Federico Pizzarotti sarà ospite questa sera a Che tempo che fa. Il sindaco di Parma, primo rappresentante del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo a essere riuscito ad arrivare alla guida di un importante comune italiano, è stato protagonista nelle ultime settimane di alcuni botta e risposta con il comico genovese, nonché leader del partito, che hanno spinto la stampa a parlare di rottura tra i due. Nato nella città ducale nell’ottobre del 1973, Federico Pizzarotti ha condotto il suoi studi presso l’Istituto professionale per l’industria e l’artigianato Primo Levi, ottenendo il diploma nell’indirizzo elettronico. Dopo la fine degli studi ha iniziato a lavorare in qualità di consulente per banche e altri istituti finanziari, tra cui il Credito Emiliano di Reggio Emilia, dove ha svolto le funzioni di project manager. Il suo avvicinamento alla politica è avvenuto nel 2009, quando ha deciso di aderire al nascente movimento di Beppe Grillo, incuriosito in particolare dalla polemica contro gli sprechi della politica e dagli accenti molto decisi contro un ceto politico fattosi ormai casta. L’anno successivo ha partecipato alle elezioni regionali, senza però essere eletto.
Unesperienza che non lo ha comunque scoraggiato, tanto da decidere di presentarsi in qualità di candidato sindaco alle elezioni comunali di Parma, comune messo in crisi finanziaria dalle dissennate politiche portate avanti dall’amministrazione di centrodestra guidata da Pietro Vignali, culminate nel commissariamento. Dopo aver ottenuto un lusinghiero 19,47% al primo turno, al ballottaggio ha quindi battuto il candidato del centrosinistra Vincenzo Bernazzoli, già presidente della Provincia, ottenendo oltre il 60% dei voti. A premiarlo, oltre ai consueti accenti polemici contro un modo di fare politica lontano dai reali interessi dei cittadini, la sua decisa opposizione all’inceneritore messo in preventivo dalla giunta precedente. Unopposizione che non è però riuscita a fermare l’opera già avviata, contro la quale Pizzarotti non ha comunque mancato di marcare decisamente le distanze. Nel corso di una recente intervista, il sindaco parmigiano ha voluto rivendicare i risultati ottenuti dalla sua amministrazione, ricordando che la raccolta differenziata ha ormai raggiunto il 60%, accompagnata da una serie di politiche di stampo nordeuropeo tese a migliorare la qualità dell’aria e a diminuire i costi.
Oltre che per le politiche locali, Pizzarotti ha però fatto parlare molto di sé per lo scontro con Beppe Grillo relativo a un incontro convocato dal primo cittadino parmigiano al quale avrebbero dovuto partecipare gli amministratori locali del movimento, al fine di condividere le rispettive esperienze. Se all’interno di M5S alcuni hanno cercato di fare da pontieri tra Grillo e Pizzarotti, affermando che il dissidio sarebbe stato dovuto solo a un malinteso, come ha fatto Luigi Di Maio, a molti osservatori non è sfuggita la concomitanza della scomunica del comico genovese con le critiche mosse da Pizzarotti in ordine all’espulsione dei quattro senatori pentastellati avvenuta a marzo.
Un’espulsione che è stata considerata dal sindaco di Parma un grave errore. Nei momenti successivi all’espulsione di Battista, Bocchino, Campanella e Orellana, è stato proprio lui a dichiararsi stupito di un provvedimento che non è riuscito a comprendere. Una posizione che è stata peraltro condivisa dal movimento parmigiano, considerato una sorta di Stalingrado di M5S e quindi destinata a pesare molto nel dibattito interno. Lo stesso Pizzarotti ha inoltre affermato di trovare molto più proficuo il confronto tra posizioni diverse rispetto allo scontro, una posizione che potrebbe preludere a una prossima diversificazione all’interno del movimento. Proprio per questo motivo, la partecipazione del sindaco di Parma potrebbe rivelarsi estremamente interessante, anche in considerazione del controverso rapporto di M5S con i media.