Per i malati di cioccolismo (la sindrome da dipendenza di cioccolato) la Pasqua è uno dei periodi più cupi dell’anno. Con l’imperversare delle tradizionali uova, le crisi si fanno più acute, la serotonina (l’ormone del piacere), la dopamina e le endorfine, responsabili dell’appetito, giocano tra loro a “uovo ricco mi ci ficco”, provocando delle vere e proprie crisi di dipendenza, significativamente più consistenti nelle femmine che nei maschi. È possibile resistere a simili tentazioni? Siamo sinceri: no, non è possibile. Anzi, il nostro consiglio, da anonimi cioccolisti, è: toglietevi la soddisfazione, almeno una volta nella vita. E la prossima volta, a Pasqua, recatevi senza indugi all’Isola di Pasqua: una vacanza che sa riservare molte sorprese.
Prima sorpresa. L’Isola di Pasqua, per i nativi Rapa Nui, è l’isola più isolata del mondo e raggiungerla dall’Italia non è facile. Non ci sono molti voli, ma i golosi di cioccolato sanno che si può prenotare un volo Campo Dolcino-Cremona-Rapa Nui con una società low cost, la Ali Colomba, che appartiene alla compagnia di bandiera dell’Isola di Pasqua.
Il caratteristico ChocoBoeing della AliColomba, che effettua il collegamento Campo Dolcino-Cremona-Rapa Nui.
Seconda sorpresa. L’Isola di Pasqua, situata nell’Oceano Pacifico meridionale e appartenente al Cile, si chiama così perché a scoprirla è stato un olandese, Jakob Roggeveen, che ivi sbarcò la domenica di Pasqua del 1722. In realtà, le isole sono due, ma la più piccola, scoperta di lunedì, è nascosta proprio dalla più grande (vedi cartina sotto).
L’Isola di Pasqua (a sinistra) e l’Isola di Pasquetta (a destra).
Terza sorpresa. Roggeveen fu subito colpito dalla dolcezza della popolazione locale, che ancora oggi è rimasta intatta e conserva tuttora quei tipici tratti caratteristici che sempre l’hanno contraddistinta nel corso della sua lunga storia.
Coppia di tipici abitanti dell’Isola di Pasqua nei loro costumi tradizionali.
Quarta sorpresa. Intorno all’Isola di Pasqua si trovano fondali marini indimenticabili, caratterizzati da barriere coralline iridescenti e da migliaia di specie marine dai colori sgargianti. Per poter ammirare queste bellezze naturali, senza contaminare il delicato ecosistema marino, è necessario prenotare un’escursione con il RapaBoot, l’inconfondibile sommergibile in dotazione alla Marina Militare dell’Isola di Pasqua.
Il RapaBoot, sommergibile unico al mondo per le sue caratteristiche davvero originali.
Quinta sorpresa. La principale attrattiva dell’isola è senz’altro la presenza dei Moai, gigantesche statue monolitiche ricavate e scavate da un unico blocco di tufo vulcanico. I Moai durante tutto l’anno restano immobili, come pietrificati. Ma nel periodo pasquale, quando l’Isola di Pasqua viene invasa dai cioccolisti, prendono improvvisamente vita e trascorrono giornate assai movimentate (vedi la sequenza di foto qui sotto).
Di buon mattino le famiglie di Moai occupano la spiaggia dimostrando tutta la loro esuberante vivacità…
…instancabili e irrefrenabili restano sulla battigia, giocando e correndo, fino al tramonto…
…e anche dopo il calar del sole la loro sfrenata voglia di ballare, muoversi e divertirsi non conosce pause!
Sesta sorpresa. Del resto, i Moai hanno una lunga e vincente tradizione sportiva alle spalle, come mostra inequivocabilmente la foto storica qui sotto.
La rocciosa Nazionale di calcio dell’Isola di Pasqua, che vinse la RapaNui Cup del 1889 infliggendo una sonora sconfitta alla Nazionale dell’Isola di Pitcairn, che fino a quel momento era sempre stata considerata uno “scoglio insormontabile”.
Settima (e ultima) sorpresa. Sull’Isola di Pasqua operano tra i migliori dentisti al mondo, e a prezzi molto contenuti. I cioccolisti non ne hanno bisogno, visto che il cioccolato fondente fa bene ai denti. Ma noi vi consigliamo una capatina ad Hanga Roa, la capitale, per farvi curare non solo carie o ascessi. Laggiù fanno dei veri capolavori odontotecnici ed eseguono operazioni maxillo-facciali strepitose. Non ci credete? Guardate qui sotto…
Un Moai con un ponte fisso: a risaltare in bella evidenza è l’abilità dei dentisti locali.
Lasciatevi indurre in tentazione. E… buona cioccolata a tutti!