La puntata del 1 maggio di “Servizio Pubblico”, il talk show di approfondimento politico di La7, condotto da Michele Santoro, si intitola ” qui la peste”, parafrasando le frasi di Beppe Grillo che in un recente comizio ha definito peste rossa la sinistra e i sindacati. Nella puntata di oggi si parlerà del ruolo dei sindacati nel salvataggio delle aziende (in particolare delle acciaierie Lucchini di Piombino) e della valorizzazione dei beni culturali. Ospiti della puntata il Segretario nazionale della FIOM-CGIL Maurizio Landini, leconomista e accademico Luigi Zingales, il critico darte e giornalista Philippe Daverio e il filosofo ed ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari. Nell’anteprima Michele Santoro commenta le parole di Grillo, definendo i sindacati uno strumento importante per mantenere la democrazia, ma auspicandone un cambio di rotta. Il giornalista ha commentato anche la vicenda degli applausi rivolti dai componenti del Sap agli agenti condannati per l’omicidio di Federico Aldrovandi, chiedendosi come possano i poliziotti autori del discusso gesto garantire il rispetto della legge. Il dibattito comincia parlando di precarietà, fenomeno molto diffuso anche nel settore della tutela dei beni culturali. Landini denuncia la situazione, parlando di precarietà e sfruttamento ai massimi storici, fenomeno causato anche dalla scarsa adesione dei lavoratori ai sindacati. Landini fa autocritica, imputando la scarsa adesione a un’azione poco incisiva dei sindacati. Secondo Zingales il vero problema dell’Italia è la scarsa propensione al cambiamento e l’unica maniera per aumentare la produttività delle aziende italiane, inferiore rispetto a quella delle migliori economie europee, è aumentare la flessibilità. Per Landini c’è già troppa flessibilità ed è ora che a pagare siano gli imprenditori che si sono arricchiti negli ultimi anni, trasferendo le imprese all’estero. Il monologo di Marco Travaglio è dedicato alla legge sulla par condicio, che dovrebbe garantire pari visibilità a tutti i candidati. Travaglio denuncia la sovraesposizione di Renzi (il giornalista si chiede se a breve parteciperà anche a MasterChef) e Berlusconi (la par condicio non lo riguarda visto che è incandidabile) e ha parlato dell’unico caso di candidato censurato, quello di Ivano Marescotti, candidato alle prossime elezioni europee con la lista di sinistra L’altra Europa con Tsipras che è stato vittima di un taglio nella fiction “Una buona stagione”, nella puntata di martedì 22 aprile.
Il dibattito riparte dalla vicenda dell’acciaieria di Piombino, spenta a partire dal 24 aprile. Secondo Zingales l’acciaio dovrebbe essere prodotto nei paesi in via di sviluppo, con costi del lavoro meno elevati, mentre in Italia i lavoratori meno qualificati dovrebbero essere riqualificati ed occuparsi di lavori con maggior utilizzo di competenze specialistiche. Lo stato non dovrebbe mantenere in vita aziende inefficienti con il solo scopo di salvaguardare i posti di lavoro. Secondo Landini la produzione di acciaio è importante per ogni paese e il problema dell’Italia è l’assenza di una vera e propria politica industriale.Il dibattito si sposta poi sulla tutela dei beni culturali, con particolare attenzione alla vicenda del sito di Pompei, in condizioni di pieno degrado. Secondo Daverio il sistema Italia nel suo complesso non funziona bene. Il critico d’arte evidenzia la scarsa attenzione dello stato italiano (con una spesa pari ad un quarto di quella tedesca e ad un terzo di quella francese) e paragona strutture perfettamente funzionanti come il Louvre di Parigi e alcuni musei di Firenze che hanno una media di visitatori di poco superiore ai 30. A causa della scarsa competenza degli europarlamentari italiani il nostro paese non riesce a sfruttare le sue immense risorse storiche, artistiche e paesaggistiche.Zingales critica la decisione del Governo che ha stanziato 270 milioni per salvare le acciaierie di Piombino e rileva che quei fondi, investiti nella cultura, ad esempio per riqualificare gli scavi di Pompei, avrebbero creato molti posti di lavoro in più, in maniera duratura. Landini non crede che lo sviluppo di acciaierie e del sistema turistico siano in contraddizione. Daverio risponde facendo notare che le acciaierie Piombino hanno compromesso lo sviluppo turistico della zona, con la perdita di tanti potenziali posti di lavoro. Landini conferma la sua idea e ribadisce che sviluppo industriale e turistico non sono in competizione tra loro, purché vengano utilizzate tecnologie poco impattanti. La puntata si chiude con le vignette di Vauro.
Giovedì si rinnova l’appuntamento con Servizio Pubblico, il programma di Michele Santoro che va in onda in prima serata in diretta su La 7 anche in questa serata del Primo Maggio. La puntata di questa sera dal titolo qui la peste! avrà come ospiti il segretario nazionale della Fiom Maurizio Landini, leconomista Luigi Zingalesi, il critico darte Philippe Daverio e il filosofo Massimo Cacciari. Temi centrali della serata, manco a dirlo, saranno il lavoro e crisi economica con la disoccupazione sempre più elevata e Matteo Renzi pronto alla rivoluzione chiamata Jobs act. Quale può essere il punto di forza per il nostro Paese ancora tra le dodici potenze economiche del mondo? Tutti coloro che non potranno o vorranno vedere la puntata in tv potranno farlo in streaming dalle 21.10 con La7 live streaming raggiungibile cliccando qui
E tutto pronto per una nuova puntata di Servizio Pubblico, il programma di Michele Santoro in onda questa sera, giovedì 1 maggio, alle 21.10 su La7. “E qui la peste!”, è il titolo scelto per il nuovo appuntamento a cui parteciperanno come ospiti il segretario nazionale della Fiom Maurizio Landini, leconomista Luigi Zingales, il critico darte Philippe Daverio e il filosofo Massimo Cacciari. Tante le persone che, in attesa dellinizio, si sono fatte sentire sul profilo Facebook della trasmissione: “Modernizziamo Servizio Pubblico! Invitate la gente normale a parlare e i politici come pubblico! Imparerebbero qualcosa”, scrive ad esempio un utente. “Dagli ospiti si capisce che sarà una puntata in tono minore aggiunge una ragazza – Cacciari e Daverio poi contribuiranno al nulla di ben 2 ore”. “A me va bene tutto! ma ‘sto Cacciari proprio no! Possibile che sia sempre in TV? Non ha altro da fare?, si legge ancora tra i commenti. “Santoro ha perso la testa sostiene un altro – organizza una puntata per sostenere Renzi, risuscitando il disperso Landini dopo la sua conversione renziana!”.
Il prime time di La7 festeggia la festa dei lavoratori con la regolare messa in onda (a partire dalle 21.10) di una nuova puntata di Servizio pubblico, il programma di approfondimento politico ed economico condotto da Michele Santoro. Il talk show, ponendo il focus dellattenzione sulle elezioni europee fissate (in Italia) a domenica 25 maggio, passerà ai raggi x il famigerato Jobs Act di Matteo Renzi: la riforma del mercato del lavoro annunciata dal presidente del consiglio come una vera e propria rivoluzione – che ben farebbe sperare per il futuro del Paese e delle nuove generazioni – si inceppa alla prova dei fatti. I dati italiani sulla disoccupazione rimangono altissimi e allarmanti, soprattutto in ottica giovanile (42,7%). Mentre la Cina – secondo una ricerca condotta dal Financial Times – sarebbe ormai prossima a superare gli Usa, diventando così la prima economia mondiale, lItalia è ancora ancora nella top 12 delle economie mondiali, ma occupa ormai lundicesima posizione. Ogni giorno le nostre aziende chiudono i battenti e in molti (Lega Nord e Movimento 5 stelle su tutti) puntano il dito contro leuro e lEuropa, additata come il male alla base della congiuntura economica che sta soffocando milioni di italiani. Ospiti della serata, intitolata qui la peste!, saranno (oltre ovviamente allimmancabile Marco Travaglio) il segretario nazionale della Fiom Maurizio Landini, leconomista Luigi Zingales, il critico darte Philippe Daverio e il filosofo Massimo Cacciari. A chiudere lappuntamento troveremo come sempre lironia delle vignette satiriche di Vauro Senesi.