Pippo Baudo farà parte della giuria di Si può fare, il nuovo programma condotto da Carlo Conti su Rai 1, in compagnia di Amanda Lear e Jury Chechi. Nato a Militello in Val di Catania, nel giugno del 1936, figlio di un avvocato e di una casalinga, Baudo ha iniziato intrattenendo il pubblico del Cine Teatro Tempio. Dopo essersi diplomato al classico, ha poi conseguito la laurea in Legge a Catania, decidendo però di dedicarsi anima e corpo allo spettacolo e mettendo il titolo di studio in un cassetto. La sua prima apparizione televisiva è avvenuta nel 1959, quando ha partecipato con l’Orchestra Moonlight, in cui militava, al programma La conchiglia d’oro, condotto da Enzo Tortora. Dopo aver condotto alcune trasmissioni minori e il Festival di Napoli all’inizio degli anni ’60, la vera svolta della sua carriera ha avuto luogo nel 1966, quando una fortunata coincidenza ha obbligato la Rai a trasmettere Settevoci, programma da lui condotto e giudicato erroneamente non proponibile sul piccolo schermo in un primo momento. Lo straripante successo della trasmissione ha quindi sancito la sua prima grande popolarità, mai più scomparsa in seguito. Nel 1968 ha condotto per la prima volta sulle tavole del Teatro Ariston il Festival di Sanremo oltre a Un disco per l’estate.



Il decennio successivo ha quindi consolidato il suo successo, con la conduzione di Canzonissima e la partecipazione a Senza rete, trasformandolo in una delle icone televisive soprattutto per quanto concerne la programmazione rivolta alle famiglie. Il suo stile tradizionale, attento agli equilibri della trasmissione e alieno da sorprese in grado di stravolgere il tranquillo copione predisposto per lui dagli autori, ne ha fatto uno dei conduttori di punta della televisione italiana, al pari di figure come Corrado, Mike Bongiorno ed Enzo Tortora. Anche gli anni ’80 hanno visto Pippo Baudo protagonista nella conduzione di spettacoli poi etichettati come nazionalpopolari, a partire da Fantastico.



Una definizione, quella di nazionalpopolare, che è stata peraltro alla base della polemica con l’allora presidente della Rai, il socialista Enrico Manca, all’origine del passaggio del conduttore siciliano a Fininvest, seguito da roventi polemiche per le cifre che sono state alla base dell’operazione. Un passaggio però molto deludente, tanto da spingere Baudo a rescindere presto il contratto, previo pagamento di una penale, per tornare alla casa madre, poi nuovamente abbandonata nel 1997, per una avventura conclusa stavolta nelle aule di tribunale, a causa di una accusa di concussione condivisa con Rosanna Lambertucci e Mara Venier, per le telepromozioni delle sue trasmissioni, con una condanna di un anno e nove mesi, tramite patteggiamento.



Dopo il suo secondo ritorno in Rai, avvenuto stavolta su Rai Tre con “Giorno dopo giorno” (1999), ha continuato a caratterizzare i palinsesti pubblici con la sua presenza rassicurante sino a “Il viaggio”, andato in onda nel 2012-13. Per quanto concerne la sua vita privata, è stato sposato con Angela Lippi, da cui ha avuto la figlia Tiziana. Ha anche un altro figlio, Alessandro, nato da un legame con Mirella Adinolfi e riconosciuto nel 1996. Dopo alcune lunghe relazioni con Alida Chelli e Adriana Russo, ha sposato nel 1986 la famosa cantante lirica Katia Ricciarelli, da cui si è separato diciotto anni dopo.