pensionati che giocano a carte e parlano della propria vita, passata a vedere canali tematici con programmi come Criticai il cantiere e poi giocano a nomi-cose-città dando luogo ad una divertente gag, seguita poi da unaltra gag con cui hanno simpaticamente preso in giro Renzi e Berlusconi. Clicca qui per guardare il video di Ale e Franz.

Fabio Fazio e Filippa Lagerback torneranno questa sera per una nuova puntata di Che tempo che fa. Il talk show di Rai Tre torna con tanti nuovi ospiti a cominciare da Maurizio Landini, segretario generale della Fiom-Cgil, passando per Tahar Ben Jelloun, scrittore franco-marocchino; Massimo Recalcati che, presentando il suo nuovo libro, farà un’analisi teorica e clinica del rapporto amoroso e i modi di affrontare tradimento, abbandono e richiesta di perdono. Infine interverranno con la loro pungente comicità Ale & Franz. La puntata sarà disponibile sul sito Rai (clicca qui) oppure sul vostro tablet o smartphone grazie alle applicazioni messe a disposizione dalla rete.

Oggi sabato 15 marzo 2014 arriva una nuova puntata di Che tempo che fa condotto da Fabio Fazio, affiancato dalla bella Filippa Lagerback. Ospiti della serata saranno Maurizio Landini, Tahar Ben Jelloun, Massimo Recalcati, Ale & Franz. I fan della trasmissione si lamentano della presenza del segretario generale della Fiom-Cgil: Landini, ancora? e Ancora Landini?, sono le domande che si ripetono tra i commenti della bacheca Facebook del programma. Qualcuno si chiede chi sia Massimo Recalcati, mentre altri si dicono stufi delle scelte di Fazio: Fabio stupisci una volta!, Fazio se me dai cento euro te guardo…. e E qualche donna no?, si chiede un utente commentando la presenza esclusivamente maschile di ospiti. Molta aspettativa invece per la presenza dello scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun: Vale la pena di ascoltare Ben Jelloun. Un grande uomo. Infine c’è chi chiede a gran voce di invitare Saviano.

Questa sera, sabato 15 marzo, alle 20.10 su Rai Tre va in onda un nuovo appuntamento con Che tempo che fa, il talk show condotto da Fabio Fazio. Vediamo chi saranno gli ospiti della serata presentati da Filippa Lagerback. Primo ospite sarà Maurizio Landini, segretario generale della Fiom-Cgil, che interverrà sulle nuove proposte sul lavoro del governo Renzi, presentate nel corso del Consiglio dei ministri di mercoledì. Spazio quindi alla letteratura con Tahar Ben Jelloun, scrittore franco-marocchino. In settimana il sindaco di Pordenone, Claudio Pedrotti, ha consegnato il Sigillo della Città allo scrittore, che sarà protagonista della ventesima edizione del festival Dedica. In studio ci sarà anche Massimo Recalcati, psicologo e professore universitario di psicopatologia del comportamento alimentare presso lUniversità degli Studi di Pavia. Nel suo ultimo libro Non è più come prima – elogio del perdono nella vita amorosa, in uscita il 12 marzo 2014, Recalcati realizza unanalisi teorica e clinica del rapporto amoroso nel nostro tempo e ai modi di affrontare il trauma del tradimento e dellabbandono, quando chi ha tradito chiede perdono. In un tempo che sembra rincorrere la sirena perversa del Nuovo, questo libro vuole essere un canto dedicato allamore che resiste e che insiste nella rivendicazione del suo legame con ciò che non passa, con ciò che sa durare nel tempo, con ciò che non si può consumare…, si legge in una delle prima pagine del libro. Infine, spazio alla comicità con Ale & Franz.