Richard Stark. Questo lo pseudonimo – uno dei tanti, a dire il vero – di Donald E. Westlake, celebre scrittore statunitense famoso per aver dato alla luce la figura di Parker, abile rapinatore dalla ferrea morale. Il bad boy ebbe sin da subito un grande successo letterario (24 libri dedicati a lui pubblicati dal 1962 a oggi) e tanto bastò ad attirare lattenzione di qualche produttore cinematografico. Westlake non concesse mai i diritti della propria creatura, ma, di fatto, sia Point Blank (1967) che Payback (1999, con Mel Gibson) si ispirano indirettamente a Parker. Ma è nel 2014 che avviene la svolta: morto Westlake, il regista Taylor Hackford può finalmente sfruttare appieno la figura di Parker, dandogli le granitiche fattezze di Jason Statham e piazzandone il nome nel titolo del suo ultimo film.

Parker, quindi, primo film ufficiale dedicato allomonimo rapinatore, è tratto dal romanzo di Westlake Flashfire, ed è una storia di azione, vendetta e un pizzico di ironia. Lironia è volontaria, perché il protagonista, oltre a essere grosso, arrabbiato e misterioso, è anche dotato di una buona dose di umorismo, il che non guasta mai; ma spesso capita di sorridere di fronte a certe scelte di sceneggiatura discutibili, come quella di rendere Parker un superuomo insensibile al dolore, nonché capace di sopravvivere a un proiettile sparato a meno di un metro di distanza (nessun colpo di scena: accade tutto nei primi dieci minuti di film). Dallaltro lato abbiamo i cattivi di turno, così impacciati nel tentativo di risultare realmente pericolosi da risultare quasi simpatici.

La trama è piuttosto classica e lineare: Parker partecipa a una rapina, viene tradito dai suoi compagni, e giura di vendicarsi, non prima di aver stretto un sodalizio professionale con Leslie, interpretata da Jennifer Lopez. Volendo cercare il pelo nelluovo, loriginalità del film sta proprio nella figura di Leslie, agente immobiliare quarantenne alla disperata ricerca di soldi e amore (per usare un eufemismo). Potete immaginare quale sia la sua reazione quando, nella soleggiata Palm Beach, si trova faccia a faccia con il ricco e statuario Parker/Statham!

Purtroppo per lei, il nostro antieroe non è James Bond, e al gioco della seduzione preferisce un po’ di sano menar le mani. De gustibus, ma se Sean Connery o Daniel Craig riuscivano a passare da una scena erotico/sentimentale a una d’azione con una certa facilità, lo stesso non si può dire per il buon Statham. Stando così le cose, meglio non chiedere al film un grande approfondimento sentimentale, e godersi i frequenti momenti d’azione: quelli, almeno, sono fatti bene.

In conclusione, Parker può vantare scenografie di un certo impatto, dall’Ohio alla Florida; una classica trama da revenge movie dal fascino sempreverde e un protagonista forte, impetuoso e violento quanto basta. Certo, dal regista dal regista de L’avvocato del Diavolo ci si sarebbe potuti aspettare qualcosa in più, ma, in fin dei conti, il film mantiene ciò che promette: sangue e muscoli.