La puntata del 25 aprile del talk show politico di Rai 2 “Virus – Il contagio delle idee”, condotto dal giornalista Nicola Porro, si apre con la presentazione degli ospiti, l’editorialista de “Il Giornale” Vittorio Feltri, lex faccendiere Luigi Bisignani, il deputato del Partito Democratico Matteo Richetti, e Serena Sileoni, vicedirettore dell’Istituto Bruno Leoni. Il tema della puntata è la lotta di Matteo Renzi ai poteri forti. Viene letta la dichiarazione di alcuni giorni fa in cui il premier ha ribadito la necessità di ridurre lo stipendio degli alti magistrati. Dopo un servizio sugli stipendi dei giudici comincia il dibattito in studio. Secondo Bisignani le parole di Renzi sono quelle di chi è impegnato in campagna elettorale, con tanti tweet ma poche azioni, a causa della limitatezza dei poteri del premier. Bisignani paragona Renzi a Berlusconi, sottolineando che l’attuale premier non ha dalla sua la forza mediatica del precedente. Feltri ironizza sui magistrati, che bisogna amare, poiché artefici della nostra libertà, e poi afferma di voler giudicare Renzi sui fatti e non sulle parole. I fatti non danno ragione a Renzi che finora ha fatto poco, riducendo le tasse solo per pochi italiani. Su Berlusconi Feltri afferma che è stato al potere per 20 anni grazie alla sua capacità nel fare le cose. Nel suo nuovo libro “Buoni e cattivi” il giornalista ha dato i voti ad alcuni politici italiani. Renzi ha meritato un 6 per il suo tentativo di cambiare il corso degli eventi, unica soluzione possibile per permettere la sopravvivenza della sinistra italiana. 



Serena Sileoni ammette di aver apprezzato le idee di Renzi ma non le azioni, criticando in particolare il decreto lavoro e le coperture con cui sarà finanziato il bonus Irpef di 80 euro in busta paga. Secondo l’avvocato, Renzi non riuscirà ad abbassare la pressione fiscale, così come non ci sono riusciti i governi precedenti. Feltri chiude il suo intervento affermando che al momento sarebbe prematuro dare un giudizio definitivo sull’operato di Renzi ma che l’inizio non è stato affatto convincente. Richetti difende l’operato di Renzi, sottolineando che c’è stata una riduzione dell’Irap (Imposta Regionale Attività Produttive), passata dal 3,9 al 3,5%. Nel consueto fact-checking si fa il punto sulla situazione del pubblico impiego in Italia. I dati mostrano che nel settore pubblico si assume meno rispetto al settore privato e che al Sud ci sono più dipendenti pubblici, guardando i dati con le giuste proporzioni. Ospite in studio il pensionato Carlo Coco, l’ennesima vittima della burocrazia italiana. L’uomo riceve una pensione di circa 70 euro al mese dall’Olanda, paese in cui ha lavorato 40 anni fa per soli 8 mesi. Il pensionato ha cominciato a riscuotere la pensione con 2 anni di ritardo a causa di un’inadempienza dell’INPS, che ha dimenticato di spedire all’ente olandese un documento necessario per riscuotere l’importo. Dopo aver parlato di burocrazia si passa alle banche, afflitte da una difficile situazione creditoria. Viene mostrato un dato significativo: 457 imprese di grandi dimensioni devono, complessivamente, 20,3 miliardi di euro alle banche.



Si torna a parlare di Renzi. Secondo Bisignani sono necessarie elezioni prima possibile. Richetti ha escluso la possibilità che si voti ad ottobre e ritiene che le attuali difficoltà nel percorso delle riforme siano dovute ai proclami da campagna elettorale di Berlusconi. 

L’argomento successivo è il decreto lavoro, criticato da Serena Sileoni, secondo cui bisognava agire dal lato della domanda. Richetti difende la riforma, che ha cancellato le norme sul numero massimo di proroghe, offrendo la possibilità di lavorare a tempo determinato per 3 anni, con maggiori possibilità che il contratto si trasformi in un indeterminato. Feltri critica l’influenza dei sindacati che hanno creato un clima ostile nei confronti degli imprenditori, costretti ad investire in altri paesi. 

In studio il consigliere comunale romano Gianluigi De Palo, che ha recentemente ammesso di lavorare come cameriere due giorni a settimana per poter pagare il mutuo e sostenere economicamente una famiglia numerosa (moglie più 4 figli). 

Dopo il dibattito politico è il momento dell’arte, con la descrizione del dipinto “La nascita di Venere” di Sandro Botticelli, a cura di Vittorio Sgarbi. Il critico crede che l’opera valga all’incirca 1 miliardo di euro, nonostante sia riprodotta sul retro delle monete da 10 centesimi di euro italiane. 

Il programma si chiude con l’intervista esclusiva al fotografo di fama internazionale Giovanni Gastel.    

Questa sera, venerdì 25 aprile Festa della Liberazione, alle 21.10 su Rai Due va in onda una nuova puntata di Virus – Il contagio delle idee, condotto da Nicola Porro. Il premier Matteo Renzi riuscirà davvero a liberare lItalia dai suoi poteri forti.Banche, sindacati, burocrazia. Dopo il blocco alla camera sul decreto lavoro, il premier sembra abbia già perso la sua prima battaglia contro i sindacati. E gli ostacoli alle riforme annunciate sono ancora tanti, sono gli argomenti che verranno affrontati nel corso della puntata. Parteciperanno al dibattito Vittorio Feltri e Luigi Bisignani entrambi con due nuovi libri in uscita, e in collegamento Matteo Richetti del Partito Democratico. Il Fact-checking settimanale si occuperà di burocrazia, partendo dai luoghi comuni e i cliché che la riguardano, mentre Vittorio Sgarbi terrà una lezione su La nascita di Venere di Botticelli. A fine puntata Nicola Porro intervisterà Giovanni Gastel, uno dei più importanti fotografi di moda del mondo.