Lunedì 7 aprile è andata in onda la prima puntata della nuova stagione di Report. La prima inchiesta del programma di Milena Gabanelli è stata dedicata alla qualità del caffè servito nei bar di tutta Italia. Come spesso succede il servizio ha diviso in due il pubblico da casa che ha commentato in diretta sulla pagina ufficiale di Facebook del programma: Qualcuno ha interesse a far vedere alcune cose. A me personalmente interessa quello che hanno detto i sanitari intervistati nella trasmissione e cioè: il caffè anche fatto senza eseguire la pulizia del filtro ogni volta non è nocivo, Quante baggianate in questo servizio… e “Gli italiani, a loro insaputa, bevono un caffè di bassa qualità? Ma perché, chi mandano a berlo al posto loro? Davvero non sappiamo distinguere tra un caffè buono e uno no? Abbiamo bisogno degli esperti per decidere del nostro gusto?, scrivono i più critici. Altri hanno apprezzato molto il valore dell’inchiesta: Lo dicevo io che è sempre più difficile trovare un buon caffè in giro, ma allora diciamolo che quello di casa propria è sempre il migliore!, Grande puntata, evidenzia la scarsa professionalità di moti baristi e Ho imparato diverse cose sul caffè… e altro! Grazie come sempre, Milena, di esserci!. C’è anche chi difende la categoria dei baristi: Ci sono baristi improvvisati ma ci sono anche ottimi professionisti che sanno fare il proprio mestiere ottima inchiesta tocca al cliente capire.



Nella prima puntata della nuova stagione di Report, la prima inchiesta introdotta da Milena Gabanelli è quella intitolata Espresso nel caffè, condotta da Bernardo Iovene al fine di capire cosa beviamo quando, in un bar, chiediamo un espresso. Le prospettive non paiono essere buone, in quanto la maggior parte dei baristi, dal Nord al Sud dell’Italia non attua il purge, l’operazione richiesta per avere acqua pulita ogni volta che si fa un caffè. I sospetti paiono essere confermati anche da Dario Ciarlantini, trainer per baristi e socio SCAE, che racconta di come gli apprendisti che frequentano i suoi corsi sembrino non conoscere tale pratica. Una maggiore sicurezza circa la pulizia del caffè che beviamo può esserci nel caso delle macchine a leva, ma purtroppo, negli altri casi, che sono la maggioranza, acqua e filtro non sono puliti. Gabriele Squintali, Responsabile per Igiene e Alimenti Emilia Romagna, a cui Iovene sottopone un campione di acqua prelevato da un autogrill, risponde però che la situazione vigente nei bar non comporta un rischio sanitario. Non la pensa così Matteo Russo, responsabile di ricerca al San Raffaele Pisana, che sostiene che, tali residui, a contatto con le alte temperature liberino sostanze cancerogene. L’inviato arriva poi alla Kimbo, dove Carmine Capitanio, trainer della Kimbo, mostra come si dovrebbe fare correttamente l’espresso. Inoltre, anche la campana del macinino andrebbe ben pulita.Il caffè, poi, andrebbe macinato all’istante nei bar, perché altrimenti va incontro alla perdita del suo aroma. Ugo Barbi, il responsabile per il Lazio dell’Associazione Italiana dei Baristi, spiega come dovrebbe essere fatto il caffè, e quali sono le spie che segnalano che è ben fatto. Ma anche questo, solitamente incaricato di insegnare ai baristi il modo giusto di operare, non rispetta le indicazioni che lui stesso tramanda a chi vuole imparare. Le torrefazioni, poi, più che farsi concorrenza sulla qualità del caffè, se la fanno sui servizi accessori, mettendo a disposizione dei bar le macchine per il caffè, la loro manutenzione, le tazzine, e addirittura le ristrutturazioni dei bar e fanno anche dei prestiti. Alessandro Tocco, capo della Squadra Mobile di Caserta, stigmatizza tali comportamenti, dicendo anche che sono diverse le indagini in corso. Eppure, chi non si adegua, è praticamente tagliato fuori, e chi sceglie di recedere dal contratto stipulato con la torrefazione, è tenuto a restituire tutto ciò che ha ricevuto.La qualità dei caffè utilizzati dai bar per l’espresso, spesso, è tutt’altro che ottimale, come dimostra il giro che l’inviato ha compiuto con alcuni assaggiatori professionisti per i bar di tutta la penisola. Infatti, molte torrefazioni fanno ampio uso della qualità robusta, molto meno costosa rispetto a quella arabica, riconoscibile dai sentori di terra, se proviene dall’Africa, o da un odore di legno, se arriva dal Vietnam. Ebbene, molti dei caffè assaggiati sanno di rancido, oppure di legno, o addirittura di gomma bruciata. Altri sono poi i problemi riguardanti le capsule per il caffè, che non vengono quasi mai riciclate. Anche le capsule, a contatto con l’acqua calda, rilascia sostanze cancerogene, come viene spiegato dalla consulente Anna Facchini. Milena Gabanelli introduce poi un servizio che riguarda Flavio Tosi, attuale sindaco di Verona. La questione ruota attorno alle presunte irregolarità con cui verrebbero assegnati gli appalti nella città veneta: infatti, secondo una persona, l’assegnazione degli appalti sarebbe manipolata, perché Tosi sarebbe ricattato per via di un filmato compromettente. La cosa viene segnalata alla redazione della trasmissione, e Sigfrido Ranucci, coautore di Report, incontra la persona che dice di avere il filmato, Sergio Borsato, cantante con simpatie leghiste, che chiede a Ranucci anche dei soldi in cambio del video incriminato. Il denaro servirebbe per convincere Massimo Giacobbo, l’uomo che ha girato il video, a collaborare e a concedere il filmato. In realtà, però, i due hanno lo scopo di tendere una trappola a Ranucci: questi, infatti, hanno precedentemente avvisato Tosi che Report stava conducendo un’inchiesta sull’assegnazione degli appalti e sul video hard che avrebbe per protagonista il sindaco di Verona, e così si recano all’incontro, in maniera tale che Giacobbo possa girare un filmato dell’incontro con una telecamera nascosta. Tale filmato viene consegnato a Tosi, che lo porta alla Procura. Anche Ranucci,però, ha filmato tutto, ma le sue riprese non vengono prese in considerazione. In una parte del filmato girata da Ranucci, Borsato dice di sapere come girerebbero gli appalti a Verona, parlando anche del coinvolgimento della Siram, azienda francese specializzata in appalti ospedalieri ,e di Stefania Villanova, dirigente della sanità veneta. In pratica, la Villanova avrebbe preso tangenti dalla Siram, e non solo. A quanto pare, comunque, il video compromettente esiste davvero, come spiega un ex dirigente della Lega, che sostiene di averlo visto. Si parla poi della fondazione di Tosi, e del fatto che, per la raccolta di consensi, il primo cittadino di Verona si sia appoggiato a Stanislao Zurlo, presidente della provincia crotonese già rinviato a giudizio per accordi elettorali con Raffaele Vrenna, imprenditore bordeline che farebbe da mediatore tra la criminalità e le istituzioni pubbliche. Un imprenditore, poi, racconta che sarebbe la famiglia Giardino, costruttori di origini calabresi i cui membri hanno alle spalle alcuni reati, ad avere in pugno il controllo degli appalti. I Giardino, secondo quanto riferisce un collaboratore di giustizia, erano presenti anche alle cene preelettorali per raccogliere fondi per Marco Giorlo, assessore di Tosi.



Ha presto il via ieri sera, lunedì 7 aprile 2014, la nuova stagione di Report. Tante le inchieste lanciate dalla giornalista Milena Gabanelli, tornata alla guida del celebre programma di Rai Tre. Tra queste, anche una sul caffè di bassa qualità, sempre più comune nei bar italiani visto che i torrefattori fanno spesso abuso della robusta, cioè una qualità che costa la metà di quella arabica. Ma di certo è stata più interessante la parte dedicata a Flavio Tosi, sindaco di Verona, dato che si parla di un presunto ricatto nei suoi confronti. Clicca qui per il video della puntata.

Questa sera, lunedì 7 aprile, alle 21.05 su Rai Tre va in onda un nuovo appuntamento con “Report“, il programma di Milena Gabanelli. La prima puntata della nuova stagione sarà dedicata al caffè. Gli italiani non sanno di bere un caffè di bassa qualità. I torrefattori fanno spesso abuso della robusta: una qualità che costa la metà di quella arabica e ha aromi legnosi, se proviene dal Vietnam, e di terra se di origine Africana. Durante la puntata interverranno i rappresentanti di grandi aziende, come Lavazza, Kimbo e Illy. Bernardo Iovene, insieme con gli assaggiatori autorizzati dellAssociazione europea dei caffè speciali SCAE, ha girato per alcuni bar italiani per valutare il caffè in tazza. La puntata si conclude con unanalisi delle capsule: oltre a inquinare lambiente con plastica e alluminio creano anche danno alla salute. Report tratterà anche il caso del sindaco di Verona Flavio Tosi, che ha preventivamente querelato Sigfrido Ranucci, inviato della trasmissione, accusandolo di voler costruire prove false contro lamministrazione veronese. Quali sono i contenuti dell’inchiesta che Tosi ha cercato di bloccare con una denuncia preventiva?