Questa sera, su Rai Tre andrà in onda una nuova puntata di Che tempo che fa, il programma di attualità e divulgazione culturale condotto da Fazio Fazio; tra gli ospiti che renderanno ancor più ricco lappuntamento troveremo il registaAntonio Morabito.Natonel 1972 a Carrara, fin da ragazzo Morabito ha ben chiaro in testa cosa vuol fare da grande; infatti dopo aver conseguito il diploma di regia, prosegue la sua esperienza frequentando un master in sceneggiatura al CEEA di Parigi. Antonio Morabito ha realizzato diversi cortometraggi tra cui “Ulna e Ragno” e “Cecilia”. Con questultimo lavoro, ha vinto il secondo premio nel Torino Film Festival nel 1999. Nel 2003 la Pablo ha distribuito un lungometraggio omonimo. In ambiente televisivo ha lavorato per la Rai e per Sky dove ha diretto diversi documentari e format. Per TV3 lemittente catalana ha realizzato il film “Ullals”. Nel 2012 vince al “Sulmona Cinema Film Festival” come migliore regia per “Cosè un Manrico”. 



Il 30 aprile uscirà nelle sale cinematografiche il suo ultimo film “Il venditore di medicine”. Nel cast Isabella Ferrari, Claudio Santamaria, Marco Travaglio ed Evita Ciri. Bruno interpretato da Claudio Santamaria è un informatore che lavora alle dipendenze di unimportante azienda farmaceutica. Da anni, regala a un gruppo di medici viaggi e soldi ottenendo in cambio la loro disponibilità a prescrivere le medicine da lui pubblicizzate ai propri pazienti. La crisi colpisce anche il suo settore e i tagli al personale si fanno sentire. Per tenersi il posto di lavoro Bruno cerca di corrompere anche un celebre oncologo, ma il medico è restio ad accettare lofferta perché ha già accettato la proposta vantaggiosa della concorrenza. Per Bruno la situazione si fa difficile anche in ambito familiare, soprattutto quando la moglie gli chiede di volere un figlio. In un momento di difficoltà, linformatore tirerà fuori un lato della sua personalità che gli farà commettere delle cose senza alcuna remora.



Antonio Morabito per scrivere il film è partito da unesperienza personale, infatti con la malattia di suo padre ha dovuto frequentare diversi ospedali e venire a contatto con medici, e strutture ospedaliere. La pellicola non vuole puntare il dito inquisitore su nessuno, non vuole essere uninchiesta, ma vuole interessarsi a una tematica, molto attuale. Da parte del regista cè un po di paura, poiché visto il tema spinoso che il film tratta non sa come la critica lo possa accogliere e nemmeno vuole che diventi un caso mediatico e venga sottoposto a censura. Comunque se il buongiorno si vede dal mattino, già dalle prime riprese ci sono state proteste da parte di case farmaceutiche e medici. Non solo, il film è stato costruito prendendo le informazioni da rappresentanti farmaceutici e medici che hanno voluto sfogarsi, ma mantenere lanonimato per non rischiare di perdere il posto di lavoro. 



La presenza di Marco Travaglio desta un po’ di curiosità, siamo abituati a vederlo presente nelle trasmissioni di Santoro ed è un po’ difficile immaginarlo attore. Tutto è iniziato per gioco tra lui e il regista, ora fa parte del cast e, come ha rilasciato in un’intervista, il vicedirettore de Il Fatto Quotidiano spera che la sua presenza possa suscitare curiosità, spingendo al cinema più pubblico possibile.