Andrea Camilleri sarà ospite questa sera di Che tempo che fa. Lo scrittore, regista e sceneggiatore siciliano, famoso in particolare per aver dato vita al personaggio del commissario Montalbano, è nato a Porto Empedocle nel settembre del 1925, Andrea Camilleri ha compiuto i suoi studi al liceo classico ad Agrigento, diplomandosi senza dare esami a causa della concomitanza coi bombardamenti e in previsione dello sbarco delle forze alleate sull’isola. Iscrittosi alla facoltà di Lettere, nel 1945 entra a far parte del Partito Comunista Italiano, iniziando una lunga militanza. Nel 1949 è stato ammesso all’Accademia di Arte drammatica Silvio d’Amico, concludendo gli studi tre anni dopo. Subito dopo ha iniziato a lavorare in qualità di regista teatrale, dando vita d una lunga e proficua serie di allestimenti, tra i quali molti dei drammi di Pirandello. Allo stesso tempo ha iniziato a collaborare con quotidiani come L’ora di Palemo e L’Italia socialista. Nella sua attività di regista è stato peraltro il primo a portare i drammi di Beckett nel nostro Paese, tra cui Finale di partita, messo in scena al Teatro dei Satiri di Roma nel 1958. Nel 1954 aveva peraltro partecipato a un concorso in Rai, senza però essere assunto in quanto dichiaratamente comunista. Solo qualche anno dopo questo ostacolo sarà rimosso, consentendogli di entrare a far parte dell’emittente pubblica per la quale ha curato in particolare le fiction che hanno avuto come protagonista Ubaldo Lay nei panni del tenente Sheridan e Le inchieste del commissario Maigret, con Gino Cervi nella veste del famoso poliziotto francese. Ha inoltre insegnato al Centro Sperimentale di Cinematografia negli anni dal 1958 al 1970 e diretto la cattedra di regia dell’Accademia Nazionale di Arte Drammatica, a partire dal 1977.
Il suo esordio nella narrativa risale al 1978, con la pubblicazione de Il corso delle cose, senza grandi esiti. Dopo un primo successo con La stagione della caccia, sarà poi La forma dell’acqua a far esplodere il fenomeno Montalbano, il commissario immerso nella realtà della immaginaria cittadina di Vigata dotato di grande acume investigativo. Un successo amplificato dalla fiction che ha fatto dello scrittore siciliano uno dei più famosi in assoluto non solo nella scena letteraria tricolore.
Negli ultimi tempi, lo scrittore di Porto Empedocle ha fatto parlare molto di sé per il suo impegno politico. Ha infatti appoggiato la nascita di una lista per le elezioni europee a supporto della candidatura del leader di Syriza, Alexis Tsipras, alla guida della Commissione Europea. All’inizio di marzo, però, gli scontri avvenuti all’interno del composito fronte italiano che raggruppa tutti coloro che hanno una idea alternativa di Europa, ha raggiunto il suo apice, spingendo Camilleri e Paolo Flores D’Arcais a uscire dal comitato dei garanti della lista, con una lettera indirizzata proprio a Tsipras. Il motivo di questo gesto è da rinvenirsi nella rinuncia a far parte della lista da parte di Antonia Battaglia, uno dei più importanti esponenti di PeaceLink, il contenitore di una lunga serie di associazioni pacifiste del nostro Paese, motivata dalla presenza di due esponenti di Sel. Una scelta criticata con forza dalla Battaglia la quale ha voluto mettere in risalto la lontananza dei suoi principi morali ed etici da quelli degli esponenti di un partito che ha gravi responsabilità sulla questione Ilva. Temi che saranno sicuramente toccati nel corso della chiacchierata con Fabio Fazio, oltre a quelli letterari.