Crozza nel Paese delle Meraviglie si apre con le note di Fra Martino Campanaro, con un testo dedicato a Franantonio Genovese. Crozza dedica il primo monologo al caso Genovese, sostenendo che ormai, tanta è la gente in Parlamento che viene arrestata, si può sentire l’eco quando qualcuno parla. Dopo dell’Utri tutti vorrebbero trovare un porto sicuro come Beirut, e anche lo stesso Genovese ci scherza su. Crozza dice che con questo caso ormai il sistema alberghiero libanese è andato in crisi. Si resta sul tema arresto, parlando della necessità, per Crozza insensata, di autorizzare il procedimento. Per il conduttore basterebbe che siano parlamentari per arrestarli. L’immunità parlamentare che oggi in tanti usano come scudo, fu ideata per la libertà di pensiero, e non di certo per restare fuori di prigione per ogni malefatta commessa. Ormai questi casi giudiziari sono diventati come un eterno giallo a puntate, solo che nei libri di commissario ce n’è uno solo, mentre nel nostro caso ne abbiamo a bizzeffe. Oggi ne hanno nominato uno nuovo, Cantone, e se anche questi dovesse fallire, dice Crozza, non ci resterà altro che affidarci a Ginko. Si passa poi a parlare di Expo, che per Crozza diventa “Expocalypse Now”. Ecco dunque il gran ritorno di Bobo Maroni, uno dei suoi personaggi più amati. Con lui arrivano Bossi, nell’insolita veste della signora in giallo e Salvini. La campagna di quest’ultimo contro l’euro però pare non dare gli effetti sperati, e così ne vengono proposte altre, tra cui l’insolita “Basta Lega”. Impossibile non gettare in mezzo Berlusconi, che ha addirittura parlato di Bergoglio, dicendo che anche lui avrebbe fatto il Papa in questa maniera. Crozza cambia voce e parla come il pontefice, chiedendo gentilmente di non costringerlo a commentare questa frase assurda, dal momento che si potrebbe scoprire un lato di sé poco noto. Una delle notizie più assurde della settimana è quella dell’invito accettato da Grillo a Porta a Porta. Per Crozza è come se il Che andasse a una serata all’Hollywood di Milano. Beppe però ha anche lanciato una sorta di concorso, offrendo una cena a casa sua ai primi 100 che sarebbero risultati più attivi. Crozza lo paragona al capo di Scientology. Renzi fa la sua ennesima comparsa, sempre più bambino e idiota, e stasera si è fatto accompagnare da Riformino, il piccolo pupazzo che ricorda tanto un muppet. Improvvisamente viene tirato in ballo il Fatto Quotidiano. Renzi si raggela e incupisce. Parte la musica di Schindler’s List e diventa chiarissimo il rapporto a dir poco teso tra la testata e il Premier. Viene poi organizzato uno speciale faccia a faccia tra Grillo e Renzi. Beppe inizia fin da subito a urlare contro Matteo, dicendogli che ormai è morto, e che anzi è uno zombie. Addirittura invece di mostrare la carta d’identità espone la lapide. Renzi invece sottolinea i modi autoritari e dittatoriali di Grillo, dicendo che dopo la prima e seconda Repubblica si è tornati al terzo Reich. Parte poi una musica nota, si tratta di Beat it di Jackson, sulla quale però loro due cantano “Gufi”. Si riprende l’argomento Expo, soltanto citato a inizio puntata, e si lascia la parola a Fuffas, l’architetto che nulla sa e nulla sa fare, e ovviamente stasera non si smentisce affatto. Non ha la più pallida idea di cosa sia l’Expo, e inizia a mostrare alcuni progetti irrealizzabili che spaccia per suoi. Il più bello è di certo quello delle abitazioni all’interno dei piloni della Salerno-Reggio Calabria. Zalone osa chiedergli come possa la gente entrare in casa, al che lui risponde che basta avere un amico disposto a tamponare un’auto, in modo tale da creare un ingorgo e consentire all’inquilino di calarsi in casa propria dal cavalcavia. L’ultima parte del programma è ormai di diritto appartenente a Razzi. Ormai il più celebre e noto personaggio di Crozza. Il primo argomento trattato con lui è il calcio, ma per assurdo Razzi riesce a non sapere nulla neanche di questo. Tra poco più di un mese ci saranno i Mondiali in Brasile e Zalone si preoccupa dell’immagine dell’Italia in seguito ai fatti avvenuti lo scorso 3 maggio in Coppa Italia. Per la precisione Zalone chiede se l’immagina italiana non possa essere prostrata ormai, ma Razzi non crede affatto, ma si capisce subito che ha capito si trattasse di prostata. Ormai tutto il web parla di Conchita Wurst e non ci si poteva esimere. Il cognome e il fatto che la cantante sia transessuale lasciano libero spazio ai doppi sensi. In particolare viene usato quello sui wurstel. Razzi lo fa sotto i baffi finti che tendono a staccarsi. Zalone invece fa sentire qualche risatina in lontananza ogni tanto. Stasera però si è raggiunto un nuovo livello, istigando alla risata incontrollabile perfino il cameraman, che non si trattiene e fa muovere l’inquadratura. L’ignoranza del senatore non ha pari, ma dice che la cultura è bella. Per dimostrarlo dice d’avere un libro, ma che in fondo il film era meglio. L’ultima battuta è su Warhol, che Razzi rinomina Endi Wallera.
Manca ormai pochissimo allinizio di una nuova puntata Crozza nel Paese delle Meraviglie 2014. Il live show di Maurizio Crozza torna in onda questa sera su La7 a partire dalle 21.10. Insieme ad Andrea Zalone, sua immancabile e vitale spalle per i siparietti e gli sketch comici, il comico genovese darà vita alle sue irresistibili imitazioni strappando sicure risate al pubblico in studio e a casa. Al centro della serata troveremo sempre i nostri politici, troppo spesso protagonisti in negativo della cronaca italiana. Ma in questi giorni a tenere banco sono state le rivelazioni dellex ministro del Tesoro americano Timothy Geithner e il caratterista non potrà certo che commentarer a suo modo il complotto che Silvio Berlusconi avrebbe subito nellautunno del 2011. Spazio, poi ai classici Matteo Renzi e Beppe Grillo, altri cavalli di battaglia di Crozza. Tutti coloro che vogliono seguire la puntata e vogliono farlo da pc o dispotivi mobili possono farlo in streaming dalle 21.10 con La7 live streaming raggiungibile cliccando qui
La prima serata del venerdì di La7 è sinonimo di Crozza nel Paese delle Meraviglie 2014. Lo spettacolo live del comico genovese che analizza, con le pungenti lenti della satira, le vicende politiche italiane, torna in onda questa sera a partire dalle 21.10. Il one man show dedicherà come sempre ampio spazio ai fatti più salienti della settimana e questi giorni sono stati dominati dalla rivelazioni choc di Timothy Geithner: lex segretario del Tesoro del governo americano (in carica dal 2009 al 2013), nel libro Stress Test, ha raccontato come nellautunno 2011 incontrò funzionari europei che gli fecero pressioni per far cadere il governo Berlusconi, inviso allEuropa. Geithner dice di aver riportato il tutto al presidente Barack Obama, ma di come linquilino della casa bianca non abbia voluto sporcarsi le mani con questa torbida vicende. dunque sicuro che Maurizio Crozza coglierà la palla al balzo per ricostruire a suo modo questo retroscena. Spalleggiato dallinseparabile Andrea Zalone, il caratterista darà vita a sketch, siparietti e imitazioni che strapperanno risate al pubblico in studio e da casa. Immancabili i cavalli di battaglia quali Matteo Renzi a un Beppe Grillo in versione Game of Streaming (in riferimento alla serie tv fantasy Games of Thrones) e Papa Francesco. Pronti in poltrona per nuove risate? Lappuntamento è fissato alle 21.10 su La7: stay tuned!