Su Iris, nella prima serata di giovedì 20 marzo, andrà in onda Original Sin, un film del 2001 diretto da Michael Cristofer. La pellicola, girata interamente in Messico, è basata su un romanzo di Cornell Woolrich, uscito nel 1947, Waltz into Darkness e costituisce un remake di La mia droga si chiama Julie, il celebre film diretto nel 1969 da François Truffaut. A scandire le varie fasi del film è il racconto di una giovane donna, Bonnie Castle (Angelina Jolie), rinchiusa in una prigione in attesa di conoscere la sua sorte. Una storia che è ambientata alla fine dell’Ottocento, a Cuba e parte dal matrimonio tra un ricco mercante di caffè, Luis Vargas (Antonio Banderas) e la stessa Bonnie. L’uomo, ha conosciuto la sua futura moglie per corrispondenza, ma quando vede arrivare Julia Russell (ovvero Bonnie), rimane stupito per la sua straordinaria bellezza. Entrambi infatti hanno operato un piccolo inganno, presentandosi sotto mentite spoglie: Julia ha mandato la foto di un’altra donna, in quanto afferma di non volere svegliare l’interesse di un uomo solo per la sua avvenenza, mentre Luis si è presentato come un semplice operaio della piantagione da lui posseduta, poiché a sua volta non vuole essere desiderato per la sua ricchezza. Se però nelle intenzioni di Luis il matrimonio doveva essere un atto senza eccessive implicazioni, proprio la conturbante bellezza di Julia rovina ben presto i suoi piani, facendolo innamorare follemente e provocando una passione sempre più difficile da gestire. Anche perché ben presto si scopre che la moglie, cui lui ha garantito il libero accesso ai suoi conti bancari, ha un passato oscuro alle spalle. A testimoniarlo sono soprattutto le misteriose cicatrici che porta sulla schiena e gli incubi ricorrenti che la tormentano nel sonno. Quando poi si mette in contatto con la sorella, Emily (Cordelia Richards), i suoi sospetti diventano realtà, ma ormai è tardi, in quanto la moglie si è già dileguata con i suoi soldi. Sconvolto e accecato dalla rabbia, Luis decide allora di rivolgersi a un investigatore privato, Walter Downs (Thomas Jane), già alla ricerca della vera Julia, chiedendogli di trovarla e ucciderla. Giunti a L’Avana, i due riescono a trovare la donna, ma Luis non riesce a portare a termine il gesto che si era prefisso. Nel faccia a faccia che ne consegue, lei gli confessa di chiamarsi in realtà Bonnie Castle, di avere un passato da attrice e di avere ordito il tutto con un altro attore. Luis, ormai irretito, decide quindi di perdonarla e di fuggire insieme a lei, per sfuggire al detective, recandosi a Cardenas, ove la coppia ricomincia insieme un periodo di felicità. Walter riesce però a rintracciarli e quando affronta Luis, affermando che la vera Julia è stata uccisa, nasce una violenta colluttazione, nel corso della quale viene colpito accidentalmente con un colpo di pistola. Convinto di avere ucciso l’investigatore e di essere quindi un assassino, Luis viene inviato da Bonnie a recuperare il denaro, ma poi viene fuori la realtà: Walter non è morto ed è il vecchio complice della donna, Billy, da lei ritenuto morto in precedenza. Lo stesso Billy cerca a sua volta di costringere Bonnie a recuperare il resto della somma, accordandosi con lei per uccidere Luis. La donna decide invece di fuggire di nuovo con il marito e i due iniziano a vivere di espedienti, giocando a poker per mantenersi, ma per lo sciogliersi dei nodi è solo questione di tempo. Gli ultimi convulsi avvenimenti, vedono infatti Billy irrompere di nuovo sulla scena, per il regolamento finale dei conti tra i tre protagonisti proprio mentre arriva la polizia che infine procede all’arresto di Bonnie. Giudicata colpevole per la vicenda e condannata all’esecuzione, la stessa donna riesce però a sfuggire incredibilmente alla giustizia, scappando dalla prigione vestita da frate, per andare a raggiungere Luis, anche lui sopravvissuto alla vicenda, in Marocco.