Domenica 27 aprile su Rai Uno è andato in onda il film tv “Non avere paura – Un’amicizia con Papa Wojtyla”. La storia inizia nel 1981; Lino Zani (Giorgio Pasotti), maestro di sci ed esperto alpinista, parla con una ragazza, Angela (Claudia Pandolfi), avvocato (che si trova sull’Adamello per una breve vacanza), del suo sogno, quello di voler scalare l’Himalaya. Quando rientrano nel rifugio estivo, gestito dallo stesso Lino assieme alla sua famiglia assistono dalla televisione all’attentato al Papa Karol Wojtyla (Aleksei Guskov). Qualche giorno dopo Angela, in procinto di ritornare a Milano, chiede a Lino di seguirla; quest’ultimo, a malincuore, rifiuta, perché non se la sente di abbandonare la sua amata montagna. Lo ritroviamo mesi dopo mentre si offre di accompagnare un gruppo di persone, tra le quali è presente un prete, Don Stanislao (Ugo Dighero) al suo rifugio. Don Stanislao, parlando con la Signora Zani le spiega che sull’Adamello arriverà il Papa, in compagnia di un suo amico, il Presidente della Repubblica Sandro Pertini (Giuseppe Cederna). Durante un’esercitazione di scalata, Lino assiste all’arrivo dell’elicottero con il Papa e Pertini. Il Santo Padre riesce subito a trasmettere la sua umanità ai membri della famiglia; un episodio che colpisce Lino è il fatto che suo padre, notoriamente taciturno e introverso, chiede di essere confessato. Durante un pranzo nel rifugio Pertini manifesta al Papa il desiderio di divulgare la loro presenza nel luogo, inizialmente mantenuta segreta per volere dei servizi di sicurezza. Una piccola folla, compresi diversi giornalisti, saputo della presenza del Papa, inizia a radunarsi al di fuori del rifugio. Durante una passeggiata in montagna, Lino confida a Wojtyla il desiderio di scalare l’Everest, per vedere cosa c’è oltre. Il Papa chiede al ragazzo se è un credente: “non lo so”, è la risposta di Lino, che poi chiede a sua volta al Papa il motivo della visita. “Per abbandonare le certezze e poi cercare le risposte” dice Wojtyla.Dopo la partenza di Sua Santità Lino sviluppa le foto fatte negli ultimi giorni e viene avvicinato da un giornalista che si offre di aiutarlo a realizzare il suo sogno di scalare l’Everest. Tornato nel rifugio svela alla madre che gli sono stati offerti 300 milioni di lire per le foto con il Papa; parte dei soldi potrebbe essere utilizzata per operare il padre a una spalla e, nel contempo, sostituirlo nella gestione del rifugio. Al termine della conversazione confessa di avere già accettato e di doversi recare a Milano il giorno successivo per ritirare l’assegno. Ma Lino, invece di andare a Milano, si reca a Roma per incontrare il Papa e mostrare a quest’ultimo le foto, mostrando tutta la sua indecisione se accettare o meno. Il Papa decide di nominarlo “Apostolo delle Montagne”, dicendogli di portare una croce in tutte le montagne che scalerà negli anni a venire. Trascorrono 5 anni; ritroviamo Angela con Lino, mentre gli confessa di essersi sposata e di avere due figli. In una scena successiva Angela bacia Lino dicendo di voler lasciare suo marito perché non è felice,  ma a Lino viene data la possibilità di salire in cima all’Everest e lascia la donna solo per salire sulla sua montagna. Durante la scalata Lino precipita in un crepaccio rimediando miracolosamente solo qualche ferita e cavandosela con qualche frattura. Durante un nuovo incontro con il Papa a Roma dice a quest’ultimo di aver deluso Angela solo per il suo orgoglio. Wojtyla gli risponde che arrivare in vetta è difficile ma che è ancora più difficile tornare indietro. Successivamente Lino chiede ad Angela di andare a vivere con lui e di volere da lei un figlio suo. Ritroviamo il Papa in montagna in compagnia di Lino; da questo incontro si viene a conoscenza che il ragazzo sta per diventare padre di una bambina, perché Angela è incinta. Conferma di essere disposto a rinunciare alla sua passione per l’alpinismo pur di diventare padre. Trascorrono altri 7 anni quando, durante la festa di compleanno della figlia di Lino, gli amici propongono a Lino una spedizione sul Monte Everest che viene accettata immediatamente. In un altro incontro in altura con il Papa Lino chiede di essere confessato, perché non si sente in grado di mantenere la promessa fatta alla moglie di rinunciare alle scalate; nello stesso momento il Papa confessa a Lino di avere il Parkinson, dicendo che il corpo diventerà la sua prigione, ma che essendo cristiano sarà libero anche con la croce che dovrà portare; chiede al ragazzo di promettergli di tornare su quelle cime quando lui non potrà più farlo. Solo a pochi giorni dall’inizio della spedizione Lino confessa ad Angela di dover partire. Siamo nell’autunno del 1996 quando Lino arriva con i compagni al Campo 3, e viene scelto dal capo della spedizione Paul per raggiungere con lui la vetta. A un certo punto i due si perdono di vista e a notte fonda Lino trova Paul in fondo a un crepaccio, mezzo congelato; tornati al campo decide che è il caso di tornare indietro, rinunciando al suo sogno. Raggiunto il rifugio scopre che Angela se ne è andata. Nella scena successiva ritroviamo Lino con il Papa, ormai segnato dalla malattia. Trascorrono altri mesi; mentre guida, Lino ha un incidente con un camion mentre apprende alla radio che il Papa è in gravi condizioni. Lino sopravvive, e si risveglia in ospedale, e lì riceve la notizia della morte del Santo Padre. Il film termina con Lino e Angela al funerale del Papa, e, poco dopo, mentre accompagna in montagna sua figlia.



Della canonizzazione di Giovanni Paolo II, Rai 1 trasmette il film tv “Non avere paura-Un’amicizia con Papa Wojtyla”, che racconta la storia di un “uomo” che amava la montagna e che ogni estate approfittava delle vacanze per salire in vetta alle cime più alte accanto all’amico Lino Zani (clicca qui per scoprire chi è), amico d’avventura e non solo, che ha scritto un meraviglioso libro su di lui, raccontando aspetti inediti di un uomo che amava la natura e gli altri uomini e che ha preso a cuore la sua “investitura” datagli dallo stesso Dio in cui in un certo senso si avvicinava arrivando in cima a quelle montagne che tanto amava. Una storia di due uomini, di amicizie straordinarie e di legami profondi che ci terrà compagnia in una serata che ricorderemo per sempre. Oltre alle anticipazioni che trovate più in basso, grazie a una clip possiamo vedere alcune delle scene più belle del film in cui Giorgio Pasotti sarà appunto Lino e  Aleksei Guskov sarà il Papa. 



Tutto pronto per la messa in onda questa sera del film per la tv “Non avere paura-Un’amicizia con Papa Wojtyla” nel giorno della canonizzazione di Giovanni Paolo II. Più in basso trovate le anticipazioni sulla trama di questa pellicola con Giorgio Pasotti, mentre cliccando qui potrete vedere il video del promo: una storia vera che promette di farci conoscere un lato meno conosciuto di questo grande Papa.

Un modo diverso di raccontare il nostro Giovanni Paolo II, Papa e Santo. Proprio in occasione della canonizzazione del Papa polacco e di Giovanni XXIII, questa sera Rai 1 manderà in onda “Non avere paura-Un’amicizia con Papa Wojtyla”. Secondo il direttore di Rai Fiction Tinni Andreatta, “non si tratta della classica biografia ma un modo diverso di raccontare Giovanni Paolo II” ispirandosi al libro di Lino Zani “Era santo, era uomo” (ed Mondadori). Nel cast troveremo Giorgio Pasotti (nei panni di Zani), Aleksei Guskov (in quelli del Papa), insieme a Claudia Pandolfi e Katia Ricciarelli. Al centro del film tv c’è la lunga amicizia che ha legato Wojtyla a Zani per oltre vent’anni nata proprio sui campi da sci, sull’Adamello dove il Papa passava le sue vacanze estive. Giorgio Pasotti darà vita a  “un personaggio semplice ma che si porta dietro sogni di conquistare le vette più alte del mondo. E’ stato una sfida affrontarlo, interpretarlo, imparare a stare in questo posto diverso ed estraniato, trovando la montagna il posto più naturale in cui dover stare”. Accanto a lui ci sarà Claudia Pandolfi nei panni di Angela: proprio con lei Lino proverà una simpatia che diventerà amore, sono destinati a stare insieme e forse lo capiscono sin da subito. Giuseppe Cederna sarà Sandro Pertini che all’epoca aveva 80 anni o poco più e “accompagnò Papa Woytila a sciare, una bella storia, una storia di amicizia tra un Papa e un uomo di montagna, un Papa e il presidente della Repubblica italiana, erano sinceramente amici”. Lo stesso attore Guskov che da il volto al Santo Padre conferma questa amicizia la stessa nata tra lui e Cederna sul set. E non può mancare il backstage!



Questa sera, domenica 27 aprile 2014, in occasione della canonizzazione di Giovanni Paolo II, su Rai 1 va in onda il film tv “Non avere paura – Un’amicizia con Papa Wojtyla”, dedicato alla passione di Giovanni Paolo II per la montagna e all’amicizia con il maestro di sci Lino Zani. Diretto da Andrea Porporati, il film è ispirato al romanzo “Era santo, era uomo” scritto da Zani. I protagonisti sono Aleksei Guskov che interpreta Papa Wojtyla e Giorgio Pasotti nei panni di Lino Zani. Nel cast anche Claudia Pandolfi che impersona Angela, la donna che sarà l’amore della vita di Lino, Giuseppe Cederna nel ruolo di Sandro Pertini, e Katia Ricciarelli. “Quando ho letto il bel libro di Lino Zani ‘Era santo, era uomo’ ho provato subito la sensazione di scoprire il racconto di un’esperienza eccezionale. Il libro inizia con il racconto dell’eccezionale visita di un Papa a uno sperduto e inaccessibile rifugio sul ghiacciaio dell’Adamello… Sara` un incontro che cambiera` la vita a Zani, iniziando un’amicizia filiale, con Karol Wojtyla, che e` durata fino alla morte di quest’ultimo e ancora prosegue attraverso le memorie e le pagine di questo libro”, ha detto il regista Andrea Porporati.

Ecco la trama di “Non avere paura – Un’amicizia con Papa Wojtyla”. Nel 1981, la famiglia del giovane maestro di sci Lino Zani, che gestisce un rifugio alpino tra le vette dell’Adamello, riceve la visita di Giovanni Paolo II, reduce dell’attentato in Piazza San Pietro. Insieme al Papa arriva anche il Presidente della Repubblica italiana, Sandro Pertini. La visita, che doveva rimanere segreta e privata per volere dei servizi di sicurezza, diviene presto un’occasione di incontro con gli abitanti della montagna. Lino viene scelto per accompagnare il Papa nelle sue discese. Lino è cresciuto sopra i tremila metri e la montagna è parte sua personalità. Nonostante la giovane età Lino ha già conosciuto il grande amore della sua vita: Angela, una ragazza di città venuta a passare una vacanza tra le vette innevate. La ragazza gli ha chiesto di andare con lei, ma Lino non se l’è sentita di scegliere fra Angela e la montagna. Ed è a Papa Wojtyla che Lino confessa la sua inquietudine che lo spinge ad andare oltre. Il suo sogno è salire in cima alll’Everest. Il Papa lo ascolta e si affeziona a questo ragazzo che, senza nemmeno saperlo, cerca l’Assoluto.

Quando la vacanza finisce, Lino regala al Papa delle foto scattate sull’Adamello: questo semplice gesto suggella la loro amicizia. Il pontefice regala a Lino una piccola croce e lo prega, una volta che sia arrivato in cima alla sua montagna, di piantarla per lui. Lino diventa così, per il Pontefice, il Nostro Apostolo delle Montagne. Intanto il suo amore per Angela non viene mai meno, nonostante le difficoltà. Nel tentativo di arrivate in cima all’Everest, Lino ha un grave incidente, che quasi lo uccide, in un crepaccio profondissimo. Lino sente che, in qualche modo, il suo amico Papa lo ha “salvato”. Per oltre 20 anni Lino accompagnerà il Papa su per le montagne, fino a quando Wojtyla non sarà costretto a interrompere le sue visite. Il giorno del funerale di Giovanni Paolo II, Lino Zani sarà in Piazza San Pietro insieme ad Angela, per rendere l’estremo saluto al suo grande amico.