Giovedì 27 marzo su La7 Michele Santoro ha condotto una nuova puntata di Servizio Pubblico, dal titolo “Adesso Spera”. I numerosi ospiti in studio hanno dato vita a un acceso dibattito avente per tema l’attualità politica ed economica dell’Italia. Si è parlato in particolare della visita del presidente Obama, della crisi economica e del governo Renzi. Erano presenti in studio il giornalista di Repubblica Federico Rampini, il segretario generale della FIOM Maurizio Landini, l’ex ministro della difesa Mario Mauro e il fondatore di Emergency Gino Strada. Naturalmente non sono mancati, come in ogni puntata, anche i consueti interventi di Marco Travaglio. Si parte dall’editoriale di Santoro, che ricorda come Renzi abbia promesso di cambiare l’Italia e l’Europa. Intanto, il Presidente del Consiglio sta praticamente rottamando la costituzione italiana con un parlamento che è stato però definito incostituzionale. Eppure la costituzione fu fatta a suo tempo in seguito a delle votazioni, ma quelli erano tempo lenti, diversi dai nostri, sottolinea Santoro con tono ironico. Ci si prepara anche a cancellare il Senato, per metterne però un altro. Cresceranno invece i poteri del Presidente del Consiglio, sempre eletto dal Presidente della Repubblica. Tutto questo servirà a risparmiare? Secondo Santoro no. E se Renzi non ce la facesse e al posto suo arrivasse un uomo o una donna forte, come è successo in Francia? Appare improbabile per ora, dato che lo stesso Obama ha detto che Renzi ha le ali. La città di Roma ha ricevuto il Presidente Obama che, insieme a Matteo Renzi, ha tenuto una conferenza stampa.
Tornati in studio dopo il servizio di apertura sull’argomento, Gino Strada, ospite di Santoro, ha subito voluto schierarsi contro le spese per gli armamenti che ammonterebbero ogni anno, in tutto il mondo, a 1750 miliardi di dollari. Poi lo stesso Strada ha sottolineato anche come questo modo di accogliere i capi di Stato stranieri faccia parte di un sistema tutto italiano, che in America non si vedrebbe di certo. Poi il discorso viene spostato sugli F-35, quegli aerei da guerra che possono attaccare sfuggendo completamente ai radar. giusto spendere milioni di dollari per l’acquisto di queste macchine da guerra? E’ stato poi Dragoni a puntualizzare sulle spese militari sostenute dall’Italia, che a quanto pare sembrano superare anche quelle tedesche. Il loro ammontare è pari infatti a 16,7 miliardi di euro. La critica di Strada si rivolge poi anche contro le missioni militari a cui l’Italia ha voluto prendere parte, come ad esempio quella in Afghanistan, che fu presentata inizialmente come una missione di pace, mentre ora si parla tranquillamente di guerra. Secondo il fondatore di Emergency, del resto, l’Italia se ne andrà da quei territori non appena anche gli Americani decideranno di abbandonare la missione. L’intervento di Maurizio Landini in merito agli F-35 si è concentrato invece sull’aspetto prettamente industriale. Il segretario della FIOM ha infatti sottolineato la provenienza americana degli stessi, quindi il mancato guadagno da parte dell’industria italiana nella loro produzione.Il monologo di Marco Travaglio è stato indirizzato questa settimana all’evasione fiscale e alle differenze che si possono facilmente evidenziare tra Italia e Germania in merito alle pene che vengono inflitte a chi si macchia di questo reato. Per andare più nel concreto, Travaglio ha voluto citare il caso specifico di Uli Hoeness che per quasi 20 anni è stato presidente della squadra del Bayern Monaco e che si è dimesso perché accusato di evasione, senza neanche chiedere l’appello. In Italia, invece, le cose vanno molto diversamente, basti pensare al caso Berlusconi. Così se noi abbiamo appena 156 detenuti per motivi economici o fiscali, in Germania la cifra è ben più alta, 8601. Anche Maurizio Landini è d’accordo con il discorso di Travaglio, in quanto l’Italia dovrebbe iniziare a considerare in modo molto più serio il problema dell’evasione e condannare a pene severe chi non paga le tasse. Sarebbe questa infatti la strada giusta per riuscire davvero a cambiare in meglio il nostro Paese. Si è tornati poi a parlare degli F-35, prendendo spunto proprio dalle parole di Obama che, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta durante la sua visita a Roma, ha affermato che non si può accettare una disparità troppo forte tra USA ed Europa in merito alle spese sostenute in ambito militare, le quali per l’appunto negli Stati Uniti ammontano al 3% del Pil, mentre in Europa non superano l’1%. In tutta risposta, Mauro ha fatto subito notare come siano proprio gli USA ad aver superato la percentuale del 2% prevista dalla Nato. In ogni caso, sempre secondo Mauro, l’Italia potrebbe tranquillamente limitarsi ad utilizzare i tornado, senza necessità alcuna di investire negli F-35. Anche Travaglio, infatti, fa notare come siano già motli i Paesi facenti parte della Nato che hanno preso la decisione di liberarsi degli F-35.
Il dibattito si accende anche sull’intervento italiano in Afghanistan, con una forte discussione tra Strada e Mauro, a cui segue l’intervento in studio di alcune donne facenti parte del comitato No Muos, che chiedono di poter essere ricevute direttamente da Matteo Renzi perché in gioco c’è la salute di tante persone che stanno morendo di tumore. La puntata si è chiusa come di consueto con le vignette di Vauro. La prima era dedicata al tema della richiesta di secessione dall’Italia da parte del Veneto. Vauro ha voluto dunque ironizzare sulla richiesta degli italiani al Veneto di riprendersi in cambio Brunetta. La seconda vignetta ha visto invece come protagonisti Letta e Renzi.
Manca ormai pochissima a un nuovo appuntamento conServizio Pubblico, il programma di approfondimento politico ed economico condotto da Michele Santoro: il via è fissato alle 21.10 su La7. La puntata (Adesso spera!) sarà ovviamente dedicata alla visita di Barack Obama a Roma, dove ha incontrato Matteo Renzi e Papa Francesco. Si partirà da questo spunto per poi approfondire loperato del governo e analizzare sotto la lente di ingrandimento i provvedimenti dellesecutivo: dal taglio delle provincie con il discusso disegno di legge Delrio, fino allItalicum, passando per le operazione in campo economico. In studio saranno presenti come ospiti il fondatore di Emergency Gino Strada, il leader della Fiom Maurizio Landini, il giornalista Federico Rampini, in Italia per seguire il viaggio del Presidente americano, e Mario Mauro, ex ministro della Difesa del Governo Letta e presidente dei Popolari per lItalia. Come sempre, la puntata sarà visibile anche in diretta streaming sul sito internet di La7 cliccando su questo link (http://www.la7.it/dirette-tv).
Manca pochissimo allinizio della nuova puntata di Servizio Pubblico, in onda questa sera su La7. Ospiti di Michele Santoro saranno il fondatore di Emergency Gino Strada, il leader della Fiom Maurizio Landini, il giornalista Federico Rampini e Mario Mauro, ex ministro della Difesa del Governo Letta e presidente dei Popolari per lItalia. Con questultimo si parlerà probabilmente anche della questione relativa agli F-35, come anticipato dal video promo della puntata di oggi, intitolata Adesso Spera. Anche Barack Obama, arrivato ieri sera a Roma e oggi pomeriggio a colloquio con Matteo Renzi a Palazzo Madama, ha commentato i tagli dell’Italia alle spese per la difesa: Negli Usa abbiamo ridotto le spese per la difesa, riconosco che in Europa, ne ho parlato con Napolitano e Renzi, ci sono opportunità per una maggiore efficienza e rendimento, ha spiegato il numero uno della Casa Bianca, aggiungendo però che c’è un certo impegno irriducibile che i Paesi devono avere se vogliono essere seri nell’alleanza Nato e nella Difesa. Di questo e di altri temi si parlerà stasera nella nuova puntata di Servizio Pubblico. Clicca qui per vedere il video promo
In occasione della visita del presidente degli Stati Uniti Barack Obama a Roma, dove incontrerà anche il premier Matteo Renzi, Servizio Pubblico torna a parlare delloperato del governo e della situazione italiana. Adesso spera! è il titolo della nuova puntata del programma di Michele Santoro in onda questa sera, giovedì 27 marzo, alle 21.10 su La7. Tra gli ospiti ci saranno anche il fondatore di Emergency Gino Strada, il leader della Fiom Maurizio Landini, il giornalista Federico Rampini, in Italia per seguire il viaggio del Presidente Usa, e Mario Mauro, ex ministro della Difesa del Governo Letta e presidente dei Popolari per lItalia. Nel 2009 era stato il Time a dire che Renzi potrebbe essere lObama italiano e, cinque anni dopo, il sindaco di Firenze è diventato Presidente del Consiglio a 39 anni: A Barack Obama dirò che sono orgoglioso e fiero dei progressi dellItalia e gli chiederò anche dei consigli, perché in America le aziende sono tornate a investire e la disoccupazione a scendere, ha detto il premier nei giorni scorsi. Anche in Italia la fiducia sta timidamente risalendo, proprio come è avvenuto per il numero uno della Casa Bianca nei mesi scorsi. Però Servizio Pubblico si chiede: Basterà però questo ottimismo a cambiare tutte le cose che non vanno? La ricchezza concentrata in poche mani che sono sempre meno? La disoccupazione che in Italia ha prodotto dieci milioni di senza lavoro, con forti sperequazioni sociali? Lindebolimento del ceto medio?. Durante la puntata di oggi si tenterà di rispondere a tutte queste domande.