Tra gli ospiti della puntata di Amici 13 in onda stasera cè anche Massimo Ranieri, un artista a 360 gradi che con le proprie performance ha ammaliato diverse generazioni. Massimo Ranieri, nome darte di Giovanni Calone, è nato il 3 maggio 1951 a Napoli in una famiglia molto numerosa: è il quinto di otto figli di una famiglia del quartiere popolare di Santa Lucia. Giovanni fin da piccolo è costretto a lavorare per aiutare il bilancio familiare facendo diversi lavori come il commesso, il barista e tanti altri simili. Ranieri racconta di come lui avesse una voce che veniva molto apprezzata dai turisti che visitavano la città di Napoli con i compagni di scuola che praticamente lo costringevano a esibirsi per guadagnarsi una parte delle mance che davano loro quanti si rallegravano nel sentirlo cantare. La svolta arriva nel 1964, quando un discografico lo sentì cantare in un bar e avendo immediatamente intuito le sue grandi capacità gli offrì un contratto per la pubblicazione di un disco. Ranieri non poté rifiutare, anche perché gli venne dato un anticipo di ben 200 mila lire, ossia una somma che nella propria famiglia non si era praticamente mai vista.
Nel 1966 fa il passo decisivo verso il successo ottenendo a soli 15 anni un importante contratto discografico che lo porterà a esibirsi a quella edizione della trasmissione Scala Reale con il pezzo La vita è una cosa meravigliosa. Nel 1967 si impone nel Cantagiro, mentre nel 1969 è già tempo di esordire a Sanremo con la canzone Quando lamore diventa poesia in coppia con unaltra grande cantante italiana come Orietta Berti. Nello stesso anno si presenta al Cantagiro con la canzone Rose rosse che inizialmente non verrà del tutto capita, ma in seguito otterrà un successo su scala mondiale. Nel 1970 viene prodotto il suo primo album intitolato Massimo Ranieri nel quale è presente anche unaltra straordinaria canzone, Se bruciasse la città.
Nel 1969 fa anche il suo esordio come attore, venendo inserito nel cast del film Metello, diretto dal celeberrimo regista Mauro Bolognini. Nel 1971 dopo unintensa esperienza nel mondo del cinema e soprattutto dopo aver avuto la fortuna di recitare accanto a una star di livello mondiale come Anna Magnani, decide di incidere il suo primo album dal vivo in lingua partenopea intitolato O surdato nnammurato. Nel 1972 si presenta a Canzonissima vincendo quella edizione con il pezzo Erba di casa mia. Nel corso degli anni Settanta la sua produzione musicale si moltiplica mentre nel 1979 è straordinario protagonista insieme a Renato Pozzetto ed Edwige Fenech del film commedia La patata bollente.
Negli anni Ottanta dedica tantissimo spazio al mondo del cinema e del teatro per poi nel 1988 fare un ritorno eccezionale alla sua prima passione con la vittoriosa partecipazione dal Festival di Sanremo con il pezzo Perdere l’amore. L’anno seguente conduce sulla prima rete Rai la trasmissione Fantastico della quale ne firma anche la sigla. Nel corso degli anni Novanta torna al Festival di Sanremo, sperimentando nuove melodie ma tuttavia senza ripetere l’incredibile successo ottenuto con Perdere l’amore. Escono a cavallo della fine degli anni Novanta e l’inizio dei Duemila alcuni album tra cui segnaliamo Canto perché non so nuotare.. da 40 anni, con cui nel 2006 celebra i 40 anni di carriera. Dal 2010 è protagonista di quattro celebri sceneggiati che cura per Rai Uno e in particolare Filumena Marturano, Napoli Milionaria, Questi fantasmi e Sabato, domenica e venerdì.