Maurizio Crozza nella puntata di ieri sera del suo spettacolo di grandissimo successo Nel paese delle meraviglie è tornato a interpretare il personaggio di cui ha fatto una clamorosa e straordinaria imitazione in tante altre puntate, il capo dello stato Giorgio Napolitano. In questo video lo vediamo alle prese con la parodia del brano Happy del musicista americano Pharrell William, un tormentone dell’ultimo periodo. Insieme a Crozza/Napolitano i divertentissimi “Corazzieri per caso”. 



La puntata di Crozza nel paese delle meraviglie 2014 ha inizio con il trio leghista composto da Maroni, Bossi e Salvini, che cantano insieme una canzone contro l’euro, annunciando inoltre il “Basta Euro” tour. Nella scorsa puntata si metteva in dubbio la capacità di Crozza di imitare Salvini. Il comico genovese infatti si era preso in giro da solo sull’argomento, ma ci riprova e la cosa riesce alla grande: “L’euro è pericoloso. Mio cugino ha lasciato degli euro in casa e gli hanno graffiato tutto il divano!”. Svestiti i panni da leghista Crozza prova a prendere le parti dei padani, ipotizzando che abbiano ragione. Analizza così i breve il loro piano, ovvero quello di far uscire l’Italia dall’Europa a poco a poco, come le uscite settimanali delle riviste Cairo: “Dalla prossima settimana, in allegato la Sardegna a un euro”. Restando in ambiti di separazioni come si fa a non parlare del Veneto: “Facciamocene una ragione. Il Veneto non è più con noi”. Le votazioni, prive di valore legale, hanno dato esisto positivo, in merito alla separazione dal resto dello stivale. Il Corriere della Sera però pone un piccolo problema. Nelle votazioni infatti ben il 10% dei voti scrutinati proverrebbe dal Cile. Anche l’Europa però ha le sue colpe, e non poche, dal momento che dei 159 miliardi versati dall’Italia, soltanto 104 sono tornati alla nostra nazione. Il resto sono stati sfruttati, tra le altre cose, per uno zoo di soli coccodrilli e un progetto teatrale sulle marionette. Si continua a parlare di sprechi ingenti, come gli 8.8 miliardi di euro gettati al vento per la creazione di un corso in Mali su come trovare un impiego nei paesi europei. Grazie al corso ben sei persone sono state in grado di trovare un lavoro. Nuoco cambio di vestiti e si piomba nell’ufficio di Giorgio Napolitano, che mostra, non proprio fiero, il regalo fattogli da Obama, ovvero un assurdo maxi panino in stile Burger King. Si passa poi alle cose serie, con una notizia risalente al 1978, anno in cui Napolitano si schierò contro l’euro. Il video viene riproposto, ma non è l’originale, bensì una versione esilarante rifatta dallo stesso Crozza. Il Presidente chiede al Corazziere uno di nascondere il filmato, ma non in una delle tante auto blu, essendoci il rischio che Renzi la venda, e che poi la compri Travaglio, in attesa soltanto d poterlo rovinare. Serve dunque un posto dove nessuno oserebbe guardare, ovvero il cassetto dei costumi da bagno della Clio. Improvvisamente però suona il telefono, e dall’altra parte c’è Friedman, ovviamente a caccia di uno scandalo. L’uomo chiede se sia vera la storia che Napolitano sia contrario all’euro, e dall’altra parte c’è un Crozza che ha cambiato parrucca, dando inizio a una scenetta telefonica alla Stanlio e Ollio. Nuova canzone, e stavolta il ritmo è quello del tormentone Happy, di “Guglielmo Farrelli”. Crozza e il suo gruppo iniziano così, a tempo di musica, ad elencare i tanti modi per cui si potrebbe essere felici. Se Pompei smettesse di crollare ad esempio, o se l’italia riuscisse ad attirare nuovamente turisti. Zalone torna in gruppo, ripresosi dalla tonsillite che l’aveva costretto in ospedale, e dà il via con Crozza a un’esilarante scenetta di papa Francesco. Crozza dice d’apprezzarlo ancora di più dopo la scena con il governo. C’erano ben 518 politici e lui ha semplicemente detto messa. L’orario però non era proprio il più consono per la nostra classe politica, ovvero le sette del mattino, costringendo tutti a svegliarsi almeno alle cinque. “Quasi tutti non avevano visto dal vivo non solo il Papa, ma nemmeno l’alba”. Il tema alla base del discorso di Bergoglio era la piaga della corruzione nel mondo politico. Più che una messa il tutto ha lentamente preso la piega di una retata. Crozza dice che addirittura il sacrestano occupatosi del cestino delle offerte, temeva che queste potessero essere rubate piuttosto che elargite. A nessuno è piaciuto il commento alquanto insulso del presidente Obama sul Colosseo. “E’ più grande di un campo da baseball”. La cosa non è andata giù neanche a Crozza, che ipotizza una laurea del presidente degli USA presso il Cepu di Dallas. Facile fare a questo punto un paragone con il nostro premier, Renzi, che sarebbe stato subissato di critiche se, una volta giunto a New York, avesse guardato con sospetto la statua della libertà, chiedendo a qualcuno il perché della scelta bizzarra di dedicare una statua a Mazinga, piazzandogli una torcia in mano. A questo punto l’aggancio con l’ex sindaco di Firenze è facile, e si mostra una foto in cui saluta insieme a Obama: “E qui vanno via Barack e burattini”. Si ripensa poi al passato, ovvero a quando la persona di colore più famosa che Renzi aveva incontrato era Carlo Conti. Al tavolo dei big il nostro premier “sembra a suo agio come Al Bano tra i Pink Floyd”. Cambio di parrucca e denti finti. Si parte con il Renzi show, con il premier che canta sulle note di Under my skin: “Grazie Obama di esser venuti qui e ora vedrai ti stregherò con i miei sorrisin / vuoi vendermi i tuoi aeroplanin e io ti dirò che questo affare non è un problema per noi. Tu intanto porti gli States agli Expo/ Ma non vedi noi siamo uguali cool e carin/ Siamo fotogenici/ siamo democratici, io per te sarò più di quel che Silvio è per Dudù”. Rivangando il passato si ricorda che vent’anni fa veniva eletto per la prima volta Silvio Berlusconi. Proprio lo stesso giorno moriva Ionesco, il poeta dell’assurdo: “E’ come se Spielberg morisse il giorno in cui atterrano gli alieni”: Da Berlusconi si passa Tarantini, accusato d’aver condotto ben 26 donne nella residenza di Arcore. Da qui a Razzi il passo è breve, avendo lui proposto una leggere per legalizzare la prostituzione. Crozza mostra sul display il testo: “Lo fa per il traffico eh”. Altro cambio di parrucca ed ecco un Razzi più confuso che mai. In questi giorni s’è parlato tanto di sesso assistito, ma lui crede si tratti di sesso al teatro Sistina: “Non a Sistina non si può fare nulla. Al massimo limonare in fondo”. Ecco la geniale risposta a Zalone, che gli chiede se Forza Italia, senza Berlusconi, vada incontro alla sua Waterloo: “Io busso sempre prima di entrare, perché magari incontri uno che ti vuole stringere la mano e ti dice No no ma è acqua”: Obama è arrivato con l’Air Force One: “No, non credo che abbia l’iPhone One avrà almeno il 5”. Si conclude poi con il solito Kazzenger, che propone domande cruciali come se sia vero o meno che i canguri potrebbero estinguersi semplicemente applicando una comoda zip sul loro marsupio frontale.



Nel ricco palinsesto televisivo del venerdì sera, spicca su La7 – alle ore 21.10 – lappuntamento con Maurizio Crozza e il suo Crozza nel Paese delle Meraviglie. Il one man show (live) si arricchisce di puntata in puntata di nuove (e rispolverate) imitazioni riuscitissime, da quella di Matteo Renzi a quella di Antonio Razzi, passando per quella di Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle. Giovedì 27 marzo è sbarcato a Roma Barack Obama, che ha incontrato Papa Francesco e il nostro presidente del consiglio: una ghiotta occasione per il caratterista genovese per trarne spunti ironici e simpatici che possano divertire il pubblico in studio e da casa. Non mancherà certo di vestire di panni del premier e del Pontefice, in un quadretto che promette tante risate. Come ogni settimana il comico ripercorrerà in chiave satirica i fatti più importanti o strani della settimana per mettere in luce tutte le stranezze del nostro Paese. Tutti coloro che vogliono seguire la puntata e vogliono farlo da pc o dispositivi mobili possono farlo in streaming dalle 21.10 con La7 live streaming raggiungibile cliccando qui.



Come ogni venerdì la prima serata di La7 è dedicata alla comicità di Crozza nel Paese delle Meraviglie 2014, il live show del mattatore genovese che offre al pubblico un vasto e sempre rinnovato repertorio di caricature, con le quali analizza sottilmente i fatti principali della vita politica italiana. Quello che andrà in onda questa sera, a partire dalle 21.10, sarà il quarto appuntamento di questa seconda parte di stagione nella quale Crozza non ha potuto che ritirare fuori dal cilindro limitazione di Matteo Renzi: lasciatolo sindaco di Firenze e segretario del Partito Democratico, lo ha ritrovato presidente del consiglio. La riuscitissima caricatura è un pezzo forte del suo serbatoio comico e certamente questa sera lo riproporrà allindomani dellincontro a Roma con Barack Obama. E sempre nella capitale il presidente degli Stati Uniti ha incontrato Papa Francesco: il caratterista si farà forse scappare unoccasione così ghiotta sulla quale ironizzare? E in vista delle elezioni europee non potrà certo passare inosservato neanche Silvio Berlusconi (padre delloperazione di Matteo Renzi, secondo Crozza) e il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo in versione Game of Streaming (in riferimento alla celebre serie tv fantasy Game of Thrones). Lappuntamento con Maurizio Crozza e con risate assicurate è fissato alle ore 21.10 su La7.