Donato Carrisi apre questa puntata de Il sesto senso raccontando la storia di un tranquillo agente di commercio che, proprio prima del matrimonio della figlia, rimane bloccato all’interno di un ascensore per diverso tempo. L’uomo, una volta liberato, aggredisce coloro che lo hanno salvato, lasciando tutti a bocca aperta. Dopo alcune indagini, la moglie scopre che il marito non è nuovo a tali intemperanze, tanto da aver accumulato alcuni precedenti penali. Nonostante l’iniziale diagnosi di schizofrenia, si scopre in seguito che questi comportamenti hanno luogo soltanto quando all’uomo manca il cibo. Dunque, si chiede lo scrittore, qual è l’influenza del cibo sulla nostra mente e sulla nostra vita? Il conduttore comincia a sviscerare l’argomento cercando di vedere meglio come funzionano il piacere legato al cibo e il gusto.Carrisi parla di Antonio Rangel, che a Pasadena ha un laboratorio di studi di Neuroeconomia, nel quale effettua degli esperimenti per capire come alcuni fattori, come ad esempio il prezzo dei cibi, possano influenzare i nostri gusti e i nostri acquisti. Anche gli acquisti possono essere infatti influenzati da meccanismi inconsci.Aldo Fasolo, che insegna Biologia dello Sviluppo all’Università di Torino, aiuta il conduttore ad approfondire meglio il rapporto tra cibo e mente, chiamando in causa l’influenza dei sensi, i sistemi affettivi di memoria, e il differenziamento delle forme alimentari. Il professore introduce una distinzione tra sapore e gusto, in quanto il secondo è un meccanismo più complesso, che chiama in causa anche l’olfatto e tutta una serie di altri sistemi. Carrisi e il professor Fasolo si lanciano in un esperimento, che consiste nel far provare a due persone, bendate e col naso tappato, dei cibi, per dimostrare come anche la vista e l’olfatto abbiano una fondamentale importanza nella determinazione nel gusto, e come la capacità di determinare i gusti dei diversi alimenti senza l’aiuto degli altri sensi vari da persona a persona. Secondo alcuni studiosi, lo stomaco rappresenta un secondo cervello: tra questi il professor Michael Gershon della Columbia University. Lungo le pareti intestinali ci sono circa 200 milioni di neuroni, che prendono parte alla digestione, apportando parecchia energia nervosa. Cervello e stomaco si assomigliano parecchio, e si suppone che l’evoluzione abbia fatto sì che lo stomaco diventasse un secondo cervello per rendere più efficiente il funzionamento del nostro organismo. Addirittura, si sostiene che sia stata proprio l’efficienza dello stomaco a rendere possibile l’evoluzione del cervello e, secondo Gershon sarebbe lo stomaco a dominare sul cervello. L’inconscio è localizzato nella nostra pancia? Secondo Gershon la pancia manda al cervello dei segnali inconsci, che influenzano il modo in cui il cervello guarda al mondo, e le nostre sensazioni inconsce. Alcuni studiosi si sono interrogati sul fatto che cervello e stomaco condividano certe malattie, ipotizzando anche che, alcune patologie come il Parkinson, abbiano origine proprio dal secondo cervello. Partendo da tale idea, Michel Neunlist, dell’Università di Nantes, ha ipotizzato che con una biopsia dei tessuti dello stomaco si possano avere informazioni anche sui neuroni cerebrali, idea che si è rivelata molto valida, nel caso delle persone affette dal morbo di Parkinson. Rimane da verificare l’efficacia di tale sistema anche per altri tipi di malattie. La parola passa poi al dottor Bo Zhi Yun, inventore dell’agopuntura addominale, che pare essere efficace anche nella cura della depressione e di altre patologie.Carrisi parla poi dell’anoressia, patologia che nasce da un’errata percezione di sé. Per molti, però, l’anoressia si è trasformata in uno stile di vita, come nel caso del movimento pro-anoressia, presente su Internet attraverso diversi siti che inneggiano alla magrezza al limite dell’umano, manipolando le ragazze che li visitano anche attraverso la pubblicazione di immagini false, in cui i corpi delle modelle che appaiono vengono ritoccati al computer e resi ancora più magri di quello che sono, per fornire dei modelli in cui le giovani possano identificarsi. Tra i servizi offerti da tali siti ci sono addirittura dei consigli su come evitare di mangiare senza farsi scoprire, Tra le ragazze che li frequentano, sono molte quelle che, però, decidono di sottrarsi alle lusinghe della magrezza eccessiva. Al Sesto senso, poi, si parla di cannibali, e del mostro di Milwauchee, Jeffrey Dahmer, che tra il 1978 e il 1991 si macchiò di ben diciassette omicidi, mangiando anche il cuore di alcune delle vittime. Per gli psichiatri, tale comportamento troverebbe le sue radici nella solitudine e nel senso di abbandono, e pare che il caso di Jeffrey Dahmer non faccia eccezione: il serial killer, infatti, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, effettuava sul cranio delle proprie vittime degli esperimenti servendosi di alcune sostanze, non con l’intento di ucciderle, ma allo scopo di lobotomizzarle: ciò che Dahmer cercava era un amico, anche se senza coscienza. Questa è la chiave utilizzata per spiegare anche il furto di manichini che il serial killer mise in atto nel 1982 ai danni di un grande magazzino, e gli atti di cannibalismo: mangiando le proprie vittime, infatti, Dahmer sperava di tenere con sé quelli che, nelle sue intenzioni, dovevano essere per lui degli amici. C’è anche, però, chi il cannibalismo lo ha praticato per necessità, come Roberto Canessa e Fernando Parrado, due dei superstiti dell’aereo sul quale viaggiavano una squadra di rugby e alcuni dei loro familiari che, il 13 ottobre del 1972, si schiantò sulle Ande. Furono proprio Parrado e Canessa, grazie ai quali i tutti i superstiti vennero messi in salvo, a lanciare l’idea di cibarsi della carne dei compagni, per poter sopravvivere.



E tutto pronto per lultima attesa puntata de Il sesto senso, il programma condotto dallo scrittore Donato Carrisi su Rai Tre e visibile anche in diretta streaming. Come sono collegati cervello e pancia? Perché alcuni sapori ci piacciono e altri invece ci disgustano? Assaggiamo il cibo solo con la bocca o è anche il cervello a determinare i nostri gusti? A tutte queste domande si tenterà di rispondere in questo ultimo appuntamento, cercando di capire se esiste effettivamente un legame tra cervello e stomaco. Oltre a parlare di adolescenza e anoressia, il programma arriverà a sondare i lati più oscuri della mente, cioè quando la perversione o la fame, portati alle sue estreme conseguenze, possono addirittura trasformarsi in cannibalismo. Si ripercorrerà dunque la storia di Jeffrey Dahmer, il cannibale di Milwaukee, uno dei serial killer più efferati della storia. Anche questa puntata è visibile come sempre in diretta televisiva o in diretta streaming video cliccando su questo link



Finisce questa sera, su Rai Tre alle ore 21.30, il viaggio in compagnia de Il Sesto senso, e Donato Carrisi, alla scoperta delle incredibili risorse del cervello umano. Il sito ufficiale del fortunato e scientifico format annuncia che questa sesta e ultima puntata sarà straordinaria e avrà come tema centrale la connessione tra cervello e pancia: Perché alcuni sapori ci piacciono e altri invece ci disgustano? Assaggiamo il cibo solo con la bocca o è anche il cervello a determinare i nostri gusti? Esiste, eccome, un legame tra cervello e stomaco ancora tutto da indagare e scoprire, ed è proprio questo lobbiettivo prefissato da Il Sesto Senso. Alcuni scienziati sostengono infatti che questi due organi siano in una continua e virtuosa comunicazione e che alcune, malattie solitamente associate al cervello come Parkinson, Alzheimer e depressione si possano, in realtà, curare a partire dallo studio del nostro stomaco. Mens sana in corpore sano e, come diceva Feuerbach, siamo quello che mangiamo. Il rapporto con il cibo è fondamentale e determinante per la nostra salute. Nel corso della serata troveremo dunque uninchiesta che avrò come protagonista gli adolescenti, che si lasciano erroneamente influenzare da modelli sbagliati e da una finta (e completamente sballata) equivalenza tra magrezza e salute, che poi purtroppo sfocia nella piaga dellanoressia. La deriva più estrema della nostra mente, al contrario, è il cannibalismo, uno dei più sconvolgenti tabù umani. A tal proposito, Donato Carrisi rispolvererà la storia di  Jeffrey Dahmer, il cannibale di Milwaukee, uno dei serial killer più efferati della storia, responsabile dellomicidio di diciassette ragazzi. In merito, impossibile non parlare anche del disastro aereo delle Ande, del 1972: quel terribile incidente provocò la morte di 29;  i sedici sopravvissuti, abbandonati tra le montagne innevate per più di due mesi, furono costretti a mangiarli. Non resta altro che sintonizzarsi su Rai Tre per lultima puntata de Il sesto senso.