Cè anche Tomaso Montanari tra gli ospiti della puntata di Che tempo che fa in onda oggi. Docente universitario, Montanari è anche uno scrittore di importanti volumi sulla storia dellarte. nato il 15 ottobre 1971 a Firenze e ha seguito un cursus studiorum di tipo umanistico: ha preso il diploma al liceo classico Dante a Firenze nel 1989, per poi entrare nella Scuola Superiore Normale di Pisa, dove si è laureato in Lettere Moderne a pieni voti e con Lode. Il titolo della sua discussione era Le collezioni romane di Cristina di Svezia e del Cardinale Azzolino. Ha poi proseguito la carriera universitaria sempre all’interno della Normale di Pisa, accedendo tramite concorso al Corso Triennale di perfezionamento Storia della critica d’arte. Ha concluso brillantemente anche questa parte della sua formazione con la tesi Alle origini della storiografia berniniana, discussa in presenza di personalità eccellenti nel campo dell’arte come Francis Haskell, Paola Barocchi e Jennifer Montagu. Ha ottenuto in questo modo il diploma di perfezionamento, che equivale a un dottorato di ricerca, in Discipline storico artistiche.



Negli anni successivi ha invece intrapreso la carriera di ricercatore universitario, sempre all’interno della Scuola Normale di Pisa, prima ricevendo un assegno di ricerca e poi un posto per quattro anni. Tra il 2000 e il 2004 ha svolto l’incarico di ricercatore di ruolo di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, nella facoltà di Conservazione dei Beni Culturali. Il suo primo incarico come docente risale invece al 2004, quando è stato nominato professore associato all’Università Tor Vergata di Roma, assegnato alla Facoltà di Lettere e Filosofia. Nel 2008 infine si è trasferito all’Università Federico II di Napoli, dove insegna attualmente. Oltre alla sua carriera accademica, il nome di Montanari si legga alla sua prolifera attività di saggista: ha infatti pubblicato numerosi scritti, circa una settantina, sulla storia dell’arte. Ciò che più lo interessa è l’arte romana, il mecenatismo, e ultimamente ha scritto numerosi studi sull’opera di Gian Lorenzo Bernini. Infatti, è stato lui l’ideatore e curatore della mostra che si è tenuta a Palazzo Barberini a Roma nel 2007 su Bernini, dal titolo Bernini pittore, e successivamente ha curato anche, nel 2009 a Firenze, I marmi vivi. Bernini e la nascita del ritratto barocco.



Nel 2012 è stato insignito del premio Giorgio Bassani, che viene conferito dall’associazione culturale Italia Nostra ogni due anni a personaggi che si sono distinti per la conservazione e tutela del patrimonio culturale nazionale. Nel 2013 invece il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli ha conferito l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica. Sempre nel 2013, il Ministro per la Cultura Massimo Bray lo ha nominato all’interno della commissione per la riforma del Ministero dei Beni Culturali. Attualmente tiene una rubrica e scrive sul suo blog de Il Fatto Quotidiano, mentre in precedenza collaborava con il Corriere Fiorentino, versione locale del Corriere della Sera.

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