Tra i concorrenti che quest’anno si stanno sfidando a colpi di note e interpretazioni musicali sul palco di The Voice c’è Gianmarco Dottori, trentenne cantautore romano. Gianmarco indossa sempre un cappello sgualcito, un vezzo che lui definisce il suo portafortuna. La sua carriera nel mondo della musica inizia già a 15-16 anni, quando inizia a girare i locali romani esibendosi anche con pezzi composti da lui stesso, e cercando in questo modo di attirare l’attenzione di qualcuno con le sue capacità. Questo lo ha portato a esibirsi sul palco dello Stadio Olimpico prima di un concerto di Ligabue e a partecipare alla manifestazione Generazione X all’Auditorium Parco della Musica. L’approdo a The Voice viene vissuto da Gianmarco come un’ulteriore via per cercare di sfondare con la sua musica, per quanto sul palco sia costretto a esibirsi sempre con cover di altri cantanti.
Questo probabilmente ha reso difficile per i coach, J-Ax, Raffaella Carrà, Piero Pelù e Noemi, riuscire a cogliere fin da subito le sue potenzialità. Alle Blind Auditions iniziali, quando cioè i concorrenti si esibiscono senza che i giudici di gare possano vederli in volto, Gianmarco si è presentato con la canzone Get Lucky dei Daft Punk, folgorando letteralmente Noemi che si è subito girata e lo ha quindi selezionato per il suo team, nel quale ora Gianmarco sta affrontando le prove successive. In seguito, la Carrà si è rammaricata per non aver premuto per prima il pulsante.
Il suo percorso è poi andato avanti con la prima Battle, quando si è scontrato con Andrea Nocera, e la sua interpretazione di Beggin, dei MadCon, ha convinto maggiormente. Noemi ha infatti definito Gianmarco più pronto, mentre J-Ax si è divertito moltissimo nel vedere i concorrenti alle prese con un pezzo rap e hip hop. Ai Knock out con Viva la Vida, brano dei Coldpaly che Gianmarco ha messo in campo per battersi contro Antonella Anastasi, il ragazzo ha convinto meno anche Noemi, che pareva più propensa a portare avanti Antonella, ma alla fine si è fatta influenzare anche dagli umori del pubblico che faceva decisamente il tifo per il cantautore romano.
Approdato infine ai live, Dottori ha cantato Un tempo piccolo di Franco Califano, emozionando a tal punto giuria e pubblico da ricevere un tweet pieno di complimenti da parte di Jerry Calà. La sua interpretazione, al secondo live, di Wonderwall degli Oasis non è stata altrettanto convincente, ma gli ha consentito comunque di passare il turno.