Nella puntata di mercoledì 21 maggio 2014 della trasmissione La Gabbia condotta da Gianluigi Paragone sono presenti come ospiti il giornalista Vittorio Feltri, Emanuele Fiano del Partito Democratico, Daniele Martinelli blogger vicino al Movimento 5 Stelle e Alessandro Cecchi Paone di Forza Italia. La puntata si apre con un servizio nel quale vengono riassunte le fasi e le frasi più significative dei tre leader dei tre principali partiti italiani: Matteo Renzi, Silvio Berlusconi e Beppe Grillo. Dopo aver palesato dei voti da parte degli ospiti sullefficacia della campagna elettorale dei tre leader appena indicati, Fiano fa presente di attendersi un risultato elettorale al di sopra del 30% ricordando le parole di Beppe Grillo che ha annunciato che in caso di sconfitta avrebbe lasciato il Movimento 5 Stelle. Per Feltri lopinione è differente sottolineando come per Grillo rappresenti comunque una vittoria il fatto di arrivare secondo evidenziando come a suo giudizio le distanze si siano accorciate. Dopo un collegamento in diretta con la piazza di Firenze dove è in corso un comizio da parte di Beppe Grillo, secondo Cecchi Paone sarebbe una sconfitta per il Pd il caso nel quale non dovesse essere il primo partito in almeno una delle regione del Sud del Paese dove la disoccupazione giovanile è molto alta. Fiano rimarca come Berlinguer citato da Grillo durante il comizio, sarebbe stato molto contento delloperazione fatta dal Governo Renzi rimettendo nelle tasche dei cittadini italiani circa 80 euro al mese. Martinelli sottolinea come Grillo sia lunico leader politico a non avere la scorta mentre Feltri parla della questione Napolitano rimarcando che seppur sia auspicabile un passo indietro da parte del Presidente della Repubblica, non è concepibile che Grillo possa pensare di volerlo cacciare. Cecchi Paone critica loperato da parte di Napolitano e in particolare citando la nomina a Presidente del Consiglio di Mario Monti mentre Martinelli ci va abbastanza pesante con le parole parlando di Presidente Indegno. Il discorso si amplia sul piano europeo parlando anche del presunto complotto ordito nel 2011 ai danni dellallora Premier Silvio Berlusconi poi dimessosi dal proprio incarico nel mese di novembre. Feltri sottolinea come lItalia debba riprendersi la propria sovranità e come occorra fare chiarezza su quanto accaduto, concetto che trova pieno appoggio da parte di Fiano anche se poi questultima chiama in ballo lo spread prossimo a quellepoca ai 600 punti basi. Viene mandato in onda un servizio nel quale si parla della guerra che il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, ha in mente di mettere in campo contro Equitalia. Nel servizio si racconta di u imprenditore in grande difficoltà su questo aspetto con la casa pignorata e che decide di strappare con decisione tutte le cartelle esattoriali. Poi si parla del caso Todini che è diventata il nuovo presidente di Poste Italiane e che a quanto pare ha in essere un numero davvero cospicuo di cariche ricoperte. In studio arriva lattore Marescotti che come noto si è candidato con la Lista Tsipras e che non solo attacca la Todini con una battuta piuttosto divertente ma parla anche della decisione della Rai che per rispettare la Par Condicio ha dovuto tagliare la messa in onda di una sua parte in un film. Marescotti parla quindi dei problemi delleconomia italiana con Fiano che aggiunge la propria convinzione che una politica economica rivolta allausterità possa essere molto deleteria. Lo stesso Marescotti accusa il Pd di essere al Governo da tre insieme ad un delinquente per poi prendere le distanza da Nichi Vendola sottolineando come lui si sia candidato per la Lista Tsipras e non certo per Sinistra Ecologia e Libertà. Dopo un servizio nel quale vengono messe in evidenza le assenze fatte in Parlamento da parte del presidente della Camera Boldrini, la stessa che aveva bacchettato quanti non frequentano con assiduità laula parlamentare, si parla della rabbia degli agricoltori e degli allevatori della provincia di Verona per poi dare spazio a Paolo Barnard che anche in questa occasione attacca la moneta unica ricordando come le cose andavano molto meglio per leconomia italiana quando cera la Lira. Nuovo collegamento in diretta con Firenze dove Grillo attacca Schulz e ipotizza la presenza di milioni di persone nel comizio conclusivo di Roma. In studio nel frattempo per questultima parte della trasmissione si sono aggiunti Mariano Rabino di Scelta Civica che sfoggia una maglia in cui cè scritto I Love EU e lesponente della Lega Nord Francesca Donato. Rubino sostiene lidea di Europa ricordando inoltre come Monti sia stato costretto ad ereditare una situazione molto complessa mentre Fiano sottolinea come sia giusto far pagare alla finanza le loro colpe per la crisi ricordando come il Governi Renzi abbia abbassato del 10% lIrap e aumentato le tasse sulle rendite passandole dal 20% al 26%. La Donato invece attacca lEuro sottolineando la necessità per lItalia di uscirne in quanto una moneta forte non fa altro che creare disoccupazione. Per mezzo di un servizio viene raccontata lincredibile storia di una donna invalida all80% con sussidio da 200 euro per via di una causa di mobbing e che ora si è vista pignorare la casa dietro richiesta del suo stesso avvocato che ha portato avanti la causa di mobbing e che gli era stato consigliato da unassociazione, per il mancato pagamento di una esosa parcella da 13 mila euro. La cosa incredibile è che la donna siccome percepiva meno di 7 mila euro allanno aveva diritto al servizio in maniera gratuita. Si parla del job act con i diversi schieramenti che si dicono favorevoli o meno ad esso, Cecchi Paone esorta i giovani del Sud nel non votare Grillo in quanto come tutti i rivoluzionari porterà danni maggiori al Paese e quindi si chiude con Pravettoni e lo stesso Paragone con la sua performance musicale.



Questa sera, mercoledì 21 maggio, alle ore 21.10 su La7 va in onda un nuovo appuntamento con La Gabbia, il talk show condotto da Gianluigi Paragone. Nel corso della puntata di stasera si parlerà ovviamente campagna elettorale a pochissimi giorni dalla Elezioni Europee, del 25 maggio 2014. previsto un collegamento da Firenze dove Beppe Grillo terrà un comizio. Ancora incerti i nomi degli ospiti di Paragone, ma in studio dovrebbero esserci il blogger Daniele Martinelli, considerato vicino al Movimento 5 Stelle, e il deputato del M5S Luigi Di Maio. Molto probabilmente in un servizio si parlerà del caso di Luisa Todini, la consigliera Rai nominata ad aprile Presidente di Poste Italiane: Come già ho avuto modo di indicare al Governo, in autunno sarò ben felice di lasciare il mio incarico in Cda, una decisione già presa allatto della nomina a presidente di lasciare lincarico nel Cda di viale Mazzini non appena il momento sarà opportuno, probabilmente in autunno, ha detto ieri l’imprenditrice.

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