La puntata di ieri sera di Crozza nel Paese delle Meraviglie si è aperta parlando delle festività pasquali, e di come queste ci abbiano regalato ben due santi in più. Crozza dice che dovevamo santificare i due papi per forza, dal momento che l’Europa lo aveva chiesto. Restando in ambito ecclesiastico non manca la battuta su Bertone, di cui spesso si è parlato negli ultimi giorni in merito alla sua abitazione lussuosa. Il comico dice che quando il sacerdote decide di preparare un semplice barbecue, da casa sua appare ai fedeli una sorta di fumata bianca. Nei secoli i santi si sono susseguiti senza sosta. Ormai hanno superato in numeri gli statali. Scopriamo inoltre come molti santi siano stati retrocessi. Un esempio è quello di San Gennaro, ridotto a santo locale partenopeo. Si scomoda poi lo stesso Bergoglio, ovviamente interpretato da Crozza, che immagina un suo dialogo con Pannella, che pare aver perso qualche rotella. Pannella confonde Francesco con Casini. Il Papa vorrebbe fargli gli auguri, ma Pannella non ne vuole sapere e non lo lascia parlare. Alla fine Bergoglio non ha alternative se non dire d’essere appena entrato in una galleria. Sullo schermo alle spalle di Crozza compaiono poi i tre personaggi più abusati di questa stagione dal comico, Berlusconi, Grillo e Renzi. A loro è dedicata una canzone rimaneggiata di Modugno: “Eravamo in tre, tre briganti e tre somari”. Questi tre personaggi, dice, si adorano l’un l’altro. Poi compare sullo schermo un titolo de Il Fatto Quotidiano: Berlusconi ai servizi sociali, dal 9 maggio con i malati di Alzheimer. Crozza ritiene si tratti di un’idea fantastica. Così nessuno potrà ricordarsi di tutto quello che ha fatto. In breve Crozza indossa la solita parrucca e parte l’imitazione di Grillo, che prende Zalone per un giornalista di Agorà e inizia ad abbracciarlo, come fatto dallo stesso Grillo con linviata di Rai Tre. Si sa però che Grillo è un comico, e dunque certe stravaganze gli sono perdonate, ma se un tempo si diceva che in Italia la scena politica aveva due comici e un politico professionista, oggi, con i comportamenti di Renzi, si può pensare che dei tre quello che ha ormai smesso di fare il comico sia proprio Grillo. Parlando di Renzi si dice che ben 37 anni fa Andreotti aveva già abolito il segreto di Stato. Dunque tutto l’operato dell’attuale premier in merito è stato inutile. Tutto però viene sfruttato da Renzi per far spettacolo, e così parte anche stasera il Renzi P.A. Show. Si parte dall’arrabbiatura del premier per il fatto che gli abbiano impedito di disputare il derby del cuore, fino al lungo scontrino della Picerno. Così come avvenuto con Bossi, Maroni e Salvini, anche Berlusconi, Grillo e Renzi, tutti interpretati da Crozza ovviamente, compaiono insieme sullo schermo per cantare una vesrione decisamente particolare di Cielito Lindo, che per loro diventa “Vota Cojones!”. Crozza è un po’ stanco e sottolinea come lo show sia ormai quasi alla fine e colmo di sketch ripetuti: “Non andate via. Dopo ci sarà una cosa diversissima: Maroni, Bossi…”. Per introdurre i leghisti si parte da lontano, ovvero dalla banana raccolta da Dani Alves e da questi mangiata contro i razzisti. Questo gesto ha scatenato una serie di scatti inimmaginabile, soprattutto tra personaggi di spicco. Ormai, dice, non esistono più i razzisti. Si pensi soltanto a quel membro del Ku Klux Klan che andava con una transessuale nera. Tutti i razzisti che sono rimasti sono dei semplici e innocui Fantozzi. Infatti proprio l’attore che interpretava lo storico personaggio, Paolo Villaggio, in radio ha dichiarato che gli africani sono una razza inferiore. Dimenticando però che Alvez è brasiliano. Una risata la strappa anche la Zanicchi, che parla dell’Ebola. Crozza ricorda come lei cantasse zingara, e vorrebbe proporla a suo modo, ma questo l’ha già fatto due settimane fa: “Non è colpa mia se dice p*******e ogni settimana!”. Spunta un casco di banane che preannuncia l’arrivo di Maroni. Questa storia di Alves è esplosa proprio nella settimana del raduno di Pontida: “Hai presente quel raduno di intellettuali? Sembra la festa di fine produzione di Braveheart!”. Maroni mangia una banana e viene aspramente contestato da Bossi. Impossibile però non parlare di Razzi, ma per introdurre la questione del suo matrimonio si fa un gioco, quello delle foto dei politici da giovani. Lui viene mostrato il giorno del suo matrimonio, con una foto ormai storica che ha fatto il giro del web. Per dare una svolta alla serata Crozza s’inventa una speciale ricostruzione del matrimonio anni ’70 di Razzi. Impossibile evitare una canzone, con Crozza che indossa una parrucca improponibile (così com’erano i capelli del politico al tempo) e canta di come abbia deciso infine di sposarsi, così da non dover più spendere troppi soldi per le solite signorine che frequenta: “Io prendo te da dietro come mia legittima sposa finché non ci sparano”. Il programma viene chiuso, come al solito, da Kazzenger, e stavolta, per la prima volta in stagione, Crozza si è anche truccato come Sandro Giacobbo. Si parla di rapidità nella reazione degli uomini, che hanno sempre maggior difficoltà nell’allacciare le cinture di sicurezza quanto più vicino risulta il posto di blocco. Giacobbo non si spiega poi come mai prima di ogni spettacolo venga detto “tanta m***a”, mentre soltanto a lui lo dicono dopo che lo show è concluso.



Dopo la pausa dettata dalla celebrazione della festa della Liberazione, torna questa sera regolarmente in onda, alle 21.10 su La7, Crozza nel Paese delle Meraviglie 2014. Ancora qualche minuto di pazienza ed ecco che ritroveremo Maurizio Crozza sul palco pronto a dare vita a un nuovo appuntamento nel nome della comicità e della satira. Il caratterista genovese commenterà a modo suoi i fatti più importi di queste due settimane, non risparmiando certo frecciatine ai politici che dominano la scena italiana, per pregi o difetti. Se quella dello scorso venerdì era un best of di quanto trasmesso in questa stagione, quella odierna sarà come sempre un puntata live che permetterà ai presenti e ai telespettatori da casa di ridere di gusto per le sue celebri imitazioni: da Berlusconi a Papa Francesco, passando da Renzi, Grillo e lonorevole Razzi. Spalleggiato dallimmancabile Andrea Zalone, il comico si prepara ad allietare i suoi aficionados. Ricordiamo infine come tutti coloro che vogliono seguire lappuntamento da pc o dispotivi mobili possono farlo in streaming dalle 21.10 con La7 live streaming raggiungibile cliccando qui.



2014 Dopo una settimana i pausa dettata dalla festa della Liberazione, torna in onda questa sera, in prima serata la La7 (al canonico orario delle 21.10), Crozza nel Paese delle Meraviglie 2014. Il one man show satirico e comico di Maurizio Crozza torna a timbrare il cartellino allinterno del palinsesto dellemittente di proprietà di Urbano Cairo allindomani della festa dei lavoratori del primo maggio. Come se ce ne fosse bisogno, la pagina Facebook ufficiale della trasmissione ricorsa a tutti i fan il ritorno sul piccolo schermo; questo il post pubblicato in bacheca dallo staff: Bubbusettete! Come state? Lo spring break è finito, questa settimana torna ‘Crozza nel Paese delle Meraviglie’ in diretta su La7 venerdì alle 21,10. #crozza #la7. Il bubusettete si rifà allimitazione, da parte del caratterista genovese, di Silvio Berlusconi, una delle sue caricature più riuscite e che spesso va a braccetto con quel nientalista di Matteo Renzi, figlio politico adottivo del leader di Forza Italia. In compagnia dellinseparabile spalla Andrea Zalone, sua spalla, Crozza darà come sempre vita alle sue imitazioni, entrate ormai nella storia: oltre allattuale e allex presidente del consiglio, ecco un Beppe Grillo in versione Game of Streaming (in riferimento alla celebre serie tv fantasy Game of Thrones), Gianroberto Casaleggio (deus ex machina del Movimento 5 stelle), Papa Francesco e Antonio Razzi. Pronti per nuove risate? Stay tuned!