Viaggi nel tempo, scontri tra umani e mutanti, riferimenti allattualità. Con questi elementi torna al cinema la saga degli X-Men, rilanciando una storia che, dal 2000, tra le mani di Bryan Singer ha esplorato la vita e le avventure del gruppo di mutanti nati dai fumetti. In Giorni di un futuro passato, la vicenda è ambientata nel futuro, in unepoca oscura in cui la guerra tra gli umani e i mutanti sta attraversando una fase critica.

Per non soccombere, il Professor Xavier e Magneto decidono di tentare una strada difficile, ma necessaria: inviare Wolverine nel passato e cambiare il corso della storia. I viaggi nel tempo sono fondamentali nel fumetto come nel film, ma la novità risiede nella scelta di mandare indietro la coscienza del personaggio, che resta consapevole anche del futuro. La sua missione è di impedire che Raven (Jennifer Lawrence) sia catturata, un evento destinato a facilitare la creazione delle creature che minacciano i mutanti: le Sentinelle. Grazie al progresso della tecnologia biomeccanica, le Sentinelle si adattano ai poteri delle loro prede e diventano invincibili.

Lattore scozzese James McAvoy torna nel ruolo di Charles, che nel passato in cui siamo catapultati è sulla sedia a rotelle; insieme a Raven, ha perso ogni speranza. Proprio Raven diventa un forte motivo di conflitto tra Xavier e Magneto (Michael Fassbender), perché si è ribellata al professore e ha intrapreso un percorso di vendetta. Determinata a distruggere le persone che hanno contribuito agli esperimenti e alluccisione dei mutanti, diventa il simbolo di una delle reazioni possibili al razzismo: rispondere alla violenza con la violenza.

Il primo obiettivo della ragazza è Trask, linventore delle Sentinelle, il cui scopo è unire la razza umana eliminando coloro di cui teme la forza, i mutanti. La sua uccisione, tuttavia, finirebbe per innescare una serie di eventi destinati a creare il tragico scenario che si vuole evitare. E lanima di Raven sarebbe perduta. La missione di Wolverine diventa così non solo una battaglia per salvare il futuro, ma anche per convincere la mutante a non cedere al lato oscuro.

Il legame con la realtà è una delle caratteristiche del film. Il “passato” a cui si torna sono gli anni Sessanta, un periodo tumultuoso per gli Stati Uniti. La politica diventa parte della trama, con i riferimenti a Nixon, la prigione del Pentagono in cui Magneto è stato rinchiuso con l’accusa di avere deviato il proiettile che uccise Kennedy. La serietà dello scenario storico è mitigata dai momenti di commedia, mentre gli effetti speciali esaltano le capacità eccezionali dei “diversi”, dalle coreografie spettacolari di Magneto alla velocità incredibile di Quicksilver, un ragazzino inquieto che sorprende lo spettatore con le sue reazioni inattese.

La trama è complessa da seguire per chi non conosce la saga degli X-Men e le caratteristiche dei diversi personaggi che popolano quel mondo. Per i fan, invece, il film si rivela un degno capitolo della famosissima serie targata Marvel, che può contare su un cast perfettamente a suo agio nell’universo dei mutanti, un ritmo sostenuto e una tematica, quella della diversità e del suo valore, che offre sempre nuovi spunti di riflessione.