E andata in onda ieri sera, sabato 29 marzo, una nuova puntata de Il sesto senso, programma condotto su Rai Tre dallo scrittore Donato Carrisi. Tra coscienza e incoscienza è il titolo dellappuntamento che abbiamo visto, in cui è stata analizzata la vita segreta della nostra mente che conosciamo ancora molto poco. Il primo protagonista della serata è il tedesco Rüdiger Gamm, capace di compiere calcoli mentali davvero molto complessi. L’uomo ha scoperto la sua dote all’età di vent’anni, dichiarando di avere in testa una sorta di griglia mentale nella quale riesce a memorizzare i dati di cui entra in possesso. Dopo aver coltivato la sua capacità, Gamm riesce oggi ad elevare a potenza tutti i numeri a due cifre, oppure a eseguire funzioni trigonometriche a otto cifre. Secondo gli studi che l’Università di Magdeburgo ha effettuato sul suo cervello, chi possiede tali capacità straordinarie attiva meno aree cerebrali rispetto ai soggetti che possiedono medie capacità matematiche. Inoltre, l’uomo è capace di parlare fluentemente al contrario, anche quando si confronta con testi lunghi. Donato Carrisi parla poi del controllo che la mente inconscia esercita su un complesso di capacità: il cervello inconscio, infatti, sembra essere spesso responsabile di tutta una serie di decisioni relative alla vita quotidiana che a noi spesso sembrano del tutto consapevoli. Questa cosa non avviene però nei casi in cui ci troviamo in situazioni di emergenza, quando si innesca l’emozione della paura, perché in queste circostanze ad attivarsi è la mente conscia. Il conduttore, poi, introduce un altro argomento relativo alle potenzialità del cervello che è quello dell’attenzione, capacità che viene studiata servendosi delle mosche, come spiegato dal neuroscienziato Bruno van Winderen, che si orienta basandosi sulle modalità con cui le mosche sbattono le ali quando vengono sottoposte ad uno stimolo visivo. Le connessioni neuronali che si vengono a creare sin dalla nascita e sono responsabili del nostro apprendimento, infatti, hanno bisogno di selezionare le informazioni rilevanti tra la massa di dati con cui il cervello viene a contatto: il meccanismo grazie a cui avviene tutto ciò è appunto l’attenzione. La nostra attenzione è selettiva, nel senso che seleziona soltanto le informazioni rilevanti, in quanto il nostro cervello non riesce a gestire più di quattro o cinque serie di informazioni alla volta. Per studiare l’attenzione sono stati messi appunto diversi test, tra cui quello di Dennis Simmons. Si parla poi di intuizione, definita come il complesso di segnali che il nostro cervello invia per farci capire se ci sono dei rischi quando si compie un’azione, o per suggerirci il modo giusto di fare qualcosa, come spiegato dallo psicologo John Bargh. Questo perché la nostra mente immagazzina un’innumerevole quantità di informazioni che poi elabora consentendoci di comportarci in maniera adeguata, cosa che facciamo in modo assolutamente inconscio. A tal proposito, il neuroscienziato Gehrard Roth cita l’attività dei surfisti, che sono capaci in qualche modo di immagazzinare nel cervello tutti i tipi di onde con cui hanno a che fare nel corso della loro attività. Invece, cosa avviene quando dormiamo? Il sonno è un’attività necessaria, in quanto consente alle cellule neuronali di rigenerarsi, ma esistono anche persone in grado di rimanere vigili per un tempo prolungato, come è avvenuto ad un esploratore, David Hempleman-Adams, che però poi rischiò di morire proprio a causa delle scarse funzionalità della mente indotte dalla mancanza di sonno. Carrisi si concentra poi su coloro che nel sonno arrivano anche ad uccidere e racconta la storia di Kenneth Parks, un canadese che, nel 1987, assassinò nel sonno la suocera. L’uomo venne poi assolto perché riconosciuto non cosciente nel momento in cui compì l’assassinio. E’ poi la volta della storia di Natascha Kampusc, ragazzina viennese di dieci anni che scomparve da casa il 2 marzo del 1998, perché rapita da un uomo, Wolfgang Priklopil, che la tenne segregata per ben otto anni in una camera sottostante la sua abitazione. La ragazza, ormai diciottenne, riuscì a fuggire il 23 agosto del 2006. La storia è utile ad illustrare come, in questi casi, la coscienza di sé della vittima venga quasi annullata a causa della paura, come è avvenuto anche nel caso delle tre donne di Cleveland tenute prigioniere per dieci anni da un vicino di casa. Carrisi narra la storia di un uomo che, dopo aver preso in testa un colpo di palla da baseball, è in grado di ricordare tutti i particolari delle giornate che trascorre, come le condizioni meteorologiche, rivelando una memoria pressoché infinita. A chiudere la puntata c’è un’ospite in studio: è Daniela Lucangeli, ordinaria di Psicologia dello Sviluppo all’Università di Padova, che narra del suo incontro col mondo dei misteri che si nascondono nel cervello. La professoressa cerca di rispondere alla domanda di Carrisi: cos’è il sesto senso?



Va in onda questa sera, sabato 29 marzo 2014, una nuova puntata de Il sesto senso, il nuovo programma di Rai Tre condotto dallo scrittore Donato Carrisi. Tra coscienza e incoscienza è il titolo dellappuntamento che andremo a vedere, in cui si cercherà di analizzare la vita segreta della nostra mente che conosciamo ancora molto poco. Si inizierà a parlare della storia di Rudiger Gamm, un calcolatore mentale tedesco che possiede incredibili facoltà di calcolo, seguita da quella di Orlando Serrell, che è capace di ricordare ogni dettaglio di ogni giorno della sua vita. La cosa particolare è che Orlando ricorda tutto ma solo a partire dai dieci anni di età, cioè dal giorno in cui cadde giocando a basket. Altro argomento che verrà trattato è quello del sonno: cosa succede quando dormiamo? Si parlerà dunque di quanto accaduto  a Kenneth Parks, che il 23 maggio del 1987 uccise la suocera e venne poi assolto perché affetto da una forma grave di sonnambulismo.  quindi possibile compiere reati mentre dormiamo? Infine ecco la storia di Natascha Kampusch, una bambina di dieci anni che viene rapita: col suo rapitore, si legge sul sito ufficiale della trasmissione, ha trascorso oltre tremila giorni prima di riuscire a scappare, ma cè chi sostiene di averla vista in compagnia di quelluomo al supermercato o persino in montagna. Secondo la vittimologia, cioè la disciplina che studia la relazione tra vittima e aggressore, la prigionia è soprattutto nella testa di chi viene rapito, una sorta di adattamento a vivere in cattività. Non resta altro che sintonizzarsi su Rai Tre per una nuova puntata de Il sesto senso.

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