La prima serata odierna di Rai Uno, a partire dalle 21.15, è dedicata a Paolo Borsellino I 57 giorni, film-tv, che vede Luca Zingaretti, diretto dal regista Alberto Negrin, nei panni del magistrato antimafia, assassinato il 19 luglio 1992 in via DAmelio da unautobomba, una fiat 125 imbottita di Tritolo, che uccise anche 5 agenti della sua scorta (Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina). I 57 giorni del titolo sono appunto i giorni che separarono la morte di Giovanni Falcone, vittima della strage di Capaci il 18 maggio 1992. In uno dei promo dello sceneggiato si vede Paolo Borsellino, interpretato come detto da Zingaretti, indagare sulle commistioni Cosa Nostra-Stato, responsabili poi della sua morte e di quella del collega. 



In ricordo degli attentati di Capaci e di Via D’Amelio, in cui persero la vita Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, la Rai propone una programmazione dedicata, che culminerà il 23 maggio in occasione del XXII anniversario delle stragi. Si comincia con la messa in onda, mercoledì 21 maggio, alle 21.15 su Rai Uno del film-tv “Paolo Borsellino – I 57 giorni“, diretto da Alberto Negrin. Il film racconta i 57 giorni che hanno separato la morte di Giovanni Falcone, il 23 maggio 1992, da quella del suo amico e collega Paolo Borsellino, avvenuta il 19 luglio. Il film tv è andato in onda per la prima volta il 22 maggio 2012, a ventanni dalla morte di Giovanni Falcone, e ha ottenuto oltre 8 milioni di telespettatori. Paolo Borsellino (Luca Zingaretti) è a Palermo per incontrare Giovanni Falcone e festeggiare la candidatura di questi alla Superprocura. Mentre è dal barbiere riceve la telefonata che gli annuncia un attentato sullautostrada Punta Raisi-Palermo allaltezza di Capaci. il 23 maggio 1992. Falcone muore, mentre Borsellino resta solo nella lotta a Cosa Nostra e intuisce che lui e l’amico sono legati da un destino comune. Nei 57 giorni che separano la strage di Capaci da quella di via d’Amelio, Borsellino traccia un bilancio della sua vita, del suo impegno, come magistrato e come uomo, delle vittorie e delle sconfitte. 



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