Il suo primo film da regista si intitolava Tutti contro tutti, e a me era piaciuto davvero. Il professionista in questione è niente popò di meno che lattore teatrale e televisivo Rolando Ravello che, anche stavolta, ha proprio fatto centro. Questa sua opera seconda, infatti, mi ha addirittura colpita più della precedente. Ti ricordi di me? è una delle commedie romantiche italiane più belle che io abbia mai visto da un po di tempo a questa parte. Perché fa ridere, e fa commuovere. Ma, più di ogni altra cosa, ci fa immedesimare. Con Ambra Angiolini e il bel Edoardo Leo, la sinossi è più difficile da narrare che da apprezzare perché, credetemi, è bellissima ma complessa.



Lui cleptomane, lei narcolettica. Il loro cupido è la terapeuta, alla quale entrambi decidono di far affidamento per riuscire una volta per tutte a combattere le ansie che li caratterizzano. E così galeotta fu la sessione di gruppo. Tra un corteggiamento di troppo, un regalo (rubato) e una crisi di memoria, i nostri due protagonisti riusciranno incredibilmente a piacersi, ad amarsi e – nonostante il finale aperto lasci spazio alla nostra brillante immaginazione e non ce ne sveli i dettagli – anche a costruirsi una famiglia.



Con la partecipazione divertente e brillante di Paolo Calabresi, Susy Laude ed Ennio Fantastichini, Ti ricordi di me? ha lincredibile capacità di metterti in gioco. Perché i personaggi della vita vissuta, di ogni nostra quotidianità, ci son dentro proprio tutti. Impossibile non pensare, infatti, che ciò che stiamo vedendo sullo schermo non sia, simpaticamente, anche un poco una comica farsa di ogni nostro istante. Simpaticamente, ripeto. Proprio perché lunica cosa che non perdi mai, dai titoli di testa a quelli di coda, è il sorriso sulle labbra. Sceneggiatura firmata da Paolo Genovese ed Edoardo Falcone, con laiuto importante di Edoardo Leo, solo complimenti anche alla fotografia, fantastica, diretta dal professionista Vittorio Omodei Zorini, capace di far risaltare colori ed emozioni in ogni minuto di sequenza.



Ti ricordi di me? è una bellissima favola moderna in cui aver voglia di vivere. Con tanto di Principessa, Principe, Mangiafuoco e Fata Turchina un po atipici. Un mondo che sarebbe bello esistesse, racconta Ravello, regista (e stavolta soltanto tale) del film. Tuttavia non è stato semplice accettare fosse proprio questa la sua seconda opera di lungometraggio, perché inizialmente non sapevo che fare. Desideravo il mio secondo film fosse esattamente mio, scritto e diretto solo da me. Daltra parte, però, mi affascinava molto lidea di potermi mettere alla prova grazie alla sceneggiatura di un altro.

E, checche se ne dica, solo complimenti a lui e a tutto il cast. Il risultato è davvero interessante, capacissimo di giocare sulle corde emozionali di ciascuno, caratterizzato da una storia assolutamente lontana dalla banalità, dalla volgarità e dall’apatia. Un’Ambra Angiolini come sempre fantastica, nel suo splendore di donna e madre, così come, stavolta, anche nei panni di una ragazza giovane che con la vita deve ancora un po’ prenderci la mano. Un sorprendente Leo, più maturo – sia fisicamente che dal punto di vista recitativo -, molto migliorato da come i meno recenti prodotti cinematografici ce lo facevano, invece, ricordare.

Un film adatto a tutti, e davvero ben fatto. Roba che, ancora, a pensar di averlo visto oggi, mi fa sorridere ed emozionare. “Avete presente il secondo album, quello più difficile nella vita di un artista? Ricordate Caparezza? Ecco cosa è stato Ti ricordi di me?, per me”, conclude Rolando Ravello. Ma, non temete. Tranquillizzo lui e voi. Niente paura. Solo buona visione.