Tra gli ospiti della puntata di Che tempo che fa in onda oggi cè Ivano Fossati, uno dei migliori autori del panorama musicale tricolore degli ultimi decenni. Nato a Genova, nel settembre del 1951, ha iniziato giovanissimo a studiare pianoforte e flauto traverso, per poi avvicinarsi alla musica Beat in voga negli anni 60. Dopo aver militato nei Poeti, a partire dal 1967, nel corso del 1971 è poi passato ai Sagittari, lo stesso gruppo che sarebbe poi diventato famoso con il nome di Delirium.  Una militanza che non gli ha peraltro impedito di studiare e di diplomarsi al liceo classico, frequentando lAndrea Doria del capoluogo ligure. Proprio insieme ai Delirium ha quindi preso parte al Festival di Sanremo del 1972, destando ottima impressione con Jesahel, brano giunto soltanto sesto in classifica, ma premiato da un larghissimo successo di vendite. 



Un successo che però non gli ha impedito di lasciare la band per iniziare la carriera solista. Una data chiave, in questa ottica, è rappresentata dal 1977, quando ha iniziato un fortunato sodalizio con Mia Martini, sia artistico che nella vita. Una relazione abbastanza problematica durata per anni e seguita alla separazione con la moglie Gildana Caputo, dalla quale ha avuto il figlio Claudio.
Oltre a Mia Martini, in questo periodo ha dato vita a collaborazioni con molti altri artisti di rilievo, come Loredana Bertè, Patty Pravo, Mina, Ornella Vanoni, Fiorella Mannoia, Marcella Bella e Anna Oxa.

Il suo primo grande successo è stato il singolo La mia banda suona il rock, uscito nel 1979, con un piglio pop che negli anni a seguire è sfumato gradualmente verso la canzone dautore. Nel corso della sua carriera ha elaborato un lungo elenco di lavori in studio, tra i quali i più significativi possono essere considerati 700 giorni, uscito nel 1986, Discanto (1990) e Macramè, pubblicato nel 1996. Molto apprezzato anche Lindbergh – Lettere da sopra la pioggia, risalente al 1992 e contenente quella Canzone popolare poi diventata la colonna sonora della coalizione di centrosinistra, lUnione, nella campagna elettorale del 1996. Il suo ultimo lavoro in studio è Decadancing, uscito nel 2011 e ventesimo atto di una straordinaria carriera nel corso della quale ha potuto consolidare la sua popolarità sino ad essere considerato uno dei maestri della canzone cantautorale italiana. Un album che è stato in pratica il sigillo conclusivo del suo percorso artistico, in quanto già in precedenza, proprio durante una puntata di Che tempo che fa, Ivano Fossati aveva annunciato il suo proposito di ritirarsi dalle scene. Ritiro avvenuto dopo una ultima esibizione, sempre nello show condotto da Fabio Fazio, nella trasmissione del 23 gennaio 2012 e sancito dallultimo concerto tenuto il successivo 19 marzo presso il Piccolo Teatro di Milano. 

Oltre alla composizione di brani musicali, la sua produzione artistica è stata arricchita da racconti e stesura di colonne sonore e musiche per atti teatrali. Per quanto concerne la sua vita privata, va anche ricordato il legame con Nancy Brilli, tra il 1991 e il 1994. Sempre molto impegnato e appassionato militante di sinistra, nel 2002 ha rilasciato una intervista al Corriere della Sera nella quale ha affermato che in quel momento non avrebbe più concesso luso di Canzone Popolare a un centrosinistra considerato ormai troppo lontano da quello schieramento progressista e autenticamente di sinistra di cui avrebbe bisogno il nostro Paese.

Dopo il suo ritiro dalle scene, Ivano Fossati ha scritto un romanzo, “Tretrecinque”, edito da Einaudi, nel quale ha narrato una storia del tutto particolare, quella di un uomo e dei rapporti che in diversi momenti della sua vita intreccia con quattro donne, subendo sempre passivamente sino a ridursi a una sorta di pallina da flipper. Il titolo si riferisce alla mitica chitarra Gibson ES 335, la stessa che ha accompagnato tanti grandi della musica, come Eric Clapton e B.B. King. Oltre a lui, naturalmente, che proprio del mondo musicale ha voluto fare lo sfondo lungo il quale si muovono i protagonisti del suo romanzo. In una intervista rilasciata a Iodonna, Ivano Fossati ha comunque voluto smentire di aver deciso il suo ritiro proprio in funzione della scrittura di questo testo, che può anzi essere considerato una conseguenza del tempo libero di cui può ora godere.

Questa sera sarà ospite in collegamento di Fabio Fazio per commentare insieme a Massimo Gramellini le notizie della settimana con “Che fuori tempo che fa”.