C’è anche Diodato tra gli ospiti della puntata di Che tempo che fa in onda questa sera. L’artista pugliese, dopo la partecipazione all’ultimo Festival di Sanremo, all’interno della sezione Nuove Proposte, ove ha presentato il brano Babilonia, avrà quindi occasione di aumentare la sua fresca popolarità partecipando al programma condotto da Fabio Fazio. Nato ad Aosta nel 1981, Antonio Diodato si è presto trasferito a Taranto ove ha passato la prima parte della sua vita. Anche lui è un talento precoce, tanto da essersi dedicato sin da bambino allo studio del violino, poi abbandonato in favore della militanza in un gruppo formato con due vicini di casa. Una data chiave nel suo percorso artistico è rappresentata dal 2001, anno nel quale ha deciso di trasferirsi a Stoccolma, ove ha collaborato a Beirut Cafè 2, una compilation distribuita in tutto il mondo, per la quale ha scritto un brano.



Tornato in Italia, stavolta a Roma, si è laureato al DAMS, in Cinema, portando avanti contemporaneamente la sua attività musicale, dando vita a una lunga serie di date, non solo a livello regionale, che gli hanno consentito di procurarsi un primo seguito. La sua prima notorietà risale al 2010, quando ha lanciato un singolo, Ancora un brivido, che ha avuto una buona accoglienza sul mercato. Subito dopo ha conosciuto Daniele Tortora, una figura già molto nota nell’ambiente della musica indie per aver collaborato con artisti come Afterhours, Roberto Angelini e Niccolò Fabi. Sotto la guida di Tortora, Diodato ha composto il suo primo album in studio, E forse sono pazzo, che ha goduto del traino assicurato dal singolo Ubriaco. Altra tappa importante è stata la partecipazione alla manifestazione Rock in Roma, nella quale ha avuto occasione di esibirsi insieme a Daniele Silvestri. Quindi la partecipazione alla sezione riservata alle nuove proposte del Festival di Sanremo, che gli ha consentito di allargare notevolmente la sua popolarità presso il grande pubblico, facendosi notare anche dalla critica e ottenendo il premio speciale della giuria, dopo un testa a testa con Rocco Hunt.



Nel corso delle interviste rilasciate a cavallo della kermesse canora ligure, l’artista pugliese ha parlato molto di se stesso, partendo naturalmente dal nome. Ha infatti precisato che la decisione di togliere il suo nome di battesimo limitandosi all’uso del cognome è stata dovuta al fatto che spesso lo stesso veniva scambiato in fase di presentazione, rendendolo di conseguenza pleonastico. Per quanto riguarda le sue radici, Diodato ha precisato di sentirsi italiano al cento per cento, ma allo stesso tempo di considerarsi pugliese, nonostante il fatto che in realtà la sua attività musicale abbia avuto come epicentro Roma, ove peraltro si è laureato. Non si ritiene un musicista vero e proprio, nel senso che suona la chitarra, ma soprattutto in quanto lo aiuta nell’opera di composizione. Per quanto riguarda invece i suoi gusti musicali, sono abbastanza eterogenei e vanno da Fabrizio De Andrè, di cui ha proposto una cover di Amore che vieni, amore che vai, agli altri grandi nomi della scena cantautorale del nostro Paese, ai Beatles, al pop rock britannico degli anni ’90, a Jeff Buckley, sino ai Radiohead e all’hip hop.



Ora a suggellare la sua fresca popolarità, arriva la collaborazione con “Che tempo che fa”, ove ogni domenica il cantautore pugliese sarà chiamato a interpretare un brano al fine di rendere omaggio alla canzone d’autore della nostra tradizione. Il primo atto di questa collaborazione vedrà Diodato esibirsi in “Canzone per te”, di Sergio Endrigo. Una esibizione che sarà impreziosita dalla location prescelta, quella suggestiva di Castel Sant’Angelo e che avverrà nel segno dell’interattività. Attraverso il suo profilo Facebook, infatti, Diodato ha chiesto ai suoi fan di partecipare alla scelta del prossimo brano da proporre a “Che tempo che fa”.