La prima serata di Canale 5 dà spazio al cinema con la messa in onda, alle 21.10 de La bella società, che vede protagonisti Marco Bocci, Enrico Lo Verso, David Coco e Simona Borioni, e con la partecipazione di Maria Grazia Cucinotta, Raoul Bova e Giancarlo Giannini. La pellicola, diretta da Gian Paolo Cugno nel 2010, è stata girata tra la Sicilia e la Torino degli anni Sessanta. Per i più curiosi che hanno in programma per la propria serata la visione del film, è possibile gustare su Youtube il trailer, così da sedersi in poltrona con unidea più chiara di quello che vedranno sul piccolo schermo. Ecco, dunque, un piccolo assaggio con il trailer uffiicale



Questa sera, martedì 20 maggio, su Canale 5 va in onda il film La Bella Società di Gian Paolo Cugno. Tra i protagonisti una breve apparizione è stata riservata a Raoul Bova, Maria Grazia Cucinotta e Giancarlo Giannini. I protagonisti sono Marco Bocci, Enrico Lo Verso, David Coco e Simona Borioni. Le scene sono state girate tra la Sicilia e Torino. Siamo in Sicilia, agli inizi degli anni ’60, Maria (Maria Grazia Cucinotta) è una giovane vedova, vive in una discreta abitazione fuori dal paese, in aperta campagna con i suoi due figli adolescenti Giorgio (Marco Bocci) e Giuseppe (David Coco). I ragazzi difendono la loro madre, che ha sacrificato la sua vita per non fargli mancare nulla. Un giorno però la loro quotidianità viene sconvolta dalla visita in paese di un giovane produttore cinematografico. Romolo (Raoul Bova) rimane subito ammaliato dalla bellezza di Maria, e se ne innamora. Trascorrono molto tempo insieme, la gente li vede spesso andare in giro con la Vespa delluomo. In Giuseppe e Giorgio si alimenta la gelosia, sono molti gli uomini che corrono dietro alla loro madre, ma Romolo sembra aver fatto breccia nel cuore della donna. Maria crede nell’amore di Romolo e sogna il giorno che partirà con lui e i suoi figli dalla Sicilia per ricominciare in un’altra città una nuova vita. A contrastare la storia damore tra i due giovani c’è il farmacista Antonio Guarrasi (Giancarlo Giannini), da sempre innamorato segretamente di Maria e non corrisposto. Un pomeriggio destate, Giuseppe e Giorgio si incontrano in un capanno per confezionare della polvere da sparo da utilizzare per andare a caccia. Non è la prima volta che preparano delle cartucce, ma qualcosa quel giorno non va per il verso giusto. Romolo scova i due adolescenti nel capanno e gli parla dei sentimenti sinceri e di amore che prova per la loro madre. Purtroppo una cicca di sigaretta gettata casualmente in mezzo alla polvere da sparo genera unesplosione dove Romolo muore e Giorgio perde la vista. Giuseppe con laiuto di Nello (Enrico Lo Verso), figlio del farmacista, con il vizio del gioco, seppelliscono il giovane produttore. Maria è disperata, non ha più notizie di Romolo, nessuno lo ha visto, tanto meno i suoi figli. Con il tempo la donna abbraccia il pensiero che luomo labbia abbandonata, ma la sua salute cagionevole e il dolore per essere stata illusa, le causano un malore da cui non si risveglia più. Giorgio e Giuseppe rimangono soli, con un peso sulla coscienza non indifferente. Oltretutto devono fare i conti con i genitori di Romolo, che da ventanni cercano il corpo del loro figlio, partito per la Sicilia e mai ritornato a casa. Siamo negli anni ’80, il paese è in fermento, le BrigateRosse mietono morti ovunque. Antonio Guarrasi, avverte Giorgio e Giuseppe che a Torino cè un chirurgo che potrebbe far riacquistare la vista a Giorgio, sottoponendolo a un tecnologico intervento. I ragazzi intraprendono il viaggio. Antonio chiede ai due giovani, una volta giunti a Torino di mettersi alla ricerca di suo figlio Nello e fargli sapere cosa sta facendo, di cosa vive, come sta. 



A Torino intanto viene ucciso un dirigente della Fiat. La segretaria del funzionario riconosce gli assassini e per non farsi ammazzare fugge a nascondersi. Entra in un palazzo e bussa alla porta del non vedente Giorgio che le dà ospitalità. La presenza di Caterina (Simona Borioni), porta scompiglio nella vita dei due fratelli, tanto da compromettere la vita di entrambi. Ritornati in Sicilia, Giuseppe organizza una manifestazione operaia. Durante lo scontro con la polizia il commissario spara un colpo in aria, che colpisce in pieno petto Nello che gli è di fronte. Dispiaciuto per la morte del giovane, il commissario vive combattuto dai rimorsi di coscienza fino a tentare il suicidio. Il padre di Romolo, vecchio e malato intanto riesce a ritrovare la sua pace quando gli viene detto dove scavare per rinvenire i resti del proprio figlio.