E’ andata in onda ieri sera, domenica 6 aprile, una nuova puntata de “La Gabbia”, condotta come sempre da Gianluigi Paragone su La7. Danno il via alle danze i giornalisti Giuseppe Cruciani e Angela Azzaro, con il primo che definisce una vera e propria buffonata l’arresto dei secessionisti del Veneto. Anche la Azzaro si dice d’accordo, spiegando che queste forme di proteste civili devono essere assolutamente ascoltate. Collegamento in diretta con Padova dove cè la moglie di Chiavegato che lamenta il fatto di non aver ancora potuto vedere il marito in carcere. Cruciani sottolinea come a suo giudizio alcune punti del movimento secessionista siano condivisibili per una variazione istituzionale in alcune zone del Paese (clicca qui per vedere il video). Arriva il momento dellintervento di Carcalo Pravettoni che segna linizio vero e proprio della trasmissione. Viene mandato in onda un servizio in cui si cerca di raccontare la situazione in Veneto prima e dopo gli arresti, mentre in studio fanno il loro ingresso altri due ospiti: il rappresentante del Partito Democratico Emanuele Fiano e la rappresentante di Forza Italia Elisabetta Gardini. Gardini si dice convinta che la situazione sia molto difficile in Veneto e come ci sia effettivamente bisogno di un cambio verso lautonomia. Pronta la replica da parte di Cruciani che ricorda alla Gardini come il Veneto sia una regione amministrata da tantissimi anni dalla propria coalizione e come non abbiano fatto niente per migliorare la situazione. Fiano cerca di rimarcare come lattuale Governo presieduto da Matteo Renzi stia incominciando a fare le cose che anche i cittadini del Veneto stanno chiedendo come ad esempio labrogazione del Senato. Poi viene mandato un video nel quale viene intervistata Valentina Vezzali, la campionessa di scherma che è stata eletta nel corso delle ultime elezioni politiche e che sta palesando un elevato numero di assenze in Parlamento. La donna si giustifica evidenziando come per lei ci sia stati tanti impegni come la maternità e di cure mediche verso i propri figli. Altro servizio nel quale si fa presente come lo Stato stia dando dei contributi alle aziende che delocalizzano allestero. In realtà nel corso del servizio viene rimarcato dal Ministero che si tratta non di delocalizzazione bensì di processo di internazionalizzazione. Nello studio si aggiungono altri due ospiti che sono Vittorio Sgarbi ed il giornalista Walter Passerini. Azzaro rimarca come nel caso in cui fosse effettivamente così ossia con aziende che percepiscono denaro per delocalizzare, sarebbe un qualcosa di estremamente grave. Fiano a tal proposito promette uninterrogazione parlamentare per il giorno seguente.



Sgarbi esprime il suo giudizio sul Governo Renzi sottolineando come il Premier abbia presentato una lista di Ministri che a detta del critico d’arte, sono una sorta di camerieri di Renzi giacchè non lo contraddicono mai. Passerini pone l’accento sulle problematiche del mondo del lavoro, evidenziando come a suo dire il numero di disoccupati sia ben superiore ai 3 milioni e mezzo che vengono indicati dalle stime e come nonostante questo non viene visto come un priorità in quanto c’è una classe dirigente che mira soprattutto alla conservazione del proprio status quo. Fiano dietro alle tante proteste delle persone presenti in studio ed in collegamento da Padova, sottolinea come siano legittime in virtù di quanto accaduto negli ultimi anni in Italia ma allo stesso tempo sottolinea come il Governo Renzi stia cercando di cambiare le cose. L’Azzaro rimarca invece come in Italia uno dei problemi è che la finanza negli ultimi venti anni ha preso un ruolo troppo importante nell’economia italiana. Si passa a parlare del caso dell’azienda Micron con la Ministro Guidi che ha invitato i dipendenti a seguire quanto richiesto dalla proprietà con un trasferimento all’estero. Uno dei ricercatori di questa azienda presenti in studio trova assolutamente deprimente il fatto che un Ministro invita dei lavoratori ad andare all’estero. Un successivo servizio parla dei soldi pubblici che sono stati dati alla Fiat ed a tutto il suo indotto con Marchionne che smentisce tale testi ma sembra proprio che sia così. Un altro servizio invece si occupa della campagna elettorale che sta portando avanti il Movimento Cinque Stelle ed in particolar modo Beppe Grillo che attacca duramente Matteo Renzi dicendosi certo di poter vincere le elezioni europee. A tal proposito in studio viene mostrato un cartello nel quale vengono messi a confronti i sondaggi sulle intenzioni di voto di diverse agenzie che danno tutte in testa il Pd con una percentuale che varia da un minimo dl 31,0% fino ad un massimo del 34,8% con al secondo posto il M5S con una percentuale tra il 20,0% ed il 24,3% mentre Forza Italia oscilla tra il 16,9% ed il 21,5%.



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