Tra gli ospiti della puntata di oggi de Le invasioni barbariche, cè anche Ivan Scalfarotto, sottosegretario per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento del governo presieduto da Matteo Renzi, già noto per le battaglie intraprese ormai da anni in favore dei diritti della comunità Lgbt.Nato a Pescara nellagosto del 1965, Scalfarotto si è trasferito a Foggia alletà di tre anni. La sua carriera politica è iniziata nel 1988, quando è diventato consigliere comunale nelle file dei Verdi. Laureatosi in Giurisprudenza, ha quindi iniziato a girare lItalia per motivi di lavoro, raggiungendo di volta in volta Toscana, Veneto e Lombardia. 



Nel 1996 è diventato noto a livello nazionale per una lettera pubblicata da Repubblica, nella quale esprimeva tutta la sua delusione per i risultati del governo Prodi, molto inferiori alle aspettative. Una lettera intorno alla quale si sono raggrumati i consensi di tante persone anchesse rimaste deluse dal governo ulivista, tanto da spingere i vertici della coalizione di centrosinistra a convocarlo a Palazzo Chigi, per capire le sue motivazioni. 



Nel 2001 ha invece fondato il movimento Adottiamo la Costituzione, vero e proprio bastione, almeno nelle intenzioni, contro i propositi più volte manifestati dal centrodestra per una riforma della carta tesa a conferire più poteri allesecutivo. Quattro anni dopo, appena fondato il primo circolo londinese di Giustizia e Libertà, ha deciso di partecipare alle Primarie dellUnione, la coalizione progressista alla ricerca del leader per le successive elezioni politiche. Pur avendo ottenuto appena lo 0,6%, la sua candidatura ha comunque avuto la funzione di proiettarlo alla ribalta nazionale e di portare alla ribalta le sue idee sulla laicità dello Stato e sui diritti delle minoranze, in particolare degli omosessuali. Scalfarotto, infatti, ormai da tempo propone il matrimonio tra coppie omosessuali e la loro possibilità di adottare figli, che lo hanno spesso messo in contrasto con quella parte del centrosinistra che fa riferimento alla Chiesa cattolica.
Nel corso delle ultime elezioni politiche, svolte nel 2013, è stato candidato dal partito Democratico in Puglia, risultando quindi eletto alla Camera dei Deputati, ove è entrato a far parte della Commissione Giustizia.



Nelle ultime ore si è distinto per la polemica riguardante la partecipazione dellUdc alla coalizione di centrosinistra per le comunali di Foggia. Una posizione dovuta al fatto che le Primarie svoltesi nel centro pugliese, hanno visto la vittoria di Augusto Marasco senza la partecipazione del partito di Casini alla consultazione, ragione che lo spinto a pronunciarsi contro lallagamento della coalizione. In molti hanno naturalmente letto in questa dichiarazione lapertura di un nuovo fronte con quel mondo cattolico che vede lo stesso Scalfarotto come il fumo negli occhi. 

Al riguardo, va ricordato come nel corso della fase che ha preceduto la formazione del nuovo esecutivo guidato da Matteo Renzi, il Nuovo Centro Destra abbia addirittura minacciato il ritiro dalla maggioranza proprio come forma di protesta riguardo alla presenza di Scalfarotto. A guidare il partito sorto dalla scissione di Forza Italia, è stato in particolare Carlo Giovanardi, motivando la sua posizione con la ventilata concessione proprio a Scalfarotto delle deleghe a Pari Opportunità e Tossicodipendenze, ritenuta evidentemente non in linea con le posizioni da sempre espresse dal centrodestra. Una opposizione poi rientrata, anche per il fatto che lo stesso rappresentante democratico è molto apprezzato da una parte del centrodestra.

La sua presenza a Le invasioni barbariche sarà comunque anche una buona occasione per capire meglio le riforme che Matteo Renzi sta portando avanti, in particolare quella del Senato che è stata presentata lunedì.