La puntata di martedì 1 aprile di Ballarò (in onda su Rai Tre a partire dalle 21.05), il talk show politico condotto dal Giovanni Floris, comincia con la presentazione degli ospiti della serata: l’economista del Partito Democratico Filippo Taddei, la deputata del Nuovo Centrodestra Nunzia De Girolamo, la deputata di Forza Italia Mariastella Gelmini, Fernando Napolitano presidente di Italian Business & Investment Initiative Youth, Vera Lamonica segretaria confederale CGIL, Elisabetta Rubini, esponente dell’associazione Libertà e Giustizia, leconomista Tito Boeri e Virmn Cusenza, direttore del quotidiano Il Messaggero. Per la sua copertina, Maurizio Crozza si è presentato nei panni di Sergio Marchionne, che ieri ha tenuto a Torino lultima assemblea di Fiat in Italia. Incalzato dalle domande di Andrea Zalone, ha spiegato di aver scelto di avere voluto una sede ad Amsterdam, unaltra a Londra e di star pensando di fare al prossima assemblea a Stoccolma, così Landini se vuole farmi gli scherzi deve stare tutto il giorno in treno, deve fare linter-rail. Poi ha detto di aver abbandonato lItalia perché cè troppa gente che vende macchine, riferendosi al fatto che Renzi ha messo allasta le auto blu. E così Crozza-Marchionne ha cominciato a elencare dei modelli che ha provato a produrre in Italia, ma che non hanno avuto successo a differenza delle automobili degli ex ministri: Ho provato a fare lAlfano Romeo, ma è venuta fuori una macchina banale, senza quid. Abbiamo fatto la Lancia Fornero, che perdeva liquidi dai fanali. Abbiamo fatto la Freemonti, che sembrava un carro funebre. Ho fatto anche la Brunetta cabrio, ma era troppo nervosa, faceva troppo casino. Ho provato a fare anche la Giulietta Amato, ma costava troppo: voleva la pensione anche come macchina. Zalone ha quindi chiesto a Marchionne come mai abbiamo deciso di aprire una nuova fabbrica in Russia. Il finto ad di Fiat ha spiegato che non si è trattato di una sua scelta, ma di una decisione dellOnu, che ha fatto una riunione riguardo le sanzioni da adottare contro la Russia per lannessione della Crimea. Luscita dal G-8, i bombardamenti con le bombe atomiche erano stati giudicati troppo blandi e quindi è scattata la minaccia di Obama: aprire una fabbrica di Fiat Doblò in Russia. La minaccia pare aver sortito effetto: Putin sta pensando di ridarci la Crimea, gli Urali e due inverni di gas gratis: basta che non andiamo a fare la Doblò. Crozza ha quindi smesso i panni dellamministratore delegato di Fiat e ha cominciato a parlare con Floris della riforma del Senato, chiedendosi se lassemblea di Palazzo Madama serva o meno allItalia. Lultima volta che a Roma lhanno abolito sono arrivati i barbari, ha detto il comico, che ha poi stigmatizzato il fatto che per risparmiare al posto dei senatori sono previsti, nella Camera delle autonomie, i consiglieri regionali, che di certo non sono un esempio di parsimonia: come se un dottore in una dieta sostituisse i carboidrati con lo strutto. Infine, dopo aver preso in giro Renzi, ha ironizzato sulla nuova strategia di Berlusconi, che rivolge messaggi ai proprietari di animali. Ha quindi imitato lex Cavaliere in un pseudo-discorso ai cani, a cui in conclusione ha promesso di liberarli dalle loro gabbie, chiedendogli però di ricordarsi di andare poi a liberarlo.Clicca qui per guardare il video della copertina di Crozza.



In studio Elisabetta Rubini critica la riforma del Senato, nei contenuti e nella forma, definendola propagandistica. Taddei difende la scelta, ritenendola un cambiamento epocale per tagliare i costi della politica. La Gelmini fa notare che le proposte del suo partito al fine di tagliare i costi della politica, riducendo i parlamentari e eliminando il bicameralismo perfetto, furono bocciate dal referendum e che oggi la riforma potrebbe passare esclusivamente con i voti di Forza Italia. Nunzia De Girolamo difende le scelte dell’esecutivo e spiega che il taglio dei costi della politica e quindi l’abolizione del Senato è una richiesta pressante dei cittadini, che hanno oltretutto bisogno di un processo legislativo più veloce. La deputata critica Rodotà che fino a poco tempo fa si era battuto per l’abolizione del Senato e ora si mostra fiero oppositore alla riforma. Il secondo tema della serata è la riforma del mercato del lavoro. Fernando Napolitano illustra l’istituzione di borse di studio per i giovani (under 35) che intendono operare nel settore high tech, offrendo loro la possibilità di trascorrere alcuni mesi in California. Si torna all’intervista di Renzi che smentisce i dubbi sulle coperture e spiega che il 20% dei soldi che verranno stanziati in busta paga tornerà all’Erario sotto forma di Iva, rilanciando i consumi e l’economia nel suo insieme. Renzi smentisce le voci circolanti negli ultimi giorni che avevano paventato aumenti di altre tasse. In studio Boeri critica l’iniziativa perchè non andrà a favore degli incapienti (quei lavoratori a basso reddito che non pagano Irpef grazie alle detrazioni da lavoro dipendente e familiari a carico), i più bisognosi di sostegno al reddito. La Gelmini si mostra scettica sulle possibilità di trovare le coperture. Di diverso avviso Taddei che evidenzia il ruolo giocato dai tassi di interesse pagati sul debito pubblico, meno elevati del previsto, e definisce la riforma il più grande piano di riduzione delle imposte a carico dei lavoratori attuato negli ultimi 15 anni. Vera Lamonica critica le coperture e le norme che favoriscono il ricorso ai contratti a tempo determinato, che a suo parere aumenteranno ulteriormente la precarietà. In conclusione è il momento dei sondaggi di Nando Pagnocelli, presidente di Ipsos. La maggioranza degli italiani giudica positivamente la riforma del Senato. I risultati delle elezioni europee, se si votasse oggi, danno in testa il PD con il 33%: a seguire Forza Italia (21,8%), MoVimento 5 Stelle (21%), Lega Nord (5,5%) e Nuovo Centro Destra (4,3%).



Ballarò, streaming puntata 1 aprile La copertina di Crozza precederà anche stasera il dibattito nello studio di Ballarò. Più in basso trovate l’elenco degli ospiti e i temi che tratteranno. Il comico genovese non potrà esimersi dal tornare a parlare di Matteo Renzi, visto che ha presentato la riforma del Senato e che oggi si è recato in visita da Cameron, dopo aver ricevuto a Roma Obama. All’interno del Pd crescono i mal di pancia per come il Premier gestisce il partito e anche questa situazione potrebbe essere stigmatizzata da Crozza. Che potrebbe anche parlare di Berlusconi e Grillo. Fuori dal mondo politico, non è escluso che possa riservare qualche battuta a Marchionne, che ieri ha tenuto l’ultima assemblea di Fiat in Italia. E se poi il comico pensasse a qualcosa di speciale proprio per il 1° aprile? Non ci resta che aspettare, ricordando che la puntata si può seguire in diretta streaming cliccando qui.



Come ogni martedì, la prima serata di Rai Tre, a partire dalle 21.05, è dedicata all’approfondimento politico ed economico diBallarò, il talk show condotto da Giovanni Floris. La puntata odierna, aperta come sempre dalla copertina satirica di Maurizio Crozza, non può che essere dedicata alla nuova sfida di Matteo Renzi: l’abolizione del Senato (così come lo conosciamo), a vantaggio di una meno costosa e più funzionale Camera delle autonomie e delle regioni. L’obbiettivo, sbandierato e condiviso da più parti, è l’abolizione del bicameralismo perfetto al fine di snellire (non solo economicamente) la farraginosa macchina istituzionale. È arrivato ieri, in consiglio dei ministri, il via libera alla riforma, ma ora la partita decisiva il governo (e Renzi) la deve affrontare proprio a Palazzo Madama: l’esecutivo avrà i voti per approvare il testo? E nel frattempo si avvicina sempre più la scadenza gli 80 euro in busta paga sulla quale il premier ha messo in gioco la faccia. Gli ospiti che prenderanno al dibattito questa sera saranno Filippo Taddei, responsabile per l’economia del Partito Democratico, Nunzia De Girolamo (Nuovo Centrodestra), Mariastella Gelmini (Forza Italia), l’imprenditore Fernando Napolitano, Vera Lamonica, segretaria confederale della CGIL, Elisabetta Rubini di Libertà e Giustizia, l’economista Tito Boeri e Virman Cusenza, direttore del Il Messaggero. E non mancherà Nando Pagnoncelli, presidente della Ipsos, che, in vista delle imminenti elezioni europee, esporrà i risultati dei sondaggi condotti in settimana .